Riforma Serie A. La proposta, le parole di Sabatini e di Ulivieri

La riforma che presenterà Tavecchio, valida dalla stagione 2016/2017:
1. Rose delle squadre di Serie A a 25 calciatori, di cui 4 cresciuti in Italia e 4 cresciuti nel vivaio del club per cui sono tesserati. Tesseramento libero degli Under 21;

2. Riforma dei cosiddetti giovani di serie; il giovane extracomunitario al primo tesseramento deve essere residente in Italia ed essere entrato nel nostro Paese con i genitori non per ragioni sportive e comunque aver frequentato la scuola per almeno 4 anni;

3. La sostituzione del calciatore extracomunitario sarà possibile solo nel caso di esistenza del contratto da professionista da almeno 3 anni.

Le parole che Renzo Ulivieri, presidente dell’Associazione Italiana Allenatori Calcio, ha rilasciato ai microfoni di TMW, a riguardo della riforma presentata da Tavecchio. Ha parlato anche Sabatini, a Il Tempo.

Il problema non sono i 25 giocatori in rosa, ma il blocco generale della riforma che prevede 25 giocatori e allargamento al terzo extracomunitario. Quest’ultimo punto è quello che non ci è piaciuto, soprattutto per i parametri di valutazione sul valore del giocatore“.

Non è piaciuta l’idea di prendere l’extracomunitario che abbia un valore riconosciuto dalle convocazioni.
Esatto, anche perché bastano 2 convocazioni nelle nazionali di competenza. Tanto che se prendiamo gli stranieri che ci sono attualmente solo uno su cento non rispetterebbe i parametri. Perciò tanto vale togliere questa discriminante che è praticamente ininfluente“.

Circa il discorso delle rose da 25 giocatori?
Se si fa un discorso economico-finanziario sì, siamo d’accordo. Ripeto, il problema che ha portato gli allenatori e i calciatori a dire no è la proposta del ‘pacchetto completo’ rose+extracomuniatrio, tutto o niente. E noi a quel punto abbiamo espresso parere contrario“.

Le parole di Walter Sabatini:
La crisi si risolve accettando l’idea della sconfitta e di conseguenza il rischio di schierare i giovani, c’è grande ipocrisia in questo senso. Abbassando questa potremmo avere qualche risultato. La Roma? Non ho ancora smesso di sognare la Champions“.

Photo Credits | Getty Images

Condividi l'articolo:

16 commenti su “Riforma Serie A. La proposta, le parole di Sabatini e di Ulivieri”

  1. Off topic : “BREAKING: Glen Johnson has agreed to sign for AS Roma this summer. (Metro)”
    n’altro 30 si aggiunge tra i nostri terzini a quanto pare….

    Rispondi
      • @Pessoa: Si leggeva anche di tifosi dell’Arsenal contenti di liberarsi di Gervinho.
        Capiamoci, se arriva uno fra Konoplyanca ed Ayew che sono a parametro 0 anche io mi libererei di Gervinho, ma in assenza di qualche top me lo tengo stretto.

        Per me non è malaccio, il Glen J. di qualche anno fa era fra i più forti in circolazione.
        Vediamo, penso che se viene lo fa in qualità di riserva comunque.
        Una scelta del genere impone quindi il pensare questo sia l’ultimo anno di Torosidis con noi, 3 terzini per lato sono tantissimi, a sinistra ne abbiamo addirittura 4.

        Sicuramente avrei preferito altro, libero per libero avrei puntato Abate visto che Italiano e già cosciente del campionato Italiano.

  2. Oblomov ha detto:

    @Il_Cannibale: guarda che non si tratta di un trauma.
    Si farà operare per evitare nuovamente attacchi di vertigini.
    Vero che un intervento al cervello è sempre delicato, ma se riuscirà non ci saranno problemi e il casco non sara necessario.

    Asp: Sicuramente se l’intervento riesce al 100% nn ci saranno problemi di sorta, ma purtroppo il problema é lo stato mentale.

    Rispondi
    • è vero, lo stato mentale… ma quello vale anche per uno che si fa il crociato. Gli strascichi mentali e le paure, se fosse accaduto a Bojan mi sarei preoccupato. Ma qui stiamo parlando di un gladiatore, uno che quando vince un contrasto importante se gasa e urla come un pazzo.
      Daje Leo!

      Rispondi
  3. Non ricordo di giocatori che han subito tali traumi e son tornati al loro livello originario.
    Ricordo solo episodi negativi.

    Chech stesso, che oggi è comunque un gran portiere, da quando subì quel colpo non è stato più lo stesso.
    Stessa cosa Chivu.
    Stessa cosa Stekelenburg.
    Dida.
    Shevchenko.

    Ma ho proprio paura non tanto per il recupero di Castan, quanto per l’operazione in se.

    Parliamo di un intervento al Cervello, e se di base non c’è mai la matematica certezza che tutto vada bene in un qualsiasi intervento, al cervello è anche più rischioso.

    Spero prima di tutto che esca fuori da questa situazione sano e salvo, se poi tornerà a giocare è assolutamente secondario.
    E’ un ragazzo che si fa amare, grande cuore e grande lavoratore.
    Spero che vada tutto bene.

    Rispondi
    • @Il_Cannibale: guarda che non si tratta di un trauma.
      Si farà operare per evitare nuovamente attacchi di vertigini.

      Vero che un intervento al cervello è sempre delicato, ma se riuscirà non ci saranno problemi e il casco non sara necessario.

      Rispondi
  4. Kun ha detto:

    Per quanto riguarda castan
    Ipotesi piu probabile:rientra l’anno prossimo
    Ipotesi piu ottimistica possibile: rientra ad aprile
    Ipotesi piu pessimistica possibile: non puo tornare piu a giocare

    I problemi alla testa per un giocatore sn gravissime, perché per il portiere può ricominciare a giocare, per un difensore dv il colpire la palla di testa é vitale, sarebbe impossibile, perché ad ogni colpo di testa, la testa subisce vibrazioni forti, cn rischi di gomitate o testate.

    Sperando in una guarigione completa nn credo possa riprendersi ( mentalmente dico ) perché sarebbe bloccati in contrasti ecc…

    Rispondi
  5. derossimaancheno ha detto:

    Ciao down under, tu sembri capirne (sei medico?).
    Una domanda: perché dici “stagione finita”?
    È l’ubicazione della lesione a richiedere tempi di recupero più lunghi oppure l’operazione in se? Comporta rischi e di che tipo?
    Chiedo pensando che tu possa rispondermi con cognizione di causa. Se non è così chiedo scusa e come non detto.@down under:

    Ciao Dero, sono medico ma non neurochirurgo e pertanto ho una certa difficoltà ad esprimermi con competenza relativamente ai quesiti che mi hai posto.
    Per quanto ne so il cavernoma è una malformazione vascolare cerebrale piuttosto frequente (ce l’ha anche mio padre, chissà forse anch’io?) che si evidenzia spesso casualmente facendo una TAC o una RMN. Prova a immaginare una lesione costituita da un insieme di lacune vascolari. Spesso è asintomatica.
    La diagnosi viene fatta dopo esami strumentali per indagare sintomi come cefalea, crisi convulsive. Se la lesione sanguina però può essere pericolosa ed i sintomi sono spesso relativi alla sede anatomica della lesione.
    Nel caso di mio padre la diagnosi è stata posta facendo una RMN dopo una sospetta crisi epilettica.
    Il trattamento è chirurgico ma spesso, come nel caso di mio padre, non si interviene (NB. mio padre è vivo e vegeto e gode di buona salute).
    Tornando ai quesiti che mi hai posto, i miei timori sono relativi alla sede della lesione posta in un crocevia tra cervelletto e tronco encefalico e quindi in una zona nevralgica per le funzioni vitali.
    Non sono però relativi al tipo di intervento le cui modalità, rischi e tempi di recupero mi sono ignoti.
    Penso e temo però che ci sarà bisogno di una convalescenza lunga come nella gran parte degli interventi di neurochirurgia.
    Altro problema sarà poi ottenere il nulla osta per il rientro all’attività agonistica.
    Domani, prometto, la prima cosa che faccio quando vado in ospedale è sentire uno dei miei colleghi neurochirurghi.
    Forza Leo!

    Rispondi
  6. Per quanto riguarda castan

    Ipotesi piu probabile:rientra l’anno prossimo
    Ipotesi piu ottimistica possibile: rientra ad aprile
    Ipotesi piu pessimistica possibile: non puo tornare piu a giocare

    Rispondi
    • @Kun: Pessoa ha detto:

      Zanchi dice ci vogliono 4 mesi dopo l’intervento.
      Dunque stagione finita, considerando il recupero.
      Boh, io prima di oggi, a quanto sapevo, ero ottimista. Ora un po’ meno.
      Leggo di gente che ha dovuto giocare per sempre col caschetto (e per un difensore, se non si sente sicuro di testa…).
      Gente che ha dovuto smettere.
      Adesso leggo di questi 4 mesi.
      Boh.
      Non sono ottimista.
      Premettendo che, cosa più importante, non rischia la vita, secondo me la possibilità che non lo rivediamo più in campo c’è.

      Rispondi
  7. UNA DOMANDA DA FARE: quale è, l’obbiettivo di tale riforma??

    Sarebbe di promuovere i nostri giovani, e di far migliorare il nostro calcio, favorendo la nazionale.

    MA IL DUBBIO È: ma noi crediamo veramente che se attuando tale riforma escono fuori fenomeni cm funghi?? Crediamo veramente che le nostre squadre più blasonate, diventino più forti?? CREDIAMO VERAMENTE CHE SIA LA RIFIRMA GIUSTA PER IL NOSTRO CALCIO??

    Per me è una C-A-V-O-L-A-T-A, perche bisogna investire sulla base, nn sull’arrivo.

    VI DICO UNA COSA: tempo fa accompagnai un amico (20anni) ha fare un provino in una squadra professionistica, di nn so che serie, e allora vedendolo giocare, nn faceva toccare il pallone agli avversari, era nettamente superiore, per tecnica e fantasia, e allora ci disse che faceva qualcosa per farlo andare in serie D…

    poi il nulla, nn si fece più sentire, disse che nn aveva il fiato, pur avendo un gran bel fisico.

    Morale della favola, ad oggi si preferisce il fiato, quanto uno corre, ad uno che ha puro talento.

    IL PROBLEMA SN LE SCUOLE CALCIO…

    Se un giocatore ha talento gioca, se nn lo ha nn gioca, cosi cm in serie A.

    Nelle primavere ci sn una svaria di PIPPE, che vi giuro, il mio amico gli farebbe il culo, e pure io potrei giocarci… Nn ce tecnica, nn ce fantasia, uno che dribla, veloce, bel piede, NULLA.

    IL PROBLEMA È ALLA BASE, E ANCORA NN LO CAPISCONO.

    Rispondi
  8. Una manovra incomprensibile.

    Tanto per cominciare mette in difficoltà le squadre piccole che vanno a caccia propri di questi talenti semi sconosciuti per poterci plus valenzare sopra.
    Sabatini è un cultore di questo genere di colpi, ed affari alla Marquinhos non si potranno ripetere più.

    Proseguendo, la manovra tende a premiare i giovani calciatori a prescindere, senza che dietro vi sia un vero e proprio merito.
    Ed è una cosa totalmente diseducativa, abitua i giovani calciatori ad essere accontentati a qualsiasi loro capriccio.

    In più poniamo caso che in una stagione particolarmente sfortunata, una squadra si trovi costretta a dover affrontare il mercato in quanto tutti gli interpreti di un reparto si sono infortunati:
    Che fa? butta i ragazzi dentro a caso, anche se scarsi?
    Così si va tutti allegramente in Serie B.

    Oh, bisogna guardare in faccia alla realtà:
    Nelle scuole calcio insegnano più la cultura del risultato che del gioco.
    Da noi, in Italia, escono tutti questi giocatori fabbri senza un briciolo di qualità.
    Oggi ai ragazzini dicono di spazzarlo il pallone, quando bisognerebbe incoraggiarli a giocare proprio quando sono piccoli, proprio quando una sconfitta potrebbe aiutarli a crescere, proprio quando una vittoria con un colpo di genio potrebbe spingerti a provarci ancora, ed ancora, ed ancora fino ad avere campioni come Totti.

    Una buona mossa sarebbero state le squadre B, così DAVVERO butti i ragazzi nella mischia in competizioni ufficiali, e lo fai insieme a giocatori che non trovano spazio nella squadra A.
    Non solo.
    Gli eventuali esuberi li fai fruttare creando attorno a loro, eventualmente grazie alle loro prestazioni, un mercato.
    Ad oggi un Borriello, con la presenza delle squadre B, l’avresti già venduto, e così con tutti gli esuberi.

    Non ci piace proprio l’idea di prendere sistemi che funzionano ed importarli.
    Metodo adoperato in Inghilterra, Spagna e Germania principalmente ma quasi ovunque in Europa.
    Solo noi non lo facciamo, sarà un caso che si parla solo del calcio italiano se l’argomento è la deriva catastrofica di questo sport.

    Io veramente non ho parole.

    Rispondi
    • @Il_Cannibale:
      D’accordo su tutto.
      Io peraltro sono contrario ad ogni tipo di imposizione in merito ad età, cittadinanza, etc.
      Giocano i più bravi. Se sono tutti stranieri, amen.
      Vorrà dire che gli italiani dovranno emigrare all’estero per giocare.
      Laddove sono state imposte quote di italiani/giovani (vedi basket), la situazione non è migliorata.

      Rispondi

Lascia un commento