Azionariato popolare per la Roma, la presentazione del progetto

Il progetto “Azionariato popolare per la Roma” si è finalmente svelato. Oggi, a Palazzo Ruggieri si è tenuta la conferenza stampa di presentazione tenuta da Walter Campanile insieme ai professionisti che collaborano insieme a lui.
Insieme hanno presentato gli step di avvicinamento alla nascita dell’associazione la cui assemblea costituente di 83 componenti si riunirà il 21 aprile per dare il via all’associazione.

Ecco le dichiarazioni di Walter Campanile: “Prima di tutto sono un tifoso come voi, il progetto è nato come spesso accade in questi casi con la creazione di un gruppo su un noto social network che, solo nel primo mese, ha raccolto 7000 adesioni. Abbiamo quindi aperto un sito, multilingue, che ha attirato richieste da tutto il mondo.

In Italia si è parlato poco e male dell’azionariato popolare, sembra un tabù ma oggi vogliamo iniziare un percorso di condivisione e comprensione. Sono anni che faccio ricerche approfondendo diverse realtà di azionariato, in Spagna, Inghilterra etc.. . In Europa ci sono molte realtà di club che usufruiscono dell’azionariato popolare. Attualmente ci sono circa 180 club di vari sport che si stanno confrontando sul tema. In Italia per il calcio c’è una grandissima passione con una grande partecipazione dei tifosi ma tutti ignorano la possibilità di poter collaborare attivamente alla gestione del club. Esistono diverse realtà sportive che si basano sull’azionariato ma la filosofia condivisa da tutte le tipologie è che l’associazione sia democratica, che non sia esclusiva, ma popolare, e soprattutto non sia a scopo di lucro.

La filosofia del progetto:

  • Il soggetto giuridico deve essere democratico non solo nella fase costituente ma anche in quella gestional.
    Sarà un’associazione senza scopo di lucro;
  • Aperto a tutti
  • L’adesione sarà sostenibile per tutti i tifosi

Le quote di partecipazione sono di varie tipologie:

  • Associato base:150 euro;
  • Primi tifosi (da 0 a 5 anni) 25 euro;
  • Primi calci (6-10 anni) 50 euro;
  • Giovani leve (11-15 anni) 75 euro;
  • Under 18 (16-18 anni) 100 euro;
  • Associato estero 120 euro;
  • Associato onorario 10.000 euro;
  • Associato istituzionale 1000 euro;

Ecco le domande che i giornalisti hanno rivolto ai protagonisti:

In che modo volete concretamente contribuire alla crescita della Roma e come si pone l’attuale proprietà in tal senso?
Risponde Mario Sacchi di Envet: “L’obiettivo dell’associazione è assistere e sostenere la società. E’ evidente che la Roma è il nostro primo interlocutore per cui dovremo entrare nel capitale sociale della Roma, con una quota di minoranza ovviamente”.

C’è un rappresentate della società? È stato invitato? È stato presentato alla società il progetto?
Risponde l’avvocato dello studio Biamonti: “Il progetto prende le mosse dalla realtà locale. Una situazione societaria, la Roma è quotata in Borsa e prende le mosse anche da questo. In Europa abbiamo società che nascono come società sportive in cui l’aderente è socio e si sono sviluppate su questa modalità patrimoniale. All’Amburgo non hanno bisogno, ad esempio, di un azionariato. Ma l’associazione ‘amici dell’Amburgo’ alimenta la vita del tifoso, coordina la vita del club, dei sostenitori, raggruppando migliaia di aderenti. L’Arsenal non è in mano ai tifosi, ma un gruppo ha una quota di minoranza che non cambia la vita nell’Arsenal, ma consente la partecipazione e il coinvolgimento degli appassionati del club. La Roma è indubbiamente l’oggetto di questo progetto”.

Risponde Walter Campanile: “Abbiamo invitato tutti oggi, rappresentanti della Roma e delle istituzioni. La loro non presenza non mi preoccupa perché ancora non abbiamo fatto nulla. Sono sicuro che il lavoro che faremo sarà in seguito apprezzato. Attualmente solo con le adesioni morali abbiamo superato già i tifosi dell’Arsenal. Questo, lo ripetiamo ancora, è solo un punto di partenza. Noi vogliamo solo partecipare e contribuire alla gestione del club. Permetteteci di aiutare la Roma, solo questo. Come la Roma di Ranieri, anche noi dobbiamo giocare partita dopo partita, uno step per volta. Piccola nota da tifoso: tutti i tifosi pretendono sempre il massimo impegno dai propri giocatori poi però non bisogna tirarsi indietro quando c’è l’opportunità di fare qualcosa di concreto”.

Come mai non ci sono i rappresentanti della Roma?
“Alcuni ci sono. Abbiamo già aperto un canale di dialogo. Abbiamo invitato tutti. Mi rendo disponibile per andare ovunque a parlare del progetto”.

Tra i soci costituenti c’è anche Angelini?
Risponde Walter Campanile: “No”.

I soldi raccolti con le adesioni andranno spesi per il mercato della società?
“Per legge i soldi non posso andare in tasca agli associati. Per chiarezza ci sarà un organo specifico per decidere come spendere quei soldi. Sarà possibile verificarlo nell’approvazione del bilancio. Se il secondo anno verrete delusi potrete non sottoscrivere più la quota associativa. La trasparenza è garantita”.

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7 commenti su “Azionariato popolare per la Roma, la presentazione del progetto”

  1. YES WE CAN! nvece di comprare azioni che sono soldi persi cerchiamo di contribuire ognuno nella maniera giusta per le proprie possibilità all’ascesa della nostra amata squadra forza Walter!

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  2. per me che non vivo a Roma e posso venire allo stadio poche volte sarebbe un modo per sentirmi più vicino alla squadra;chiaramente andrebbe valutata la serietà delle persone e i meccanismi di trasparenza perchè dare 150 euro per pagare lo stipendio ai fondatori mi disturberebbe.da approfondire.

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  3. se con i miei soldi..che per pochi possono essere contribuisco anche solo a pagare ad esempio solo un alluce di un giocatore che pero’ faccia fare il salto di qualita’ della mia amata roma allora io ci sono..La sensi non puo permettersi un messi..ma se tutti i tifosi della roma dessero un euro pensate che non si riesca a comprare ad esempio un robben o un ribery? poi alla sensi rimarrebbe solo da pagare l’ingaggio..volete mettere la differenza? e ho messo due nomi a caso..
    A me in tutta onesta’ mi pare una cosa intelligente..

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  4. Nn è assolutamente ridicolo, anzi…è un progetto ben fatto!! E se c’è uno studio legale dietro che ha curato il progetto, penso che avrà una sua consistenza!!

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  5. Le cose sono ridicole quando si portano argomentazioni valide per ritenerle tali! Non si legge un titolo e di sfuggita un contenuto e poi si sentenzia. Se lo fanno già in altri paesi europei tipo la spagna tanto ridicolo non mi sembra!

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