Editoriale. Una Roma forte, convinta e sfortunata, ma i numeri sono da Scudetto. Approfondimento all’interno.

La proverbiale “sfortuna” della Roma. Niente da dire, la Roma è una squadre spettacolare, ben costruita, fortissima negli 11 titolari e convinta dei propri mezzi: parliamo di una squadra che in un qualsiasi altro campionato sarebbe prima e con il solco dietro, tanto è vero che basta guardare il cammino del Napoli, che sta viaggiando su ritmi più umani, distante 5 punti nonostante 3 pareggi della Roma nelle ultime 3 gare. E nonostante questo, tutto questo, la Roma è seconda. Pesa (anche) il fatto che la Roma fosse stata costruita non per vincere lo Scudetto, ma per lottare per raggiungere il podio. Si capisce dal tipo di riserve, giovani e da costruire per il futuro, non pronte e mature per decidere i match in corsa: pensiamo a Jedvaj e Romagnoli riserve in difesa, con Ricci come seconda scelta dalla panchina per il centrocampo, come lo stesso Caprari. Niente da recriminare, solo applausi a Sabatini e gli altri; ad inizio stagione sapevamo tutti che la squadra fosse forte, ma nessuno avrebbe potuto immaginarsi una Roma prima per 12 giornate di fila.

Andiamo a fare un’analisi rapida, piccolo approfondimento, riprendendo da dove ci eravamo lasciati nell’ultimo editoriale: alla 13a dello scorso campionato, la Juventus aveva 32 punti. La Roma ne ha 33, quest’anno, numeri che l’anno scorso sarebbero stati per il primo posto. Nel 2011, anno del primo Scudetto dell’imbattibile Juventus di Conte, che non perse mai in campionato, alla 13a giornata aveva 27 punti.

E’ chiara l’idea? Rendersi conto di questo, prima di valutare l’attuale stagione della Roma. Come la Juventus di quell’anno, la Roma quando non vince, pareggia. In questo modo in bianconeri riuscirono a vincere il campionato, perché la normalità è perdere qualche match durante la stagione, se tu non perdi MAI punti, come sta facendo la Roma, il primo posto ti spetta di diritto. Ancora soli 3 gol subiti dall’inizio della stagione, con 33 punti su 39 disponibili: c’è ben poco da dire, questa Roma è una macchina quasi perfetta, una squadra da Scudetto senza se e senza ma. Se non siamo primi con dietro il vuoto, è perché la Juventus sta compiendo qualcosa di allucinante, di incredibile, anche con episodi favorevoli e questo è innegabile, rendendola una squadra perfetta, in Serie A. Rudi Garcia ed i Giallorossi dovranno approfittare di ogni passo falso dei bianconeri, soprattutto se andranno avanti nelle Coppe Europee, noi dovremmo tifare perché vadano in Europa League. E’ giusto sognare lo Scudetto, ci sono i presupposti, e noi lotteremo fino alla fine, insieme alla squadra.

E’ qui che il tifo romanista dovrebbe palesarsi con tutta la sua irruenza, forza e con tutto il suo amore, le cose che più lo contraddistinguono. Riempire Trigoria, far sentire la squadra coccolata e protetta, difesa. Ai Giallorossi servono i propri tifosi, hanno bisogno di ritrovare fiducia e mi piacerebbe vedere un bagno di folla agli allenamenti, nonostante non si possano seguire alcuni allenamenti. Solamente per esserci, perché una squadra che lotta e sente le urla fino al campo di allenamento, apre gli occhi e si rende conto che può lottare ancora di più, fino all’ultimo respiro, fino all’ultima energia residua. Ce la stanno mettendo tutta, sono al 99%, mettiamoci un altro 1,1% e prendiamoci quello che meritiamo, giornata dopo giornata. Roma deve sorridere, perché è giusto così e perché abbiamo voglia di riempire le strade di Roma.

Photo Credits | Getty Images

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10 commenti su “Editoriale. Una Roma forte, convinta e sfortunata, ma i numeri sono da Scudetto. Approfondimento all’interno.”

  1. Questa è una Roma, che dipende ancora in maniera viscerale dal suo Capitano.
    Senza di lui giocano alla Carlona,caotici,di impulso,con foga,senza ragionare,si sa che Totti è un campione stratosferico,che rende belli calciatori brutti,penso che con lui in campo,questi tre pareggi sarebbero state tre vittorie.
    Però qui una piccola tirata d’orecchie bisogna darla anche al mister,lui deve essere capace,visto che il Capitano non è eterno,di fare una Roma che sappia vincere anche in mancanza di Totti.
    Perché se non gioca Francesco, che si fa non si vince più ?

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  2. quello che non capisco e’ che ieri per lunghi tratti allo stadio c’e’ra un’atmosfera da funerale!
    6 palle gol nitide con 0na pippa de portire che per un giorno diventa fenomeno!…
    DAJE ROMA DAJE ,e quanno torna er CAP ariso’ cazzi pe’ tutti!

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  3. Ottimo articolo Matteo, veramente bravo…
    concordo in pieno con quanto hai detto senza se e senza ma…
    sempre e comunque forza ROMA…!!!!

    😀

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  4. ma la notte la festa è finita?
    daje, Lijaic ha fallito l’occasione per farvi vedere come vero futuro Totti, deve crescere molto, ancora e il solito problema in avanti..speriamo in gennaio una bella punta, poi a giugno magari Dzeko

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    • @fruzzolo: la punta c è ……..il problema è che è stata ferma 7 mesi ( DESTRO ) ma purtroppo non sò neanche a che livelli rientrerà….speriamo bene , comunque sono soddisfatto , il bottino dice 13 partite 10 vittorie + 3 pareggi e sono sicuro che nessuno si aspettava un risultato così…me compreso.
      SEMPRE E SOLO FORZA ROMA.

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  5. io dico solo che la squadra verso il 30esimo del secondo tempo si è fermata. infatti ho temuto di perdere.
    non so se è colpa delle nazionali ma non credo perchè anche la juve ha i suoi nazionali ed in più la champions…
    secondo me dovremmo fare un pò di turnover in più

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    • @aleste85: guarda che è normale tirare il fiato per una decina di minuti … non giochi da solo c’è anche l’avversario e il cagliari è una bella squadra. La Roma è stata un rullo compressore per quasi 90 minuti, quindi solo elogi e grande orgoglio per questa squadra

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      • @quirinoromano:
        ma questo calo nelle precedenti partite non si era mai visto .
        e poi il cagliari non ha avuto nessun calo. ibarbo ha corso come un indemoniato

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