Schick attende il suo momento, titolare con la Spal?

Gazzetta dello Sport, D. Stoppini


L’attesa e la pazienza mica vanno sempre d’accordo. Quando accade, gi๠il cappello per le virt๠dimostrate. Il pi๠delle volte, invece, é tutto un modulare l’intensità  dell’una e dell’altra, e guai a perdere l’equilibrio. Patrik Schick é sospeso, su un filo che lo tiene lassà¹. Perchà© l’attesa é davvero finita, stasera l’Olimpico scoprirà  finalmente e compiutamente (c’é qualcuno che ricorda con gusto i 15 minuti con il Verona di settembre?) il calciatore pi๠pagato della storia della Roma. Che non ci voglia pi๠pazienza, invece, non é altrettanto scontato. Ieri sera Schick é andato a letto con la ragionevole speranza di partire dal primo minuto stasera contro la Spal. Speranza figlia della rifinitura del pomeriggio e delle positive sensazioni fisiche – riferite al tecnico Di Francesco – dell’intera settimana. Il ballottaggio con Cengiz Under é ovviamente ancora aperto e sarà  sciolto solo in extremis. Della serie: giocheranno entrambi, sarà  staffetta e il ceco é favorito rispetto al turco per la maglia da titolare.

IL PROBLEMA – Poco sposta, perchà© il primo dicembre vale come uno spartiacque. Nasce stasera la Roma 2.0, quella che mette in campo un bonifico dilazionato da 42 milioni di euro e un jolly pesante cosa da giocarsi nella corsa scudetto. «Patrik ha grandi qualità , lo sapevamo e lui lo ha fatto vedere anche a Genova, in 7-8 minuti – ha detto Di Francesco -. Puಠgiocare subito come partire dalla panchina, di sicuro é un valore aggiunto per noi. Al posto di Dzeko o con il bosniaco? àˆ pi๠facile insieme». Eccolo qui, il rilancio della Roma. Dentro una formazione che segna meno della scorsa stagione: 24 i gol attuali in 13 giornate, un anno fa di questi tempi erano 30. Mancano quelli di Dzeko. Ne mancano in generale tanti rispetto a chi lo scudetto lo sta inseguendo come la Roma: la squadra di Di Francesco ha segnato 4 reti in meno dell’Inter, 11 rispetto al Napoli, addirittura 16 se si prende come riferimento la Juventus. E non basta una partita in meno in calendario a giustificare la distanza.

LA SOLUZIONE – Allora serve Schick. àˆ l’idea che alla Roma é venuta a metà  agosto, quando ha capito che il loft che sognava – Mahrez – non era disponibile e allora tanto valeva buttarsi alla ricerca di un attico. Ora, guai a lamentarsi. Schick regala una vista ambiziosa. Regala un partner che faccia sentire meno solo Dzeko, che forse pi๠di tutti vive il rimpianto di non avere pi๠vicino Salah. L’egiziano segna un gol un giorno sa e l’altro pure con il Liverpool (17 reti e 4 assist in 21 partite con i Reds). Che Roma sarebbe stata questa con Salah é un discorso ormai inutile da affrontare. Che Roma sarà  con Schick, da stasera e per tutta la stagione, é materia da scoprire con curiosità . Eccola qui, l’impazienza. E la forte tentazione di Di Francesco di scoprire l’effetto che fa. Per il ceco il tecnico é pronto a ritoccare qualcosa delle sue idee di gioco, in fondo Schick non é un esterno classico e magari un pizzico di sacrificio in pi๠dovrà  farlo la mezzala che giocherà  dalla sua parte, non solo in fase di copertura. àˆ una specie di aggiustamento in corsa dell’assetto, per provare ad andare a vincere il Gran Premio. Da queste parti, ormai, é dura saziarsi con i piazzamenti.

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