Gli acquisti di Monchi ancora non si vedono

Dovevano essere dei top, finora si sono rivelati dei (mezzi) flop. Pastore, Nzonzi, Cristante, Olsen e Marcano, in ordine di importanza e quindi di aspettative, non stanno facilitando la vita a Di Francesco, che a sua volta con continui cambi di modulo e molta confusione tattica non li sta certamente aiutando. Quasi 100 milioni di investimenti – 96,7 tra costo dei cartellini, prestiti onerosi e bonus -, che non stanno dando i frutti sperati. La vicenda é ancora pi๠preoccupante se si considera che, ad eccezione di Cristante, 23 anni, tutti gli altri non sono proprio ragazzini: 28 Olsen, 29 Pastore, 30 Nzonzi e 31 Marcano: non siamo di fronte, insomma, a delle scommesse dal futuro incerto. Al contrario, dovrebbero essere certezze.

Il caso pi๠preoccupante é quello di Javier Pastore, che fin dal giorno della presentazione ha tenuto a chiarire le cose: «Di Francesco mi ha detto che giocherಠmezzala». Versione ribadita, successivamente dall’allenatore e dal d.s. Monchi. Alle prime difficoltà , perà², il tecnico ha deciso di cambiare. A Milano é partito di nuovo trequartista, stavolta nel 3-4-1-2, prima di un nuovo ritorno al 4-2-3-1, ma non ha mai inciso sulla partita.

àˆ andata ancora peggio al campione del mondo Steven Nzonzi, che ha inciso sul risultato finale, ma per il pallone perso a tempo scaduto da cui é nato il gol vincente del Milan di Cutrone. àˆ andato a smaltire la delusione in Nazionale, invece, Bryan Cristante. Entrato (bene) nel finale a Torino, é stato sostituito dopo 45 minuti insufficienti contro l’Atalanta e ha rimediato 22 minuti da trequartista contro il Milan. La «colpa» pi๠grande di Robin Olsen, gol di Rigoni sul suo palo a parte, é di essere il successore di Alisson, cioé il miglior portiere al mondo. Che il brasiliano sia pi๠forte é fuori di dubbio, perಠlo svedese dovrà  scrollarsi di dosso il prima possibile questo fardello e la paura che inevitabilmente trasmette a tutto il reparto difensivo.

Fonte: Corriere della Sera (L. Valdiserri)

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