Luciano Spalletti nel post partita di Roma-Napoli 1-0

È stata una Roma brava a soffrire, compatta, che alla fine ha meritato il gol del vantaggio. Per Luciano Spalletti è stata questa la chiave che ha portato i giallorossi a vincere contro il Napoli, portandosi a due punti dal secondo posto occupato proprio dagli uomini di Sarri.

“Siamo rimasti uniti, compatti, siamo stati bravi a soffrire e poi abbiamo creato ai nostri avversari anche qualche insidia”, ha dichiarato il tecnico giallorosso al termine del match dell’Olimpico. “Le nostre pallettine, infatti, le abbiamo avute e non le abbiamo sfruttate. Poi alla fine c’è stato questo gol che la squadra ha costruito, palla a terra, meritandoselo”.

Dopo un match tirato, al minuto 89 è arrivata l’azione corale che ha portato al gol decisivo di Radja Nainggolan, fondamentale per la corsa all’accesso diretto in Champions League, a tre match dal termine del Campionato.

“Se si vanno a vedere quante partite mancano e con chi deve giocare il Napoli, penso che sia comunque difficile ma noi ci proviamo. Quando sono arrivato era difficilmente ipotizzabile e infatti dico che non abbiamo sottolineato abbastanza il lavoro dei ragazzi in questo girone di ritorno: si sono messi a disposizione e si sono guadagnati questo posto partita dopo partita, allenamento dopo allenamento. Hanno fatto una cosa importante e va dato a tutta la squadra questo merito importante”.

Possiamo definirla la vittoria della volontà?

“Sì, vero, abbiamo raschiato con le unghie sul fondo del barile oggi. Abbiamo trovato una squadra in condizione, in un momento in cui siamo un po’ di difficoltà e pensando alla formazione ho fatto le mie scelte anche valutando questo aspetto. Loro sono bravi con il palleggio, giocano sempre alla stessa maniera, riconoscono la tattica da adottare dentro ogni partita. Noi nel secondo tempo siamo rimasti un po’ troppo dietro, non riuscivamo a salire e gli avversari hanno preso in mano il palleggio”.

Riuscire a trovare vittorie in questo modo è una soddisfazione in più?

“Oggi abbiamo fatto vedere che dal punto di vista caratteriale possiamo riuscire a guadagnare qualcosa. Aspetto sul quale dobbiamo ancora fare passi da giganti, ovviamente, ma la partita di oggi è molto importante per il lavoro e vuol dire che siamo stati lì sul pezzo e abbiamo costruito”.

Quello con il numero 10 quando entra negli ultimi minuti fa comodo.

“Anche 10 o 20, se entra con l’intenzione di ribaltare la partita è sempre fortissimo. Si porta dietro l’entusiasmo dei tifosi, lo restituisce alla squadra e dà un contributo importante sotto il punto di vista delle scelte: questa sera, infatti, ha dato quei due palloni che spesso chiediamo di giocare agli altri, ma loro non ci riescono e invece quando entra lui li gioca subito e riesce a trovare il tempo di metterli là. Oggi l’ingresso se l’era anche meritato. Avevo anche pensato a farlo giocare dall’inizio. C’è la partita da valutare, però, e il ritmo di gioco degli avversari. In 15 minuti troviamo tutto il buono che ha e se giocasse dall’inizio perderebbe le energie e le qualità che ha. Quando è entrato oggi invece ha dato una palla a Salah bellissima, una palla che, come ho detto, è l’unico che riesce a gicoare”.

Con la vostra vittoria la Juventus ha vinto lo Scudetto, il quinto di fila: come si può ridurre quel gap?

“Bisogna comprare giocatori più forti (ride, ndr), anche se la Roma è messa bene. Nel lavoro di un anno ci sono le belle cose che ci hanno fatto vedere questi calciatori e poi a fine stagione c’è anche l’analisi di certe situazioni sempre scomode sulle quali bisogna mettere mano ma che vanno sempre valutate se si vuole crescere”.

Oggi tecnicamente cosa hai chiesto ai tuoi calciatori? Siete stati un po’ in difficoltà.

“Loro ci creavano sempre questo corridoio dietro il mediano prima della nostra linea difensiva, sulla trequarti, che hanno sfruttato diverse volte ma in realtà non hanno avuto palle importantissime. Sotto l’aspetto di palle concretizzabili secondo me ne abbiamo avuto più noi, mentre loro hanno avuto ipotetiche palle importanti e hanno scelto male all’ultimo passaggio. Noi abbiamo la possibilità di ripartire e ribaltare l’azione a metà campo, ma con questo loro possesso non era facile prendere palla e ci hanno affaticato. Siamo stati bravi a soffrire e a valorizzare quel poco che c’era rimasto nella ripresa. L’ultima però stata lavorata bene, il possesso è partito dalla sinistra e andato alla destra, lavorata sui piedi, è venuto fuori un gol eccezionale: è vero che abbiamo sofferto ma secondo me non abbiamo rubato niente”.

Photo Credits | Getty Images

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