Adriano alla Roma..perch? no?

Adriano«Un prestito alla Roma? C’è tempo. Se ci piacerebbe come destinazione?…» silenzio, poi una risata. Queste le poche parole di Gilmar Rinaldi, procuratore di Adriano su un suo possibile addio alla Milano nerazzurra, magari anche solo momentaneo. «Con l’Inter non è vero che abbiamo parlato di prestito, né del prestito alla Roma: abbiamo parlato del momento di Adriano all’Inter, non di "uscire"». Uscire, ovvero andarsene. Eppure le strade dell’Imperatore e del club di Moratti sembrano destinate a dividersi. Giovedì c’è stato un incontro tra Rinaldi e Marco Branca proprio per fare il punto della situazione e la rottura è vicina. In estate Adriano aveva rifiutato categoricamente la cessione. Ma ora le cose sono cambiate. Solo 4 presenze in campionato, 252 minuti, un gol e la frattura con Roberto Mancini («Credo che la cosa più importante per Adriano sia fare una vita normale e il proprio lavoro nel migliore dei modi. Ma si deve fare questo sempre, non per due settimane») con la mancata stretta di mano e la tribuna. Ma soprattutto ora è arrivata la sua ammissione: «Sono ancora depresso e questo non mi permette di allenarmi e giocare bene. A inizio stagione ho avuto la possibilità di farlo, ma poi sono stato escluso dalla squadra senza spiegazioni. Voglio giocare, non importa dove». L’Inter però ha un nuovo Imperatore, Ibrahimovic, e allora a lui non resta che andare via. L’Inghilterra? La Spagna? Oppure ancora l’Italia, anche se Galliani e Berlusconi hanno fatto marcia indietro, Cobolli Gigli ha detto seccamente no, e anche Ghirardi ha escluso un ritorno al Parma.
Qualche chilometro più a sud c’è chi per lui ha un debole. Due estati fa in ritiro a Castelrotto Luciano Spalletti non fece mistero di gradire, e parecchio, le caratteristiche tecniche del brasiliano. Uno con un fisico da far spavento, uno che lui potrebbe rivitalizzare come ha già fatto con tanti calciatori a Roma. Solo un pour parler: l’Inter non lo cedeva, il suo costo era una follia, ma adesso quasi te lo tirerebbero dietro, anche se solo in prestito. Dove potrebbe giocare Adriano? Un problema che magari a Spalletti farebbe piacere risolvere avendo in squadra uno che la palla la butta dentro spesso: «Abbiamo sprecato dieci occasioni per segnare», aveva detto il tecnico dopo il pari di Empoli. La vera questione sarebbe semmai un’altra: capire che giocatore si andrebbe a prendere. Quello delle notti brave? «È una cosa di cui mi sono pentito e che non voglio ripetere – ha spiegato nell’intervista a Rede Globo -.Voglio fare una vita tranquilla. Sono sulla giusta strada». Quello depresso degli ultimi tempi? «La morte di mio padre è stata un momento bruttissimo, ho sofferto molto».
Una situazione sulla quale non si scherza. L’Inter sembra averlo scaricato e c’è chi si preoccupa seriamente per lui, come il connazionale Cribari: «La gente gli deve stare vicino, sennò rischia di fare una brutta fine». Una fine che secondo Abdon Pamich, olimpionico nella marcia e oggi psicologo dello sport, va evitata anche con le medicine: «Adriano ha avuto tutto troppo presto, ha pensato forse di poter andare avanti comunque, poi quando ti mettono ai margini entri in una spirale depressiva. Oggi viaggia tra alti e bassi, tipici di certi comportamenti depressivi-antidepressivi, segno che ci possono essere anche altre spiegazioni, che ha una chimica sballata». Ma a 25 anni uno che è stato per anni titolare della nazionale brasiliana, una chance se la merita comunque. Magari alla Roma. Perché no? Il 72% dei tifosi in un sondaggio de Il Romanista ha già detto sì. Perché no? «Il problema è che abbiamo sbagliato dieci occasioni…».

Da IlRomanista

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