La Turchia esalta Under, Di Francesco lo vuole far rimanere con i piedi per terra

Il Messaggero, U. Trani

«Under, nella preparazione del tiro, mi ricorda Montella». A Di Francesco non piacciono i paragoni. Sta attento, dunque, a farne. Figuriamoci sul ventenne turco che, pure se decisivo per i 2 successi di fila in campionato, é appena sbocciato. Niente pressione, dunque. Anche se l’accostamento di Eusebio non sembra casuale: chiamando in causa il suo amico Vincenzo, cioé l’Aeroplanino, ha indirettamente esaltato Gengo che ha permesso alla Roma di riprendere il volo.

FOTO RICORDO – Montella, dopo ogni sua rete, ha sempre allargato le braccia. Ecco le ali per simulare il decollo. Suo e della squadra. Under, dopo il 1° dei suoi 2 gol al Benevento, ha guardato verso casa. Si é rivolto alla Turchia. Mettendosi, perà², la mano sulla fronte, per il saluto militare che fatto subito il giro del pianeta. Il gesto é politico e rumoroso. Pi๠che l’esultanza personalizzata é la vicinanza confermata ai soldati attualmente impegnati nell’offensiva contro l’enclave curdo-siriana di Afrin. Al presidente Erdogan, la settimana scorsa ospite in Vaticano dal Papa e nella Capitale a colloquio anche con il premier Gentiloni, va bene cosa. Come sa Gengo che, sbarcato qui a luglio nel giorno del suo 20° compleanno, incassಠle congratulazioni in pubblico del presidente per l’inizio della nuova avventura. Adesso Erdogan, sfruttando la popolarità  del connazionale (ancor di pi๠con le 3 reti in 2 match), ha in Italia il testimonial del suo Paese e del suo partito. Il gesto, insomma, sarà  in un modo o nell’altro strumentalizzato fuori dal calcio che resta, perà², la cassa di risonanza ideale. E semplice da utilizzare. Istantanea e spontanea.

PRIMA PAGINA – Cosa i media turchi hanno celebrato il gesto di Under e non la sua doppietta (e l’assist per Dzeko). Osman Askin Bak, ministro dello sport e della giovent๠turco, si esposto su Twitter. Postando l’immagine del milite di Sindirgi all’Olimpico: lo sguardo fisso alla telecamera, l’espressione seria di chi guarda alla Patria e non alla classifica. Non fa niente che l’attaccante sull’attenti abbia la maglia della Roma. Il ministro si é limitato all’applauso per ringraziare il giovane che, in diretta tv, si é ricordato dei connazionali in divisa. A cominciare da quelli caduti in Siria dall’inizio del 2018: sono almeno 31. Divisi, come sempre, i followers: elogi dalla Turchia, critiche (a Erdogan pi๠che al giocatore) da Roma. Gengo, come lo chiama Di Francesco (Cengiz é nome ingombrante: Oceano, il significato dal turco antico, e Imbattibile oggi), ha aspettato mezzogiorno per postare pure lui la foto di domenica sera, accompagnandola con quel Daje Roma che ci sta sempre bene. Ha, perà², aggiunto le mani giunte, simbolo della preghiera. E tre bandiere della Turchia. Dove, dopo il 1° gol in A dell’attaccante lo scorso 4 febbraio a Verona, lo hanno incoronato Imperatore. Il ministro Osman Askin Bak, invece, lo elogiಠpubblicamente: «Congratulazioni, fratello. Ci siamo stropicciati gli occhi, ora aspettiamo il resto». Il ventenne non lo ha deluso e, contro il Benevento (4° match di fila da titolare), ha preso meglio la mira e ha colpito due volte.

IMBARAZZO EVIDENTE – «Vivo un momento magico» ha confidato agli amici. Under, pure se comincia a parlare meglio l’italiano, si fa seguire ancora dall’interprete. Gli é servito per capire le indicazioni di Di Francesco che lo apprezza per la disciplina e la concentrazione nel lavoro quotidiano. Ma ora il problema non é la lingua. Che passa in secondo piano come la passione di Gengo per una cacio e pepe o per la playstation. O come il peso dell’eredità  di Salah già  a 29 gol in 35 gare con il Liverpool. Perchà© venerda la marina militare turca ha bloccato nel Mediterraneo orientale la nave perforatrice italiana Saipem 12000, diretta verso Cipro per trivellare un giacimento concesso all’Eni in licenza da Cipro e conteso dalla Turchia. E quell’esultanza diventa improvvisamente sfocata. In campo e fuori.

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