L’accordo con il CONI fino al 2015 è il periodo minimo per la costruzione del nuovo stadio

Claudio Fenucci,  amministratore delegato dell’AS Roma, ha commentato sulla pagina Facebook della Roma l’accordo tra i giallorossi ed il CONI per l’affitto dell’Olimpico fino al 2015:

“L’accordo raggiunto col Coni consente alla nostra società di definire il rapporto relativo allo Stadio Olimpico per le prossime tre stagioni, periodo minimo necessario per portare avanti i progetti relativi alla costruzione di un nuovo impianto di proprietà. L’intesa sancisce il clima di fattiva collaborazione che si è instaurato e conferma la volontà del Coni di investire, insieme con la nostra società, per migliorare alcune strutture riservate all’intrattenimento dei tifosi prima e dopo la partita e all’ospitalità delle aziende che vorranno investire sul nostro marchio”.

Questo accordo fa presagire come i giallorossi stiano pensando ad avere uno stadio di proprietà entro il 2016 dato che il contratto con l’attuale stadio finirà nel 2015.

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23 commenti su “L’accordo con il CONI fino al 2015 è il periodo minimo per la costruzione del nuovo stadio”

  1. Asromatiamo, ha detto questo:

    Paolo Liguori, giornalista e direttore editoriale “New Media” di Mediaset, è intervenuto a radiocalciomercato.it per esprimere il proprio parere sul nuovo corso della Roma: “Io non so nemmeno quale sia il progetto della Roma (ride, ndr). Ho intravisto una forte propensione della società a rompere col passato e a lanciare una novità in tutti i settori. Questo è positivo, fino ad un certo punto. La scelta dell’allenatore è discutibile: la consideravo tale dopo tre settimane. Ad oggi, al netto dei pro e dei contro, è stata una scelta sbagliata. La Roma aveva tra le mani Montella, poteva prendere Pioli, avrebbe potuto convincere Colantuono ed ha in casa De Rossi: sono quattro allenatori più completi ed esperti di Luis Enrique, con risultati migliori in curriculum. Tra le squadre in lotta per il terzo posto, la rosa della Roma è la più completa sulla carta. Dal centrocampo in su i giallorossi sono i più forti, ma in retroguardia sono inguardabili, non essendo mai stati allenati in fase difensiva. Questo è un problema storico della Roma. Oggi il progetto non c’è: si punta la qualificazione in Europa. Al di sotto del terzo posto sarà fallimento e rimpianto”

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