Kean ancora prioritario per la Roma, ma occhio a Pedro

Con il trascorrere dei mesi, la Roma e Fonseca hanno trovato un minimo di equilibrio nello stare in campo, al punto che le priorità  di mercato per i giallorossi sono cambiate. A tal proposito, pare che Petrachi stia cercando di capire soprattutto come rinforzare l’attacco della squadra, con il nome di Kean ancora caldo. L’ex Juventus interessa tanto e potrebbe rappresentare un’alternativa a Dzeko, oltre a poter giocare con l’attaccante bosniaco.

Le ultime in casa Roma tra Kean e Pedro

La Roma nutre un serio interesse per l’attaccante dell’Everton Moise Kean, ma a proposito dell’ex Juventus si pone al contempo alcuni punti interrogativi sul suo comportamento. Il club italiano si concentra dunque anche su soluzioni  alternative, in riferimento a giocatori  che sulla carta sono pi๠propensi a trasferirsi, nella Capitale, come nel caso dell’esterno offensivo del Chelsea, Pedro Rodriguez.

Kean é passato al Merseyside dalla Juventus per 27,5 milioni di euro nell’estate del 2019, mettendo la firma su carta con un contratto di cinque anni. Ha lottato per essere all’altezza del prezzo del suo cartellino a Goodison Park ed é già  propenso a un ritorno in Serie A, dove diversi club sono stati accreditati come potenzialmente interessati a lui.

Kean é stato criticato per il suo comportamento fuori dal campo, ma la Roma é interessata all’attaccante dell’Everton e valuta approfonditamente anche “personaggio”, secondo il quotidiano Gazzetta dello Sport. Tuttavia, Kean imporrebbe una sostanziale commissione di trasferimento e questo potrebbe imporre un freno sia alla Roma, sia all’Everton. Per questa ragione l’attaccante del Chelsea, Pedro, é una possibile opzione da prendere seriamente in considerazione.

Pedro ha lottato con problemi di infortunio in questa stagione ed é riuscito a fare solo nove presenze in Premier League per la squadra di Frank Lampard. Tuttavia, é in scadenza di contratto in vista della prossima estate e potrebbe trasferirsi a Roma con un trasferimento gratuito.

La Premier League punta a ricominciare la stagione a giugno e a Pedro potrebbe essere offerta la possibilità  di prolungare il suo soggiorno al Chelsea per completare la stagione. Poi capiremo se ci siano effettivamente i margini per portare avanti un discorso di trasferimento alla Roma.

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26 commenti su “Kean ancora prioritario per la Roma, ma occhio a Pedro”

  1. il mercato (leggasi alla voce smantellamento) dlla Lupa dipenderà dll’uefa.

    è logico ke se il f.p.f. rimane così le strade sno: esclusione dalle coppe o cessione ultradolorosa dei big xripianare le voragini e al contempo fare acquisti.

    se, invece, cmo ho letto lo stanno modificando, allora qst’estate potremmo salvarci in zona cesarini. resta sempre il fatto ke xraddrizzare la baracca (nuovo proprietario o meno) sul lungo xcorso, dvono cambiare tante cose..

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    • Scusate l’ignoranza, ma il numero di società che si trovano in una situazione simile a quella della Roma a causa della pandemia non dovrebbe essere abbastanza elevato da rendere necessaria una sorta di sanatoria (scusate il termine usato impropriamente) per evitare un collasso più ampio? Oppure siamo tra i pochi in una situazione tanto particolare da?

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      • Il congelamento del FPF sarebbe auspicabile ma temo che alla fine non se ne farà nulla.

        Al massimo ricalcoleranno lo sforamento dei 30 ml per triennio sulla base di voci di bilancio che possano giustificare l’impatto della pandemia Covid.

        Siamo quasi a giugno e manca un mese alla deadline.

        Se Friedkin ora fosse il nuovo Presidente potremo godere dei vantaggi delle nuove proprietà sul fronte bilancio ma così non è e non sarà a breve.

        Il texano punta a prendere una Roma alla canna del gas, al miglior prezzo possibile, a raccogliere i cocci, i resti della Roma, quelli che usciranno dal mercato più difficile degli ultimi anni.

        Sono già preparato psicologicamente alle cessioni di Schick, Kluivert, Pellegrini ed Under, tutti per cifre intorno ai 25-30 ml.

        E non nascondo che sarebbe un vero peccato perché tutti questi giocatori valgono molto di più in prospettiva.

  2. Come ho scritto già altre volte, l’unica cosa che mi interessa in questo momento è che ne sarà dei nostri migliori giocatori.
    Se resterà Pallotta, arriverà Friedkin, l’arabo, il pakistano piuttosto che l’uzbeko mi interessa il giusto.
    Ecco non vorrei finire nelle mani di un Lotito o similia questo è pacifico, ma finché la Roma avrà valutazioni da 500 ml di euro in su il pericolo dovrebbe essere scongiurato.
    Se verrà congelato il FPF, Pallotta potrebbe non essere costretto a rientrare nei paletti stretti imposti e quindi poter trattenere i migliori.
    Anche perché cedere entro giugno i nostri giovani significa svenderli.
    Zaniolo ora non te lo pagano più di 50 ml, specie dopo un’infortunio. Con Kluivert e Under non ci fai più di 25-30 ml. Pellegrini ha la clausola. Quanto agli altri, con Florenzi a stento ne racimoli 10, Karsdorp 6-7, Schick 25.
    Jesus, Fazio, Perotti, Peres, Santon, Olsen a malapena si troverà qualcuno che li prenda in prestito.
    Mancini, Spinazzola, Pau Lopez, Cristante, Veretout, tutti presi a cifre che oscillano tra 20 e 30 ml ora valgono la metà, se va bene, e venderli vuol dire fare minusvalenze.
    Quindi, riassumendo, se Pallotta dovesse essere costretto a cedere entro giugno per rientrare del buco di 100-150 ml, dovrebbe praticamente vendere i migliori, depauperando la rosa in maniera drammatica.
    Se fossi in lui non lo farei.
    È già difficile cedere bene entro giugno in tempi normali, ma farlo pure in epoca Covid con quotazioni al ribasso è un suicidio.
    Io piuttosto rimarrei fuori dalle coppe, mi terrei i migliori, e li cederei gradualmente solo dal prossimo anno quando le quotazioni saranno tornate ai valori usuali o quasi.

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  3. Salve a tutti!
    Quarta particella presente!
    Un ringraziamento particolare a Ruga e Down che hanno tenuto in piedi il sito!
    Vi leggo con costanza ma in molti casi non sarei stato in grado di dare un contributo e per questo ho contribuito poco. Prometto che sarò più attivo e vi ringrazio ancora per aver tenuto in vita il sito!

    Sul mercato: Down, mi sembra che tu sponsorizzi spesso Kean. Allora ti chiedo: non ti sembra che, al di là del profilo tecnico, una piazza come Roma mal si adatti a giovani atleti caratterialmente tendenti ai colpi di testa o con professionalmente poco seri? Kean non avrebbe maggiormente bisogno di essere inquadrato da un ambiente rigido, per non perdersi?

    Su Pallotta: il mio giudizio è da sempre vicino a quello di Down. Diverse luci e alcune ombre. La sua Roma è stata una squadra che ha macinato molti punti e, in alcune occasioni, regalato grandi emozioni. L’idea dello stadio era rivoluzionaria e si è battuto fortemente per realizzarla, trovando un ambiente a dir poco ostile che ha segnato fortemente le sorti della sua gestione.

    Le ombre, purtroppo, sono molto gravi. Non condanno la mancanza di vittorie, quanto la mancanza di una reale volontà di perseguire una vittoria. Pallotta ha sempre lavorato per un posto in Champions, che porta visibilità e soldi, ha considerato il gap con la juve in campionato economicamente insanabile, ha snobbato la coppa Italia per la scarsa visibilità. La sua è stata una gestione spesso in linea con gli obiettivi della società. Il problema era che in questi obiettivi la vittoria non c’era perché era da perseguire in un secondo momento, cioè dopo la costruzione dello stadio.

    Altro difetto grave è stato quello di non aver capito come interfacciarsi con il tifo italiano e con la piazza romana in particolare. Questo mondo è semplicemente lontano dalle sue coordinate mentali e credo che una malsopportazione reciproca si sia presto sviluppata. Non conosco l’uomo dal punto di vista umano, ma immagino che la vicenda degli insulti alle sorelle che gestiscono un ristorante non abbia aiutato il rapporto.

    La gestione della società è stata spesso incerta su questioni molto importanti.
    Sabatini: ci è stato detto che è andato via per motivi “filosofici”: il vecchio metodo basato sul fiuto e sull’occhio contro il nuovo che avanza fatto di database e algoritmi che dovrebbero scovare il nuovo Ronaldo.
    Mi pare che dopo Monchi si sia tornati al metodo del fiuto personale di Ds e osservatori, abbandonando presto una filosofia in cui si diceva di credere. Che senso ha avuto, allora, mandar via Sabatini?

    I capitani: sulle intercettazioni hanno fatto tutti una pessima figura, promettendo denunce e processi per fare poi un bel po’ di passi indietro perché, alla fine dei conti, era tutto vero. La società di Pallotta non ha saputo gestire le questioni spinose, tergiversando o delegando ad allenatori e Ds. Anche qui c’è stato probabilmente un problema culturale. Secondo la pragmatica logica americana, per esempio, un personaggio come Totti sarebbe dovuto essere allontanato molto prima, proprio perché troppo spesso in aperto contrasto con la società. La consapevolezza che a Roma una cosa così non si possa fare ha creato un cortocircuito mentale nella gestione dello spogliatoio. A mio personalissimo parere, l’amore indefesso dei tifosi per Totti ha fatto male tanto alla società quanto allo stesso Francesco.

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    • Bentornato Val! 👏👏👏
      Kean per me è uno che se non si perde di testa potrà avere un grosso futuro.
      Certo che è un rischio, infatti io lo prenderei solo in prestito con diritto di riscatto.
      E uno come lui, in prestito sarebbe oro visto che siamo con le pezze al c…
      Detto questo, l’attaccante che però vorrei ad ogni costo è uno solo: Scamacca.
      Chi lo prende fa un colpaccio.
      Scamacca è esattamente l’alter ego di Edin.
      Poi oltre a Scamacca mi piacerebbe un terzo attaccante che potrebbe essere Kean o qualche altro profilo.
      Su Pallotta c’è poco da aggiungere e vedo che la pensiamo allo stesso modo.
      È molto chiaro quello che è avvenuto.
      Un’uomo d’affari che fiuta la possibilità di fare soldi nel mondo del calcio, con la prospettiva di rendere la Roma competitiva, accedere ai soldi Champions, costruire lo stadio e rivenderla con profitto.
      Il suo successo sarebbe stato anche il nostro.
      Per varie ragioni non è stato così.
      Ma come non vedere che la Roma è stata oggetto di un continuo boicottaggio per evitare che diventasse grande!
      La questione stadio è la prova di ciò.
      Ed io con questo marciume che ha messo i bastoni tra le ruote a Pallotta ed alla Roma non mi ci voglio mischiare mettendomi tra i contestatori antisocietari.

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  4. x rispondere a entrambi:
    sinceramente preferisco pedrito, ke tanto mi ricorda giuly.
    se vuoi raggiungere certi obiettivi servono qsto tipo di calciatori. qnto a vertonghen ke si accasi altrove, sperando ke smalling dia retta al cuore. poi certo… si dve puntare sui giovani e l’acquisto/i lo farei sul 9 e terzini. inoltre cme dice down, bisogna ridurre il monte-ingaggi. è scorcentante ke ci siano giocatori in rosa ke guardano il campo col binocolo e prendono stipendi da nababbi!!

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  5. Riguardo l’articolo non credo che quello di Pedro (e anche Vertonghen) sia un profilo accostabile alla Roma per età e ingaggio, piuttosto punterei alle conferme di Smalling e Mkhitaryan e per completare la squadra punterei su giovani affamati come appunto Kean

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    • Dobbiamo ridurre il monte ingaggi.
      Pensare di prendere gli ultra trentenni Verthonghen e Pedro a zero ma dovendo corrispondere loro un totale di 12 ml annui lordi per 3 anni, anche no grazie.
      Significa 36 ml in 3 anni.
      Con quella cifra prendo a 30 ml un giovane molto forte e lo pago 1 ml (2 ml lordi) per 3 anni.

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  6. Ciao a tutti….. 😅 sono la terza particella….
    Non entravo qui da tempo mi spiace non scriva quasi più nessuno, mi impegno ad essere più presente, faccio un grande in bocca alla Lupa a Downunder e Rugantino e a tutti gli altri
    FORZA ROMA

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  7. Ruga, ormai ci siamo solo te ed io qua dentro, con qualche incursione periodica dell’allupato e di Val.
    Praticamente come due particelle di sodio nell’acqua Lete 😄
    Su Pallotta sai che la penso differentemente.
    Nel senso che non giudico solo negativi questi 9 anni insieme come in maniera molto semplicistica si tende a fare.
    Concordo invece sulla soluzione finale che sarebbe auspicabile fosse una cessione della proprietà. Difficile vedere un futuro con Pallotta dopo che lo scorso autunno l’ha messa in vendita, dopo che ha segnato anche fisicamente un distacco dalla città non venendo a Roma da due anni.
    In autunno prima ancora che uscissero voci relative a Friedkin io mi auguravo una cessione perché ritenevo che solo quello avrebbe potuto salvarci da un profondo ridimensionamento.
    Già era noto che a giugno il conto sarebbe stato molto salato (tra 100 e 200 ml) e solo una nuova proprietà con la possibilità di ricorrere ad accordi tipo settlement o voluntary agreement avrebbe potuto consentirci di tenere i migliori, evitando le cessioni di Zaniolo, Pellegrini …..
    Detto questo però so riconoscere a Pallotta i giusti meriti. Pur sapendo che il suo piano non era certo quello di fare grande la Roma per sue o nostre ambizioni, quanto invece renderla appetibile, con una Stadio di proprietà, per una futura cessione.
    Ma finché i suoi propositi combaciavano con i nostri il connubio era perfetto.
    Perché interessava a Pallotta che la Roma avesse visibilità e perché no anche che vincesse.
    Per fare tutto ciò ha tenuto la squadra a livelli superiori rispetto alle nostre possibilità grazie al trading efficace fatto da un grande come Sabatini.
    Alla fine non sono arrivate vittorie chi ha sostituito il fumante ha sperperato denaro non riuscendo a proseguire la strada segnata da Sabatini.
    Insomma il castello che si reggeva su fondamenta di sabbia è crollato.
    Colpa di Pallotta? Certamente.
    Avrebbe potuto strutturare la società in maniera più solida, potenziando la parte sportiva. Con un DS conoscitore di calcio certe operazioni degli ultimi 2 DS non sarebbero state avallate.
    Avrebbe dovuto dare maggiore importanza alle relazioni in Lega, dove ora la Roma conta poco o niente.
    Non mi sono piaciute le esternazioni sulle radio romane, veramente sgradevoli.
    Avrebbe dovuto essere più presente o almeno mettere qualcuno plenipotenziario a capo della società.
    Dirigere la squadra da Boston, con teste a Londra, Roma e Siviglia è stato un’altro grosso errore.
    Avrebbe dovuto essere più presente con i tifosi, non tanto per rabbonirli ma per far sentire loro la vicinanza e rafforzando un senso di appartenenza: come si fa a non essere presente ai derby o nelle partite che contano?
    Sulla gestione dei capitani ha fatto molta confusione e ha lasciato gestire la patata bollente al povero Spalletti.
    La chiarezza è tutto.
    Bastava essere chiari e tutti gli equivoci sarebbero stati risolti: chiari con i giocatori e con i tifosi.
    Avrebbe ricevuto comunque critiche, perché si sa a Roma ci sono tifosi di Totti e non necessariamente anche tifosi della Roma.
    L’ultima sofferta partita all’Olimpico contro il Genoa, Spalletti cercó di vincerla mettendo la formazione migliore, quando invece tutto lo stadio avrebbe voluto vedere Totti in campo anche se questo avrebbe potuto comportare non vincere quella partita.
    Ma nel fare un consuntivo non posso non riconoscere i meriti di questo Presidente.
    Ha avuto una visione moderna di come si doveva strutturare una società sportiva.
    Voleva lo stadio quando nessuno in Italia, Juve a parte, aveva compreso l’importanza di uno stadio di proprietà.
    Ha sempre reinvestito gli utili.
    Ha spesso preso il meglio che c’era in giro in termini di allenatori.
    La società ha tenuto comportamenti seri in tutti i frangenti, anche quando è stata coinvolta in situazioni extra calcio. Nel caso della mamma di Ciro ha fatto benissimo a dare dei fucking idiots ai tifosi che esposero gli striscioni incriminati.
    Una società che invece si è resa protagonista di iniziative benefiche ed in prima linea su temi importanti come il razzismo, la povertà il sociale.
    Ed inoltre trovo sia stata una nota di merito non essere stata coinvolta in magheggi sul fronte stadio quando invece per superare lo stallo che si era creato sarebbe stato facile uscire dalla legalità.
    Insomma nel dare un benvenuto nel prossimo futuro a chi prenderà in mano la Roma, Friedkin o non Friedkin, il mio ricordo della gestione Pallotta non sarà negativo.
    Come potrebbe esserlo una gestione che per anni ci ha tenuto nei primi 3 posti e costantemente in Champions quando le Milanesi non riuscivano nemmeno a raggiungere l’EL?

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    • ” cè nessuno?” ahah. bè, mi auguro ke nl breve un branco di lupakkiotti affamati faccia irruzione nlle discussioni…
      in generale cmq, hai fatto un ottima qnto elegante analisi. da parte mia sno molto + avvelenato. credo ke un presidente di un club di calcio (qlsiasi club, claro) debba innanzitutto essere trasparente. poi a seguire essere presente, appassionato etc etc..
      invece si è nascosto dietro al cartonato dl simpaticone e dl paladino vs uefa, qndo poi in realtà ha dimostrato di essere un omikkio falso, pavido e ke ha gettato senza ritegno, in pasto ai leoni dll’arena dirigenti e giocatori. uno così, ke nn ha rispetto, nn merita rispetto.

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      • Rispetto le tue opinioni che poi penso siano quelle di una buona parte dei tifosi.
        Quello che contesto è che in questo momento di grossa difficoltà in cui siamo oggetto di attacchi da parte della stampa, e di altri soggetti, con l’obiettivo di dare il colpo di grazia a questa presidenza, si aggiungono in massa nel tiro al piccione pure i tifosi della Roma.
        Francamente non me la sento di partecipare a questo continuo gioco al massacro.
        Per quanto reputi l’esperienza di Pallotta al capolinea (per sua stessa decisione), non starò mai dalla parte delle strisciate, degli sbiaditi mafiosi e di tutti quei poteri che hanno visto in Pallotta un pericolo, ostacolando la Roma e bloccando l’iter dello stadio.
        E francamente non vedo quale entusiasmo dovrei avere se Pallotta dovesse cedere la Roma a Friedkin dopo l’estate, dopo che ci saremo venduti tutti i migliori!

      • a livello xsonale ovviamente: la mia crociata vs paperino parte da molto, molto lontano. la mia incazzatura attuale è legata a qllo ke leggo oggi e al fatto ke cn una gestione economica a dir poco sballata (se consideriamo poi i risultati), il bilancio (aldilà dl covi) era già tendente al blu tenebra, cosa ke comporterà (a meno di una grazia da parte dll’uefa o acquisto imminente di qlkuno) cme dici te, a cedere nn + i soliti “3” giocatori, bensì un numero imprecisato di calciatori forti xtappare le voragini, nonkè le cazzate megagalattike operate sotto la sua gestione. e anke se è pur vero ke il ramarro monchi ha inciso tantissimo nll’affossare squadra e conti, ma ki dve vigilare sulle operazioni, sulle scelte, sulla solidità dl giocattolo se nn il presidente, soprattutto se l’uomo invisibile ha deciso di vendere?

  8. L’ultima voce vorrebbe la Roma sulle tracce di Boga.
    Ala brava e pure prolifica.
    Unico neo il prezzo: almeno 25 ml.
    Certo rispetto ai 20 di Defrel almeno il valore di Boga è discretamente congruo non assolutamente spropositato come la valutazione data all’epoca a Gregorio.
    Ma se penso che il Napoli sta prendendo Everton a soli 27 ml allora c’è qualcosa che non torna.
    Lautaro Martinez viene preso a 20-25 ml stesso prezzo al quale noi prendiamo Diawara, Pastore e Mancini.
    A 30 ml noi prendiamo Cristante, N’Zonzi, Spinazzola e Pau Lopez: con la testa cifra il Napoli prende Fabian Ruiz.
    Ora ci può stare ogni tanto di sbagliare valutazioni, ma topparne tante di fila porta al disastro.

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    • fosse solo qllo: è il complesso ke nn va. xkè poi dai ingaggi spropositati e così i pankinari manco si muovono cn le bombe xkè a roma si sta bene.

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      • ma lo ripeto, qsti americani di pallone nn ne capiscono un cazz!
        e manco posso dire ke hanno fatto bene fuori dal campo. la hall of fame? xbuttare fumo negli okki ai tifosi. lo stadio è una kimera (ma giustamente lo strò si è impuntato in una zona ke già si sapeva ke era piena di casini); il sospirato accordo nike è una presa xil cul, se paragonato ad altre squadre-nike e ke hanno meno visibilità dlla roma.
        lo sponsor? cioè alla fine dlla fiera c’era wind ke ti dava lo stesso importo di qnto oggi gli dà quatar. insomma: si deve levare dai cojones tempo subito, sennò affondiamo…

  9. Bonaventura a parametro zero con uno stipendio da 1,5/anno non è un problema.
    Il discorso è: al posto di chi lo si prende?

    Lui può giocare anche a centrocampo come mezzala o in fascia.
    A centrocampo non ce lo vedo a togliere un posto a Diawara o Veretout.
    Sulle fasce siamo al completo.
    Quindi devo dedurre che sostituirà un trequartista.

    Il problema è che tutti i trequartisti che abbiamo sono molto più forti di lui.
    In ordine di bravura:
    Pastore
    Mkhitaryan
    Pellegrini

    Mi dispiacerebbe molto perdere sia Pellegrini che Mkhitaryan. Pastore, che è il giocatore più forte che abbiamo, può anche salutare.
    Lo dico con malinconia visto che è un giocatore delizioso. Ma non è tollerabile poter far affidamento ogni anno solo su una manciata di partite. È un lusso che non ci possiamo permettere.

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    • su pastore quoto (il 1 da sbolognarsi), su bonaventura no e mi spiego.
      da qndo ha ripreso dal lungo infortunio, nn solo ha giocato pokissimo ma ha già dato avvisaglie ke fisicamente nn è + affidabile. inoltre presumo ke lo si voja prendere in sostituzione di perotti (e lo dico cn amarezza, altro giocatore finito). quindi ke facciamo: fuori uno sempre scassato dentro un altro ke si avvia rapidamente al pensionamento?
      vero è ke attualmente si legge di tutto e di +, pure dl ritorno di baldini cme ds, xò dai… se proprio dvo puntare sullo svincolato, mi fiondo su pedrito!!

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      • Per me Pastore non è il primo a dover essere ceduto, ma tutti i mediocri in rosa che prendono dai 2 ai 3 ml. Ma al giusto prezzo credo sia inevitabile ed auspicabile. Specie se riusciremo a trattenere Mkhitaryan e Pellegrini.

      • io nn ce l’ho cn pastore, ma cn ki l’ha preso a suo tempo. ma è normale ke nn puoi tenerti in rosa (e vale pure x perotti) un giocatore ke cn ql popò di ingaggio passa + tempo sul lettino dl fisioterapista ke sul campo. è solo un discorso fisico.

  10. ..certo ke se ri-cominciamo a tesserare calciatori “finiti” vuol dire ke siamo proprio cn le gomme a terra. ma lanciate un giovane cn le fiamme al culo o fai rientrare qlkuno xql ruolo. già hai sul groppone elementi ke manco se li prendono se glieli regali e mò imbarki pure bonaventura? boh…

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