Vero come la finzione

Mi alzo non senza una fatica sovrumana, pesantemente rallentato dai postumi di una serata passata a festeggiare la doppietta di Floccari a suon di Vodka Sour e mi butto sotto la doccia per uscirne 30 secondi dopo, asciugarmi con la prima cosa che mi capita sottomano (la sciarpetta) e lanciarmi verso lo stadio con 3 Aulin in panza!

Mentre mi avvicino tra me e me penso… ma ci sarà qualcuno oggi? Sai com’è si gioca alle 12 e 30, si gioca col Novara, le giustificazioni per un flop a livello di pubblico ci sarebbero state eccome. E invece no. In Curva Sud sicuramente si sta più larghi di molte altre volte ma stavolta sono gli altri settori a risultare piacevolmente pieni. I dati ufficiali parlano infatti di una cifra intorno alle 40.000 presenze. Veramente clamoroso, anche se non bastano certo le politche dei prezzi e l’orario favorevole alle famiglie munite di bambini piccoli a spiegare questo fenomeno. Già perché ho la percezione che la tifoseria, nonostante la quantità terribile di sganassoni subiti nel corso della stagione, ci creda ancora discretamente.

La simpatica quanto inutile mascotte Romolo deve fare gli straordinari correndo di moccioso in moccioso, in attesa che la Disney ci mandi qualcuno per assisterlo, perché la quantità di under 14 è veramente notevole. Insomma una fiera dai buoni sentimenti, condita da un sole di tutto rispetto e da immagini che mi hanno fatto intenerire più di una volta, come ad esempio quella relativa a un bimbo che chiede un pacchetto di Cipster al papà e il papà che borseggia generosamente un bibitaro pur di accontentare il desiderio del figlioletto. Solo nel corso della partita ho scoperto che, ad onor del vero, il signore in questione borseggiasse indistintamente qualsiasi bibitaro gli capitasse sotto tiro. Visti i prezzi e visto l’orario, da parte mia ha più di una scusante.

La Curva Sud dal canto suo, ha deciso di far notare questa ennesima scelta scellerata a cui il tifoso dovrà sottostare da quest’anno in poi usando l’ironia, e quindi come potete immaginare, il mio argomento preferito. Un paio gli striscioni sull’argomento, uno su tutti avvisava i giocatori di non far andare di traverso il pranzo a chi aveva deciso di sfondarsi già a mezzogiorno (“Nun ce fate rimpone da magnà! Daje Roma!”).

Pochi se ne accorgono ma la partita inizia puntuale, anche se tra il silenzio (con tanto di vessilli abbassati) che sceglie di mantenere la Sud per i primi minuti e i ritmi bassissimi tenuti dai giocatori in campo, nessuno si concentra veramente prima della prima disattenzione del giorno, che, come ti sbagli, ci costa il gol. Fortuna che si gioca contro il Novara perché se si fosse approcciato così una qualsiasi altra partita non oso pensare a come sarebbe potuta finire. La Roma però non si scompone più di tanto e comincia finalmente la sua gara; nel frattempo la Sud ricomincia a farsi sentire, anche se con una partenza un po’ a singhiozzo dovuta probabilmente alla presenza di parecchi volti “nuovi”. Forse, visto il ricambio di tifosi di cui ormai dobbiamo prendere atto, sarebbe opportuno fare come a messa…. e cioè distribuire i volantini con i testi dei cori fuori dallo stadio. Boh, così, è un suggerimento. Sarò fatto male io, ma mi urta fisicamente vedere gente che ti guarda spaesato quando parte un coro e apre la bocca solo quando arriva il pezzo nel quale si dice “forza Roma”…

Si va al riposo con un uno-due Marquinho-Osvaldo che permette finalmente di creare un partito di estimatori di questo brasiliano che fino ad oggi aveva fatto vedere onestamente poco. Gode soprattutto Kjaer che a ogni gol è immancabilmente tra i protagonisti del capannello di esultanti…. Giustamente lui ha più interesse degli altri: più si segna e più margine d’errore si può permettere. Vecchio volpone!

Spunta prima uno striscione che augura “Buon Pranzo” a tutti e poi, come dannati funghi dopo il temporale, ciriole e rosette sapientemente imbottite da matrone romane colle mani callose. Riempite di ogni sorta di ben di Dio (tranne quelle al tonno – fottetevi voi e il vostro tonno in scatola) non fanno altro che farmi girare lo stomaco ancora a digiuno per colpa della fretta e della poca presenza di spirito che avevo alle 11 della mattina. Provo a chiedere a al Sor Manolesta se mi procura un pacco di Cipster anche a me ma basta un veloce scambio di opinioni con il soggetto che mi ritrovo senza orologio e, ovviamente, senza patatine. Solo un pezzo di pizza colle patate piovuto dal cielo (o meglio da qualche fila sopra di me) riesce a salvarmi e a farmi affrontare un secondo tempo in condizioni accettabili.

Il secondo tempo se ne va all’insegna del calcio champagne e del gol ritrovato per tanti personaggi del mondo giallorosso. Prima segna uno che ormai ha media di gol per partita degne di Ibra… peccato che ha 7-8 presenze in tutto il campionato sennò dove sarebbe oggi, il fulgido astro a forma di lattina da 33cl di Chinotto Simplicio? Come dice giustamente un collega accanto a me… “Aò quello mica dribbla… pare na talpa… dritto per dritto a mò di carrarmatino, aò!” Grande Chinotto, veramente un simbolo di come uno con un fisico da casellante autostradale possa sfondare nel mondo del calcio.

as roma bojan Poco dopo ritrova il gol il caro e quasi dato per disperso Bojan, oggi forse all’ultima spiaggia; sa avesse steccato anche questa sarebbe stato veramente complicato giustificare una sua permanenza nella Capitale. Esulta andando a salutare il parentame in Monte Mario e mostra una maglietta per Abidal facendosi ammonire da un arbitro che definire senza cuore è un insulto alle pietre. C’è gente che piange in Curva, vede le Madonne e predica la parabola di Lazzaro.

Una volta messo in cassaforte il risultato la Curva Sud sceglie di dedicarsi, con il tatto che la contraddistingue, alle note vicende di cronaca che hanno infestato la settimana del tifoso romanista. Senza avere la presunzione di spiegare niente a nessuno e cercando di rimanere fedeli al tema dell’articolo (e cioè limitarsi agli accadimenti di ieri in Curva), diciamo che a più di qualcuno devono essere fischiate le orecchie quando è spuntato uno striscione che recitava “Chi tocca la Roma muore!” Dopo il servizio trasmesso in settimana dalle Iene, sembra che la Curva Sud abbia deciso da che parte stare. Già perché se lo striscione poteva essere interpretato come una opinione di pochi, il coro intonato da una buona parte della Curva che è seguito, e che ha avuto come obiettivo il personaggio più noto tra gli indagati, certo lascia pochi dubbi interpretativi.

Un piccolo intramezzo per ricordare a tutti i presenti che c’è ancora tanto da lavorare, soprattutto in difesa, e poi via, verso il secondo gol in campionato del Coco, che, si vede a occhio nudo, stava soffrendo in maniera esagerata la scarsa vena realizzativa che finora ne aveva caratterizzato le altrimenti spesso buone prestazioni. A questo proposito va notato di nuovo come l’oggetto della sua esultanza fosse questo famigerato parentame che popola la Monte Mario. Pare di essere alla serata finale di “Amici” piuttosto che a una partita di pallone…. Ma io dico, ma volete venire sotto la Sud a esultare??? Ma che adesso si è capovolto il mondo ed è più importante tuo zio che viene dalla Spagna o dall’Argentina per vederti giocare di una marea giallorossa che aspetta solo di poterti abbracciare idealmente (ma anche fisicamente, se ce lo rendi possibile come fece DeRossi qualche tempo fa).

Vabbè, a parte questo sfogo da purista del tifo, vista così uno potrebbe quasi archiviare la partita come una scampagnata trasformatasi in goleada ma diciamo la verità, nemmeno il più ottimista degli ottimisti (che poi si sa, spesso si reincarna nella panza di Carmine Fotia) si sarebbe sognato di riprendere tre punti a tutte le concorrenti per la Champions (scusate, ma l’Inter non ce la faccio a calcolarla). Hai visto mai che le squadre davanti a noi, per fare una comunque magra figura in Europa (escludendo il Napoli anche se poi sono usciti facendosi uccellare come dei pivelli) si siano bruciate tutte le energie per lo sprint finale? La vedo durissima ma noi, pur con mille problemi ancora irrisolti, più riposati di così si muore, dunque perché non provarci fino alla fine senza farsi troppe illusioni? Se porta fortuna sono disposto pure a regalarglielo io l’abbonamento allo zio di Lamela. O magari potrebbero pensarci i signori che, cambiano le gestioni, ma sempre a gratis in tribuna d’onore finiscono.

Photo Credits | Getty Images

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10 commenti su “Vero come la finzione”

  1. Mah,guarda io ripeto che purtroppo di Curva Sud c’è rimasto solo il nome del settore.
    Quello che c’è oggi in questo settore,non è e non può essere chiamato “FARE IL TIFO PER LA ROMA”. Certo,c’è stato il cambio generazionale,ma sono mancati i passaggi fondamentali per sostenere la nostra squadra.
    Ad esempio durante la lettura delle formazioni ho sentito dei fischi per Kijaer : cosa impensabile fino a pochi anni fa,dove rischiavi veramente 2 sganassoni dai piu’ grandi perchè NON SI FISCHIAVANO giocatori con la maglia della R O M A !
    Comunque,probabilmente questa Curva è figlia dei tempi e dunque la prendiamo cosi’ com’è ma vi assicuro che viverci in mezzo,avendo vissuto tempi piu’ gloriosi a livello di tifo,mi mette malinconia e un pò di tristezza.
    Per quanto riguarda quei cori verso il finale,sono sintomo di quello che pensa la maggior parte dei tifosi: c’è stato prima quello contro la Sensi seguito poi da quello contro marione.
    Io mi rispecchio perfettamente in quello striscione ” CHI TOCCA LA ROMA MUORE” , comunque aspetterei il corso delle indagini prima di giudicare.
    SEMPRE FORZA ROMA

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  2. Perchè all inizio scrivete “pubblicato da: AS ROMA/ Forza Roma” e poi lo cambiate con “pubblicato da Skeleton80”?

    Non è la prima volta che lo fate..

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  3. Sarei curioso di sentire dove sarebbe questa presunta truffa ai danni della Roma.. In quel servizio si parla solo di dirigenti che fanno parte della massoneria che, tra l’altro, non è nemmeno reato e si parla di render pubblica la cosa quindi al massimo è una violazione (grave) della privacy.
    Il che dimostra solo che Marione e Lomonaco, al pari della maggior parte degli italiani, considerano la massoneria come se fosse un qualcosa di disdicevole, quando invece fu parte attiva dell’unificazione d’Italia e di tanti altri importanti eventi storici come la rivoluzione americana e la rivoluzione francese.
    Garibaldi, Gerge Washington, Napoleone Bonaparte, Beethoven (non il cane..), Neil Armostrong, Louiss Armstrong, Winston Churchill, Alexander Fleming, Jesse Jackson, Niccolò Paganini, Franklin D. Roosvelt, William Shakespeare, Voltaire, Oscar Wilde, Benjamin Franklin, Henry Ford erano tutti massoni e sono solo alcuni dei nomi più famosi.
    Che poi ci siano stati eventi storici nostrani che hanno gettato fango addosso alla massoneria italiana posso esser d’accordo ma va rimarcato che quell’evento coinvolse un’unica sede (o loggia in linguaggio massonico).. decisamente troppo poco per gettare la croce addosso all’intera massoneria.
    Questo giusto per far luce un pò di luce sulla massoneria in generale visto che tutti ne parlano ma pochi entrano nel merito.

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  4. mi è piaciuta un sacco la parte del gol di bojan: “C’è gente che piange in Curva, vede le Madonne e predica la parabola di Lazzaro” :mrgreen: mi sono schiattato dal ridere…bell’articolo

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