Serie A, 2-2 fra Parma e Fiorentina. Pareggia anche il Napoli con il Genoa

Juventus a parte, forse sarebbe meglio evitare di nominare quella partita, la 25esima ha portato risultati molto positivi per la Roma. Nei posticipi di oggi, il Parma ha fermato una Fiorentina nervosissima sul 2-2, con due rossi per i Viola ed uno per gli emiliani: gol di Cassano, Cuadrado, Amauri (R) e poi Fernandez. In serata, invece, il risultato più dolce di questa giornata, dopo la vittoria della Roma: il Napoli ha pareggiato 1-1 con il Genoa, per effetto dei gol di Higuain e di Calaiò, gol dell’ex.

Prima 4 posti:
Juventus, 66 punti.
Roma, 57 punti (gara in meno).
Napoli, 51 punti.
Fiorentina, 45 punti.

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11 commenti su “Serie A, 2-2 fra Parma e Fiorentina. Pareggia anche il Napoli con il Genoa”

  1. Bene bene
    sempre a piagne stanno sia Benitez che Montella, con Mazzarri fanno il trio pietas

    Guardavo la classifica cannonieri e purtroppo alla Roma, sebbene abbia segnato con tutti i suoi giocatori (meno Castan), manca, come ha giustamente sottolineato uin altro utente, un bomber a doppia cifra, quello che ti fa la differenza……
    Ma forse sono cose per l’estate se raggiungiamo la Champions e con il cinesino…

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  2. PS

    BENITEZ….

    IL NAPOLI SI CONFERMA DA BREVE DISTANZA
    SQUADRA DI COPPA

    COME CALA LA TENSIONE DEL RISULTATO IMMEDIATO…

    CROLLA

    NON SEI DA CAMPIONATO…

    BAI BAI

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  3. Rizzoli è l’ultimo colpevole, forse il più in buona fede di tutti gli altri. Per parlare di questo Juventus-Toro ci vuole qualcosa a metà fra “l’inferno sono gli altri” di Jean Paul Sartre e “gli altri siamo noi” di Umberto Tozzi (che pure è cuore Toro). Perché il Sistema Itaglia, gli scudetti di cartone, i posti di lavoro per raccomandazione, gli applausi ai sottoprodotti confezionati dall’Industria Culturale presentati nei talent show e nei reality show, non si fonda sul lavoro di un arbitro (che dovrebbe essere il rappresentante massimo del Giudizio) ma sul menefreghismo di tutti gli altri, sull’assenza stessa di Giudizio. Sull’indifferenza. Sulla noncuranza. Sulla maleducazione. Sul pressappochismo. Sulla superficialità. Sullo stesso sdegno generalizzato dopo questo Juventus-Torino del 23 febbraio 2014. È il day-after che spiega il giorno prima. E spiegherà anche il domani.

    Lo sdegno generalizzato fa paura. Perché arriva con la corrente, con il gregge, arriva tutto insieme e uno si chiede: ma dov’era prima? Dov’erano (nello specifico) quando alla Roma non sono stati dati 7 rigori nelle 4 partite di fila pareggiate quando il campionato è girato non per caso? Dov’erano quando a Paloschi contro la Juventus hanno annullato un gol segnato dall’area di rigore del Chievo? E il gol di Pogba dell’andata è più digeribile del rigore non dato due giorni fa? Era normale darlo? E il primo gol segnato al Napoli dalla Juve in fuorigioco? E i gol a Verona? E il rigore sullo 0-0 col Genoa? E Calciopoli? E l’80? E… Se parlavi si sdegnavano ma perché te t’eri sdegnato. Lo sdegno generalizzato dimentica, ammazza il giudizio, bene che va te lo mortifica e te lo butta in cojonella (“ancora co’ la storia der go de Turone che era bbbono… Ahahahah?”). Sssh qui non c’è niente da ridere.

    E’ possibile che fino a un minuto prima dell’Evento scatenante e urticante nessuno si sia accorto di niente, nessuno abbia subodorato niente, nessuno abbia fatto niente per evitarlo? Quanto dureranno i rodimenti del momento (Guccini li chiamava giustamente i “tiramenti”)? A cosa portano? Cosa hanno mai cambiato?
    Rizzoli è l’ultimo colpevole, il Sistema Itaglia (Juventus non voglio chiamarla, perché malgrado tutto ci sono tifosi juventini autenticamente innamorati dei propri colori e magari lo sono diventati proprio nell’anno di B e a quelli, così come a chiunque abbia una passione nel cuore, va sempre il rispetto) non è nella mancata espulsione di Vidal o nel rigore non dato, ma in tutto quello che lo ha confezionato. Juventus-Torino succede prima e dopo Juventus-Torino: è nei commenti senza critica che si fanno nel pallone, e nei “giudizi” (povero Kant) sentiti al volo nella televisione, è in chi ti diceva «sei un complottista», oppure «sei una vittima» oppure «sì vabbè il rigore non te l’hanno dato però tu potevi vincere lo stesso» oppure «sì, il gol te l’hanno annullato ma se eri più forte vincevi lo stesso» oppure «invece di lamentarvi provate a fare una squadra forte». Il Sistema Itaglia è endogeno ed esogeno, molto spesso queste brillanti e scomode (!?) lezioni di vita sono arrivate da Roma. È la voglia di omaggiare sempre il vincente. Di servirlo per prenderne il posto.
    È un Sistema che si basa sul niente valoriale e quindi su tutto, quindi va bene tutto. Basta dire cose che vanno per la maggiore, basta non fare autenticamente rumore ma alzare la propria voce all’interno di un coro, di un qualsiasi coro (soprattutto quelli di finta protesta). Juventus-Toro non è nel fischio o non fischio di Rizzoli (o di Bergamo o di Gervasoni o di Pairetto o di De Santis eccetera) ma nella trasmissione nazional popolare più seguita del pallone che apre parlando con Ghirardi (è il presidente del Parma) e poi quando è quasi costretta a presentare il servizio di Juventus-Toro si va con tutti i garantismi, i pluralismi, i condizionali del caso (che non sono mai a caso). E nei sorrisi di raccordo. Nella voglia di parlare d’altro, di divertimento forzato. E’ in quell’altra trasmissione nazional popolare (ma a pagamento però) che s’affretta a cercare un falletto dentro l’altra area, perché sì «c’era pure un rigore per la Juve», perché sì nella vita c’è sempre un rigore per la Juventus.
    Il Sistema Itaglia, il rigore non dato, è nel faccione gaudente di Conte che dice «il contatto c’è, meno male che l’arbitro ha fischiato bene» e poi ride, poi ride pure. E anche dallo studio ridono, e tutti ridono, tutti pronti a capire e a dire «ma in fondo basta polemiche, si tratta pur sempre di pallone». In fondo siamo tutti amici, amiamoci e chiudiamo le curve a quei cattivoni che invece, per esempio, una volta hanno detto in curva, per esempio, un “Ti Amo”. Ti amo e ti amo campionato perché non sei falsato. Lo dimostra il faccione di Ventura che l’anno scorso per un rigore dato alla Roma (e che c’era) voleva presentare domanda di asilo politico al Quirinale e che l’altro ieri quasi a fatica – tra una foto e l’altra con piccoli fans bianconeri – ha ammesso «sì, c’era rigore», subito attento però ad aggiungere «ma la Juve è più forte della Roma eh». Il Sistema è in questo ed è nelle parole di Buffon che dice invece con nonchalance che «il contatto non c’è, però se c’è bisogna vedere che tipo di contatto»!? Geniale! Buffon è quello che se n’è andato dal campo a un minuto dalla fine di Roma-Juventus di Coppa Italia per un controfallo…
    Juventus-Torino, il Sistema Itaglia è nell’accettare tutto questo, è nel sorridere a tutto questo, è nel trovare normale tutto questo. E’ nelle dichiarazioni roboanti e piene di dignità di ieri di Cairo dopo che il giorno prima s’era praticamente azzittito, perché ha capito che adesso il “popolo s’è arrabbiato”. Ma pure quelle fanno parte dello sdegno generalizzato: quanto durerà? Quanto è autentico? Quanta consapevolezza c’è dentro? Quanta voglia c’è di cambiare?
    C’è ancora chi si stupisce davanti a certi fatti, il che da una parte è incoraggiante perché bisogna conservarlo lo stupore bambino davanti alle manifestazioni della vita: ti permette di coglierne il senso. Però dei ragazzini (senza cappellini con lo sponsor da mettergli) bisognerebbe avere anche la pulizia che hanno negli occhi, il loro essere svegli, la loro capacità di giudicare. E’ ai ragazzini che bisogna spiegare tutto e avere non tanto la forza, ma l’onestà di far credere loro non tanto che un altro mondo è possibile (quello ci penseranno a gridarlo da adolescenti) ma che semplicemente il pallone non è sgonfio, né bucato, che in questo Paese si può giocare. È un diritto fondamentale. Chi sottovaluta questo, sottovaluta tutto. Il nostro giorno dopo dev’essere veramente un altro giorno. Ieri era l’anniversario della morte di Alberto Sordi (chissà che avrebbe pensato di questi tempi senza goliardia) che col suo Marchese diceva: «Se tu me freghi qui, me freghi dappertutto». Rubare nel calcio significa rubare i sogni ai ragazzini. Significa il furto peggiore. Ieri era anche l’anniversario della nascita di Gigi Meroni che nel calcio è stato la poesia. Lo chiamavano la farfalla granata. Era quando il calcio era una fiaba. Fabrizio De André ne era innamorato, lo considerava un artista. Oggi più che sdegnarsi di Juventus-Torino bisognerebbe trovare la forza di credere ancora che davvero da questo letame possano nascere fiori così belli.

    COMPLIMENTI

    ROMANTICISMO

    ITALIAN STYLE

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  4. BUONGIORNO LUPACCHIOTTI …..
    a me ancora non va giù quella maialata commessa a torino , non me se toglie dalla mente , mi sono rinfrancato un giusto un pò con i pareggi di napoli e fiorentina ma il resto è tutta merda ……….conte con la faccia da culo l allenatore del torino non ve dico striscioni contro gente che è morta…..uno schifo ….e a pagare è sempre LA ROMA
    quanto scommettete che sabato fanno perdere la ROMA e di conseguenza fanno perdere anche la rubbe per calmare gli animi ma di conseguenza i punti rimarranno invariati ???
    io me vado a scommette 20 euro sulla vittoria dell inter e 20 euro su quella del milan.
    ciao e buona giornata a tutti i romanisti miei fratelli e non smettiamo mai dico mai di gridare al cielo FORZA ROMA …………non arrendiamoci con queste merde perchè un giorno verranno eliminate…………e che cazzo!!!

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  5. aggiungo pero’ una cosa… avessimo avuto noi higuain al posto dell’ultimo totti con destro come rincalzo… malgrado le ladrate bianconere penso avremmo vinto il campionato comodi… ci manca un fuoriclasse vero numero 9

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    • @Max: credo che nessuno avesse previsto un campionato cosi eclatante…
      Forse la dirigenza dopo l’addio/allontanamento di baldini l’aveva capito, ma queste sono cose che si possono comodamente aggiustare per continuare a crescere, la Juve é a un livello di saturazione, a noi manca ancora molto fortunatamente e pure lo stadio.

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  6. ho visto la partita del napoli… e mi convinco sempre piu’ di una cosa… che la nostra squadra e’ forte ma non ancora nella testa… e le partite chiave ancora le toppiamo come il derby prendendoci paure che non hanno motivo di esserci… e su questo deve ancora lavorare e molto garcia…. eravamo sulle gambe ma non dovevamo uscire con questo napoli messo sotto in certi frangenti dal genoa… cmq goduria e benitez vattelaapia’ in quer posto co tutta la trippa che tieni…

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  7. Ripropongo due commenti precedenti:

    – Felicissimo del pareggio del Napoli!
    Ora possiamo portarci a +9!

    Una cosa comunque è certa +12 (probabili +15) sulla Viola.
    Solo un suicidio ci potrebbe allontanare dal ritorno in Champions!
    DAJE!

    – Leggo di molti utenti che dopo lo schifo di ieri non vogliono più seguire il calcio!
    Posso capire la stanchezza, la rassegnazione!
    Però dico (e magari sono un illuso considerando che per la mia età saranno 10/11 anni che seguo la Roma con più intensità) che dobbiamo lottare!
    Dobbiamo urlare FORZA ROMA ogni volta!
    Dobbiamo sostenere i nostri colori!
    Dobbiamo dire sì ad un calcio pulito e onesto!

    Forza ragazzi non arrendiamoci!
    Spero di continuare a leggervi.

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