Partita di rara intensità quella giocata questa sera allo stadio Olimpico di Torino, dove due squadre in una buona condizione di forma si sono fronteggiate ad armi pari portando a casa rispettivamente un punto a testa. Risultato tutto sommato giusto per quello visto in campo. La compagine giallorossa fa girare bene la palla nella prima frazione di gioco, nonostante qualche piccola sbavatura difensiva e pochi tiri in porta. Il più pericoloso arriva dai piedi di un ispirato Menez che cerca di spiazzare Storari, autore di una parata miracolosa. Anche la Juve non rinuncia al contropiede e si rende pericolosa sotto porta più volte, prima con Quagliarella, che tira alle stelle da una buona posizione ed infine su un cross dal limite dell’area di Grosso sul quale Julio Sergio compie un intervento lodevole e spazza via. Dei tre in attacco il meno incisivo risulta essere sicuramente Vucinic, il quale non riesce ad imporre il proprio gioco e viene sempre fronteggiato dal diciottenne Sorensen, che spesso e volentieri lo anticipa in maniera pulita ed efficace. Al 36 la Roma, sebbene sembri in un buon momento della gara viene colpita da un siluro di Iaquinta innescato da un passaggio perfetto di Aquilani. La squadra di Ranieri non ci sta e continua a proporre gioco prima con uno scambio tra Vucinic e Mexes, il quale si libera di Chiellini in area che lo stende. Per Rizzoli non è calcio di rigore. Pochi minuti dopo su punizione di Totti, Pepe interviene a braccia larghe in area e nonostante le numerose proteste juventine, l’arbitro concede il tiro dagli undici metri. Il capitano prende la palla e non sbaglia, segnando il primo gol in stagione, spiazzando l’estremo difensore bianconero. Ripresa che si apre sulla falsa linea della prima frazione di gioco. Roma in possesso della palla e padroni di casa pronti a partire in contropiede. Le azioni di stampo juventino iniziano a rendersi pericolose dal 25 della ripresa dove salgono in cattedra un superbo Mexes e un ottimo Burdisso, autori di entrate slava-risultato e sempre più in sintonia l’uno con l’altro. I nostri ragazzi sono sembrati poco cinici in avanti, seppure abbiano fatto girare davvero molto bene la palla con un buon Simplicio, autore di una partita di caparbietà e grinta , e con il giovane innesto Greco. Non ottima la prestazione di Rosi, il quale, nonostante si sia proposto molto in avanti, faceva spesso fatica a coprire, mettendo in difficoltà la retroguardia giallorossa. L’ingresso di Borriello per un Totti stremato non cambia le dinamiche della partita, che si avvia alla conclusione sotto gli attacchi della squadra bianconera, che non riesce però a portare a casa i 3 punti. Questa match ha messo in mostra due organici molto importanti, che si sono affrontati a viso aperto senza esclusione di colpi. Sicuramente la Roma deve migliorare sotto porta e deve imparare ad essere più cinica e a concretizzare le azioni che vengono create ma ci sono dei segni di miglioramento netto in questa formazione, che a mio modo di vedere può e deve ancora dire la sua in questa stagione, sfruttando al massimo il suo organico e l’enorme potenziale tecnico di cui è a disposizione.