La Roma approva l’aumento di capitale da 115 milioni di euro

La Repubblica, D. Autieri

L’AS Roma azzera il patrimonio netto e corre ai ripari. A chiederlo non sono i tifosi, ma il codice civile che – di fronte a un patrimonio netto ridotto di oltre un terzo – prevede interventi urgenti tra cui la convocazione rapida di un’assemblea dei soci. àˆ il caso della Roma dove in sei mesi il patrimonio é passato da 40,5 a 3,1 milioni di euro, un calo dovuto principalmente al risultato economico del secondo semestre del 2017 che si é chiuso con una perdita di 37,4 milioni di euro. Ed é forse questo il dato pi๠significativo che emerge dalla Relazione Semestrale consolidata approvata ieri dal consiglio di amministrazione della società  di calcio, pronta a dare seguito ai presupposti del codice civile convocando una riunione dell’assemblea dei soci per il prossimo 16 aprile.

Un appuntamento che non viene visto con apprensione e che anzi potrebbe chiudersi con un rinvio della questione alla fine del 2018 quando – assicurano dalla AS Roma – il problema del patrimonio netto sarà  risolto. A coprire il calo interverrà  l’aumento di capitale, approvato già  in chiusura del bilancio precedente e indicato ieri nella cifra di 115 milioni di euro. L’aumento di capitale, che sarà  coperto per l’82% dagli azionisti statunitensi e per la quota restante dal mercato azionario, servirà  proprio a far tornare il patrimonio ai livelli fisiologici, rispettando peraltro gli impegni finanziari che la Roma intende raggiungere entro la fine del 2018.

L’obiettivo é quello di chiudere l’anno in pareggio o con una perdita contenuta e non superiore ai 15 milioni di euro. E non spaventano in questo senso i risultati del secondo semestre 2017, dove – leggendo i documenti finanziari – si sono concentrate le voci di spesa maggiori per la società . Tra queste il pagamento dell’esodo dei calciatori venduti, le minusvalenze sulle cessioni di Iturbe, Doumbia e Zukanovic, il bonus ai giocatori previsto per il passaggio di turno agli ottavi di Champions League: tutte voci negative ricadute nel primo semestre dell’anno. A dare fiato alle casse nel secondo arriverà  invece la plusvalenza ottenuta con la vendita di Emerson Palmieri e i ricavi, in termini di diritti e altro, incassati con il superamento del girone di Champions. Senza dimenticare l’ipotesi di qualche vendita eccellente. In sostanza, a guardare i conti, il peggio dovrebbe essere passato, mentre da qui alla chiusura del bilancio arriveranno le note positive. E saranno necessarie per invertire la tendenza registrata dalla relazione finanziaria semestrale.

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