La gara dei singoli. Seydou Keita

E pensare che qualcuno ha storto la bocca dopo il suo arrivo, addirittura osando paragonare il campione di tutto ex Barça al buon Rodrigo Taddei. Fa ridere, sì, ora, ma sono le cose strane di questa città. Seydou Keita sembra giocare ad un altro sport: qualcosa di estremamente diverso dal calcio, in cui è maestro e non ha rivali. In Serie A è sprecato: nessuno riesce a togliergli il pallone senza fargli fallo, mentre lui crea il gioco della Roma e distrugge quello degli avversari, con una facilità improbabile. E’ abituato al doppio impegno come nessuno nella Roma della Roma, forse in Serie A, e si evince anche dal tipo di calcio di Keita: spesso il maliano rallenta i ritmi, passeggia, fa correre il pallone e raramente lo si vede correre palla al piede. Nainggolan sta faticando molto più di lui, così Pjanic, in questa serie ravvicinata di partite.

Considerando le momentanee assenze dei titolarissimi De Rossi e Strootman, possiamo tranquillamente definire “provvidenziale” la presenza di Seydou Keita in rosa, anche quando quei due saranno recuperati. Oro.

Photo Credits | Getty Images

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15 commenti su “La gara dei singoli. Seydou Keita”

  1. Capitano della Roma già in due occasioni, fa capire quanto carisma possa avere questo giocatore.
    Il signore e maestro del centrocampo, forse il migliore in questo momento nel nostro campionato, mai un diverbio in campo, mai una polemica, sarebbe ancora un leader in squadre più blasonate….DIO ha voluto che scegliesse noi.

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  2. Capitano della Roma già in due occasioni, fa capire quanto carisma possa avere questo giocatore.
    Il signore e maestro del centrocampo, forse il migliore in questo momento nel nostro campionato, mai un diverbio in campo, mai una polemica, sarebbe ancora un leader in squadre più blasonate….DIO ha voluto che scegliere noi.

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  3. LorySan ha detto:

    Tommy91 AsRoMa ha detto:
    Giocatore pazzesco! peccato abbia 34 anni…peccato averlo “scoperto” solo ora. Chissà per quanto tempo ancora possiamo godercelo!
    Quando vedo Keita a volte penso a quanto è lontano per noi il vero calcio che conta…quello di livello assoluto. Voglio dire…Keita in questi ultimi anni non ha mai avuto una valutazione da top. Nel senso che non è più stato cercato e utilizzato da top club. Come se quasi fosse “uscito” dal vero giro che conta. E in effetti è stato cosi!
    Le big possono permettersi ben altro. Il fatto che per noi adesso è oro, a 34 anni e con una con un infinità di trofei vinti…mi fa pensare a quanto siamo lontani da certi livelli…
    Guarda pirlo, giocatore eccezzzzionale, più forte ora che da giovane che a detta di molti allenatori giocherebbe ancora nei top team europei.
    I grandi giocatori possono essere molto più forti in tarda età chevda giovani.
    Keita nella Roma fa la riserva, nn il titolare.
    Il city gioca cn un ragazzino cm lampard che gli sta risolvendo più di una partita, e cosa vuol dire questo? CHE I CAMPIONI NN SMETTONO MAI DI ESSERLO.

    Pirlo eccelle a 34 anni perchè ovviamente, al pari di Totti, ha classe, secondo perchè ha gente dinamica al suo fianco che corre per tre. Vidal e Lichsteiner da un lato ha uno motore spaventoso, Pogba/Marchisio e Asamoah dall’altro idem, secondo me è un aspetto che va considerato.

    Già in un 4-3-3, pur con le stesse mezzali al fianco, faticherebbe molto di più, in un 4-4-2 o 4-2-3-1 non ne parliamo, non potrebbe proprio circolare, così come non potrebbe farlo Totti se il Florenzi o il Nainggolan di turno non corressero per 10.

    Keita invece a 34 anni corre ancora come un 27enne, superiorità atletica imbarazzante, va proprio al trotto, o comunque anche quando passeggia arriva sempre prima perchè di testa è avanti.
    Giocare con il Barca ha i suoi vantaggi, al netto dei trofei inizi a vedere e leggere il calcio come solo i fenomeni fanno, in anticipo.

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  4. Tommy91 AsRoMa ha detto:

    Giocatore pazzesco! peccato abbia 34 anni…peccato averlo “scoperto” solo ora. Chissà per quanto tempo ancora possiamo godercelo!
    Quando vedo Keita a volte penso a quanto è lontano per noi il vero calcio che conta…quello di livello assoluto. Voglio dire…Keita in questi ultimi anni non ha mai avuto una valutazione da top. Nel senso che non è più stato cercato e utilizzato da top club. Come se quasi fosse “uscito” dal vero giro che conta. E in effetti è stato cosi!
    Le big possono permettersi ben altro. Il fatto che per noi adesso è oro, a 34 anni e con una con un infinità di trofei vinti…mi fa pensare a quanto siamo lontani da certi livelli…

    Guarda pirlo, giocatore eccezzzzionale, più forte ora che da giovane che a detta di molti allenatori giocherebbe ancora nei top team europei.

    I grandi giocatori possono essere molto più forti in tarda età chevda giovani.

    Keita nella Roma fa la riserva, nn il titolare.

    Il city gioca cn un ragazzino cm lampard che gli sta risolvendo più di una partita, e cosa vuol dire questo? CHE I CAMPIONI NN SMETTONO MAI DI ESSERLO.

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    • @LorySan:

      Intendevo dire un altra cosa. Le qualità di un grande giocatore nessuno le mette in dubbio (su questo siamo tutti d accordo!). Quello che volevo far notare io è il fatto di come noi in questo momento siamo incantanti da questo giocatore di 34 anni verso fine carriera ormai fuori da quel giro di livello assoluto abituato anni fa.
      A livello di forza/prestazione ad oggi è superiore a tutti nel nostro centrocampo (Strootman escluso). E stiamo parlando di un giocatore preso a 0 dall estero, libero come se ormai contasse poco o nulla. Pensa ai grandi club esteri che nemmeno se lo sono filato (a parte il Liverpool) e che puntano e viaggiano su altri giocatori con bel altre valutazioni.
      Poi lo vedi da noi ed è superiore a tutti.

      Quanto contano anni gloriosi e palcoscenici importanti…

      Siamo piccoli piccoli in confronto!!

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  5. Giocatore pazzesco! peccato abbia 34 anni…peccato averlo “scoperto” solo ora. Chissà per quanto tempo ancora possiamo godercelo!

    Quando vedo Keita a volte penso a quanto è lontano per noi il vero calcio che conta…quello di livello assoluto. Voglio dire…Keita in questi ultimi anni non ha mai avuto una valutazione da top. Nel senso che non è più stato cercato e utilizzato da top club. Come se quasi fosse “uscito” dal vero giro che conta. E in effetti è stato cosi!
    Le big possono permettersi ben altro. Il fatto che per noi adesso è oro, a 34 anni e con una con un infinità di trofei vinti…mi fa pensare a quanto siamo lontani da certi livelli…

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  6. Marco79 ha detto:

    Non dimenticare che aveva 18 anni…ha fatto fin troppo bene… Bisogna dargli tempo, solo così si diventa grandi giocatori.

    Io facevo solo notare che Castan è anni luce avanti e che Astori è attualmente più scafato e soprattutto anche lui più forte, poi in terzo luogo ci stiamo giocando lo scudetto.

    Credo sia stato un pò sfortunato nel timing di inserimento dalla primavera alla prima squadra, avesse avuto 19 anni e quindi l’esperienza di ora 2-3 anni fa, quando navigavamo nelle mediocrità, sarebbe stato con molta probalità il vice di Castani a tutti gli effetti visto che Astori difficilmente l’avremmo preso.

    Ora però è tardi e anche tornasse il prossimo anno più esperto sarebbe comunque giusto, anche per un principio meritocratico far giocare Astori, che in Serie A resta comunque uno dei migliori 4-5 centrali in circolazione, nonchè primo tra gli italiani, più rifiuto di pensare che Chiellini o Bonucci siano meglio, forse è dietro solo a Barzagli.

    Ovviamente nella top 5 inserisco agile sia Manolas sia Castan.

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    • @Sampei:

      Comunque anche riuscisse a superare Astori farebbe sempre tanta/troppa panca, Castan, soprattutto dopo la partenza del simulacro, è come Gervinho, sempre dentro a meno che non stia morendo.

      Il fatto che Garcia l’abbia rischiato con il Fenerbachev in amichevole in una partita inutile la dice lunga, in campionato idem, alla prima occasione subito dentro. Senza infortuni probabilmente le avrebbe giocate tutte, dalla prima all’ultima.

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  7. Mai avuto un dubbio su un giocatore che dire straordinario, é dir poco.

    Sicurezza, precisione, leader, insomma un acquisto STRAORDINARIO, preso a ZERO ricordo.

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