Enzo Foschi: “La Roma non è un bancomat”

«Unicredit deve sapere che la As Roma non può essere trattata esclusivamente come un bene commerciale, perchè rappresenta da un punto di vista sportivo, umano, sociale molto di più per migliaia di tifosi che la amano e la seguono e che chiedono oggi, che prima di tutto vengano tutelate e valorizzate la squadra con i suoi interessi, rispettandone il potenziale anche in future transazioni di compravendita. Insomma, la Roma non è un bancomat e qualsiasi cieca speculazione non sarà accettata». Lo afferma Enzo Foschi, consigliere Pd alla Regione Lazio, in risposta alle dichiarazioni del presidente del Veneto Luca Zaia.

«Oltre ad essere come molti sanno un tifoso della Roma, sono anche un correntista dell’Unicredit, banca in cui ho riposto la mia fiducia. Ora, è chiaro che se questa fiducia dovesse venire meno non esiterei un minuto, a chiudere il mio conto e così, faranno, ne sono certo migliaia di altri correntisti», aggiunge Foschi, in merito all’udienza di conciliazione tra Italpetroli e Unicredit. «Il Governatore Zaia, invece, stia tranquillo. I furbetti della Lega, abbiano almeno la dignità di tacere su questa vicenda, visto che il loro odio sta già danneggiando ampiamente i romani», conclude Foschi.

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9 commenti su “Enzo Foschi: “La Roma non è un bancomat””

  1. Noi non demonizziamo: gli istituti strozzini li conoscono tutti, non ultima la crisi mondiale. Abbiamo tutti paura di ritrovarci con un Ciarrapico o un Lotito. Io, un altro che cerca di parlare in greco antico farcendo il discorso con termini ciociari non lo sopporterei.

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  2. Il mio discorso non è rivolto al riconoscimento per quanto ha fatto FRANCO Sensi per la Roma.
    Il mio commento è rivolto al fatto che la maggior parte degli uomini diciamo politici (perchè in Italia di politico non c’è un bel niente) sta demonizzando un istituto di credito che tenta di rientrare di un capitale prestato e mai rstituito facendo passare il moroso come martire.
    Detto questo calcisticamente parlando è ovvio che rigrazierò a vita FRANCO Sensi per tutto quello che ha fatto così come ringrazierò a vita il grande Dino Viola e tutti e dico tutti gli uomini che hanno fatto o anche solo che si sono impegnati per cercare di fare grande questa società.
    Se questo è essere antiROMA allora forse lo sono che vi debbo dire fate un pò voi

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  3. Perchè è stata una colpa investire soldi su Batistuta, Emerson, Candela, Montella, Cassano e altri per farci vincere uno scudetto??? Chi non ringrazia i sensi di questo più che l’anticalcio sono l’antiROMA o avreste preferito non vincere neanche quello scudetto e ritrovarsi oggi senza averlo vinto ma senza buffi? Bah ❗

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  4. Dico solo una cosa, se questa gestione di passare la presidenza dai Sensi a qualche altro imprenditore finisce male è colpa di Sensi e di Unicredit (finisce male intendo che viene un compratore come Ciarrapico). Se questa gestione di passaggio viena gestita bene sarà grazie a Rosella Sensi e a Unicredit (Verrà ceduta ad un imprenditore con i soldi, che non avrà mai debiti e che investirà sempre sul mercato) di compratori cosi ce ne sono e non pochi, ma è pur vero che ci sono i Ciarrapico. Tutta questa disperazione perchè non si sa a chi andrà la Roma a me non preoccupa, nel senso che la colpa o il ringraziamento sarà sempre e comunque a Rosella Sensi e a Unicredit.
    Il Manchester City che stava in fallimento peggio della Roma, il Presidente ha contattato e venduto la Squadra agli Arabi, quindi chi poteva essere dubbioso su chi andava al Manchester City come Presidente?Nessuno.
    Per questo non dobbiamo preoccuparci, perchè i motivi ve li ho spiegati prima. Grazie Franco Sensi. Ne uscirete vincitori.

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  5. queste dichiarazioni ben vengano…c’è puzza di bruciato in questa faccenda…molti stanno percependo che la roma rischia di finire in mani sbagliate….

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