Lazio – Roma 0 – 2: l’ultimo grido della Curva Sud


7 Novembre, 2010. Formalmente si gioca fuori casa, ma chi è stato cacciato dalla Curva Sud non può abitare l’Olimpico come fosse casa propria. L’11 Marzo di quel ’73 e la gogna laziale preda della vergogna a testa bassa sono memorie romaniste destinate a non essere mai scordate. Ma tant’è, la Lazio giocherebbe in casa quel pomeriggio e lo stadio soffre di una leggera anemia, c’è tanto bianco – cadaverico – e tanto azzurro tra gli spalti grigi. E la Curva Sud canta Grazie Roma! per l’ultima volta, regalo di Borriello e Vucinic. Lo canta con l’oro in bocca, con quell’orgoglio coatto tipicamente romanesco, con quegli sfottò da bar del Lunedì mattina.
Bevi un caffè, leggi il giornale, gongoli. Niente di più gratificante.
Va detto, quella fu una stagione sciagurata, disastrosa, figlia di un campionato precedente terminato al secondo posto, totalmente illusorio. A due punti dall’Inter. A due punti dal quarto scudetto. A due punti dal Non succede ma se succede… A due punti dal niente, perché niente e successo. Ecco, un’amara sesta piazza nella stagione 2010/2011. E pare quasi ci sia un sottile filo conduttore che lega quella Roma di Ranieri a quella di oggi. Sogni lucidi ed assordanti cadute, speranze di vittorie e speranze di salvare il salvabile. Voglio dire, è tutto talmente uguale, ripetitivo, ridondante che il risultato pare già scritto. Ma tant’è, il derby va vinto.

Cinque anni senza vittoria fuori casa sono un’enormità, incalcolabile per questa partita che non è una partita di calcio. E’ un ideale, una fede, una missione che t’accompagna fin lassù, al tuo seggiolino blu dello stadio. Tuo. E poi l’inno. Venditti. Roma Roma Roma. Undici eroi, petto in fuori. I fumogeni banditi, ma così suggestivi, che dipingono il quadro di cinquantamila fratelli che non si conoscono. Abbracciati. E’ lì che batte il cuore impazzito, come un cavallo scalpitante in una gabbia, facendoti sentire più vivo che mai.
Un derby non si gioca, si vince.
Un derby non si racconta, si vive.

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2 commenti su “Lazio – Roma 0 – 2: l’ultimo grido della Curva Sud”

  1. ragazzi che ne dite di una formazione del genere per l’ anno prossimo?fantacalcio?
    handanovic
    florenzi/maicon manolas castan XXXX
    kondongbia
    yaya toure strootman
    pjanic
    iturbe van persie
    panchina
    giovane
    maicon/florenzi,torosidis,xxxx, romagnoli, holebas
    xxxx,bertolacci,keita,ucan
    gervinho,doumbia,totti,verde

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