L’alba di un tramonto sognato

Ieri sera il messaggio forte è arrivato a tutti i giallorossi e non solo, la Roma entra agli ottavi di finale della Champions dall’ingresso principale senza calcoli e probabilità ma con certezze che confermano che quel sogno lo si può cullare che per diventare tale deve passare attraverso un percorso tortuoso e pieno d’insidie, di vittorie e di atteggiamenti giusti proprio come quelli di ieri sera. La bellezza ed il narcisismo, in Europa non pagano, l’essere bravi e tosti invece si, perchè la Roma contro un Bordeaux arcigno ha saputo barcamenarsi fra rilanci alla viva il parroco e chiusure mozzafiato ma ha saputo quando è arrivato il momento giusto colpire due volte per domare un’ostico quanto tattico avversario. La Roma di due mesi avrebbe abbandonato la Champions ed anche il Bordeaux sarebbe stato un’ostacolo insormontabile ma a tutto c’è rimedio e Luciano Spalletti i rimedi giusti l’ha trovati: i polmoni di Brighi e Perrotta, la forza di Riise e Baptista, la solidità di Juan e Mexes, il ritorno del Capitano e la conferma di De Rossi, senza dimenticare il francesino Menez che scusandosi del ritardo ha ottenuto clemenza dopo due prestazioni da vero prestigiatore. Questa Roma può chiudere sapientemente il 2008 e pensare con calma all’appuntamento europeo di febbraio quando affronterà agli ottavi una seconda classificata. Le dichiarazioni di Francesco Totti sono genuine e spontanee ma sono lo stato d’animo ed il pensiero di chi vuole a tutti i costi raggiungere quel traguardo chiamato finale. La Roma europea c’è e può conquistare quella finale ma solo dopo una serie di esami di maturità da superare a pieni voti senza sbandamenti e sbavature con bravura e forza, è all’inizio dell’opera avendo superato gli esami d’ingresso e da adesso in poi si farà sul serio e non saranno ammessi errori di inesperienza e di gioventù, il temperamento e la forza del gruppo dovranno sopraffare tutto, e lottare per un obiettivo comune, obiettivo Roma 2009. 
L’alba è iniziata con una Roma capace e vogliosa, ha tanto davanti prima di arrivare a quel tramonto sperato, sognato, voluto per cancellare le passate amarezze e i sogni infranti dai maledetti calci di rigore e se lo dice il Capitano possiamo dormire sonni tranquilli.

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