Roma-Cagliari, Rudi Garcia in conferenza stampa

Le parole di Rudi Garcia nella conferenza stampa pre-gara di Roma-Cagliari.

Dopo un mercoledì quasi perfetto, l’aspetto mentale sarà decisivo?
Si, davvero, abbiamo chiuso il libro della Champions League, da giovedì abbiamo aperto quello del campionato. Dobbiamo essere in grado di passare da una competizione all’altra, deve essere una qualità di questo gruppo, che deve dimostrare anche domani dopo averlo fatto con il CSKA.

Come si colloca nello scenario del turnover?
Io non faccio nessun calcolo sulle partite seguenti, so bene che anche il destino ci pensa da solo, prevedere qualcosa sul Cagliari prima della Champions non aveva senso, abbiamo perso due giocatori, io faccio in modo di vedere i giocatori che saranno efficaci contro una certa squadra, cerco sempre di vincere la partita senza fare calcoli su quella dopo, farò così anche dopo.

Che idea si è fatto del calcio di Zeman? Quanto è diverso dal suo?
Ho studiato il Cagliari, come ho fatto sempre con ogni avversario, se ne occupano Bompard e Beccaccioli, lo fanno sempre e sappiamo le caratteristiche dei nostri avversari. Hanno punti di forza, penso soprattutto all’attacco. Dopo, come sapete tutti, sono molto concentrato sul gioco della mia squadra. Andiamo avanti così, la fiducia nella squadra è importante. Rispettiamo ogni avversario, ma non abbiamo paura di nessuno, prepariamo così le partite. Non dobbiamo essere vittime delle nostre debolezze.

Un giudizio su Milan-Juve, cosa la intriga di più?
Sono concentrato su domani, mi importa della Roma, non di altre squadre. Che dire, quando due avversarie dirette si scontrano è meglio un pareggio, ma bisogna che noi prendiamo i 3 punti, prima di fare calcoli di questo tipo.

Sul discorso muscolare e gli infortunati, non è preoccupato sulla preparazione?
No, per niente, è vero che l’infermeria era vuota tempo fa e ora ci sono troppi giocatori, è un peccato per loro, sono delle scelte in meno per me. Per Astori e Iturbe non è tanto grave, torneranno e porteranno la loro freschezza quando saranno pronti. Ho chiesto una rosa ampia per ovviare ai contrattempi alla sovrapposizione di impegni.

Milan e Inter potrebbero inserirsi nella lotta al vertice?
Non dimentichiamo Napoli, che da anni lotta per i vertici, e Fiorentina. Il vantaggio del campionato italiano è di avere tante squadre forti, è un bene per gli appassionati di calcio vedere tante squadre che lottano in alto. Le milanesi ci sono sicuramente e la Juve è la favorita, noi pensiamo alle nostre partite e andiamo avanti. Questo campionato è una maratona, ma faremo di tutti per arrivare a punteggio pieno domani sera.

Come vuole che si difenda? Lei voleva Basa, poi è arrivato Yanga-Mbiwa: quali caratteristiche l’hanno convinta?
Non voglio dire troppo su questo fatto, per non dare informazioni ai nostri avversari, mi sembra una cosa ragionevole. Sulla seconda domanda, abbiamo fatto una ricerca con Walter. In questa lista c’erano Manolas, Yanga-Mbiwa e Basa, oltre a giocatori di alto livello, poi il mercato ha le sue dinamiche. Ho totale fiducia in Mapou, lo conosco da tempo, era capitano e giocatore più importante della difesa del Montpellier campione di Francia. Non era facile. Fortunatamente abbiamo 4 difensori centrali di grandissimo livello, perché purtroppo siamo costretti a scegliere fra due giocatori, ma abbiamo due difensori che non cambieranno il livello della squadra. Domani ci saranno Manolas e Yanga-Mbiwa.

L’assenza di De Rossi con il CSKA non si è notata. Come far convivere Keita e De Rossi?
Sinceramente penso di essere fortunato ad avere un centrocampo forte, con giocatori complementari. Siccome il cuore del mio gioco è lì, avere giocatori di qualità è una forza in più. Abbiamo anche Paredes e Salih Uçan, che hanno grandissimo futuro e sono talentuosi. Per me Seydou può giocare regista ma anche più alto, ha fatto tanti gol in passato. Quando abbiamo Pjanic e Nainggolan al top come in questo momento, sono tranquillo su questo reparto. Anche De Rossi può giocare più alto, sa fare tutto. Ma dire che c’è un posto fisso, non è reale: voglio sempre un equilibrio di squadra, ma non è detto che Daniele dal suo posto di regista non possa andare più in alto, bisogna trovare gli equilibri. E’ importante che ci sia qualcuno in grado di rimanere là.

Dodò è andato in nazionale, Jedvaj gioca in Champions: non era il loro momento oppure in Italia non c’è spazio per i giovani?
Sono contento per loro, in particolare per Dodò, che ha trovato il modulo giusto all’Inter. Sono due ragazzi buoni sul piano umano, con un anno in più migliorano tutti poi, si vede con i giovani che lavorano con noi.

Perché la scelta di Torosidis a sinistra con il CSKA?
La scelta di metterlo a sinistra è semplice, loro avevano un esterno d’attacco mancino come Tosic, che gioca al centro e cerca di entrare al centro del gioco, ho scelto di far giocare Torosidis. Ho la fortuna di avere diverse scelte, Cole ha fatto bene con la Fiorentina e poteva riposare, per Holebas bisogna avere tempo per inserirlo, con la Grecia ha fatto benissimo e pensiamo tutti di aver scelto un ottimo giocatore per la fascia. Giocando ogni tre giorni non possiamo scendere in campo con sempre gli stessi.

Ha la sensazione che stia aumentando la consapevolezza che questa Roma possa ora puntare sia al campionato che alla Champions?
Il fatto di aver fatto una bella vittoria con il Cska non vuol dire che non siamo più un’outsider di questo gruppo. Il City e il Bayer sono favoriti, ma non è il momento di parlare di Champions, sennò i miei giocatori mi tirano le orecchie. L’obiettivo della Roma è il campionato per arrivare in Champions, è necessario arrivare primi o secondi per giocarla.

Nella sua formazione ideale potrebbero anche stare fuori due giocatori tecnici come Totti e Pjanic?
Sono particolari, ma non vuol dire che Nainggolan e Keita non possano rispondere a questo fatto e che non abbiano tecnica, il peggiore di loro a centrocampo ha fatto il 93% di passaggi riusciti in Champions. Il capitano ci porta un gioco particolare e un possesso più forte, illumina il gioco venendo più basso, ma abbiamo anche Ljajic e Destro, buone scelte per vincere le partite. Per giocare bene bisogna stare bene sul piano fisico, è sempre un parametro importante.

La squadra sta affrontando la sfida con Zeman con un senso di rivalsa?
Non so, io sono concentrato sul presente e sul mio passato, non conosco tutto il passato nel dettaglio, io voglio i miei giocatori concentrati con la Roma attuale, domani non sarà una gara semplice, bisogna sapere le forze e le debolezze degli avversari, non chi è l’allenatore, faremo di tutto per vincere, il nostro obiettivo è dimostrare che dopo la Champions possiamo mettere in campo gli stessi ingredienti visti mercoledì.

Photo Credits | Getty Images

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6 commenti su “Roma-Cagliari, Rudi Garcia in conferenza stampa”

  1. credo che in fin dei conti la roma di garcia sia quello che zeman non è mai riuscito a raggiungere.
    leggendo i tanti elogi che sta facendo alla roma e a garcia pare lampante quella puntina di invidia. d’altronde uno ha fallito l’altro è sul punto di diventare un top allenatore
    calcio offensivo che non subisce troppo..ad alti livelli

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