Cicchetti a F-R.com: “Roma regina del mercato. Centrocampo migliore d’Italia. Sabatini è un vero maestro”

La Roma è la regina del mercato e Sabatini è un vero maestro. Astori è un buonissimo acquisto e la Roma è da considerarsi la favorita. Non lo dico, non lo diciamo noi, ma è quello che si dice fra gli addetti ai lavori. Per sentire l’opinione di un occhio esterno, abbiamo contattato l’agente Fifa Gianfranco Cicchetti, esperto di calcio internazionale, nell’ormai solito appuntamento per parlare di mercato e non solo. Leggete l’intervista!

Roma regina del mercato: strappato Iturbe alla Juventus, Astori alla Lazio, dopo aver strappato Nainggolan a metà Serie A. La Roma è il club più potente di A?
La Roma ha dimostrato con i fatti di essere la regina del mercato estivo. Manca ancora più di un mese alla fine della campagna acquisti, ma i giallorossi si candidano al ruolo di favoriti per il prossimo campionato, dimostrando una solidità economica e una capacità manageriale decisamente importante.

Sempre parlando di Astori: come giudichi questo acquisto? Tralasciando la bruttissima figura di Tare e Lotito e gli sfottò tutti capitolini. E’ la riserva giusta per puntare al Titolo?
Astori è un buonissimo giocatore, un giocatore a lungo nel giro della Nazionale e dei top club italiani e stranieri. A 27 anni arriva in una Grande forse nel momento giusto. Sarà il sostituto naturale di Castan, essendo anche lui mancino, ma soprattutto sarà un’alternativa di assoluto valore in una squadra impegnata quest’anno sul doppio fronte. Convince anche la modalità di trasferimento (prestito di 2 mln con diritto di riscatto a 5), decisamente favorevole.

A centrocampo c’è vera ressa, ma tutti confermati: De Rossi, Pjanic, Strootman, Nainggolan, Keita, Paredes ed Uçan…è valido anche per la Champions?
Il centrocampo è probabilmente il reparto più forte della squadra, forse sullo stesso livello di quello della Juventus, se non superiore a livello qualitativo. Anche in ottica Champions Garcia ritengo che Garcia possa ritenersi soddisfatto e sufficientemente coperto.

Sulle fasce è in arrivo anche Yedlin: un parere su questo giocatore, o un giudizio tecnico-tattico?
Il giovane americano è un talento di grande prospettiva. Grande corsa e ottima spinta sulla fascia, ha dimostrato ai Mondiali di poter aspirare a qualcosa di più della Mls. Il suo arrivo sarebbe un ulteriore capolavoro del ds Sabatini, ormai protagonista a tutte le latitudini.

In attacco Rudi Garcia ha confermato anche Adem Ljajic, oltre Benatia e Strootman. Ljajic che contro il Liverpool ha giocato centrocampista centrale. Sarà il suo anno, considerata l’età di Totti?
“Ljajic è atteso alla stagione della definitiva consacrazione, ma anche a quella della verità. O esplode definitivamente oppure darà ragione ai suoi detrattori, che lo ritengono inadatto ad essere protagonista in una grande squadra“.

Roma a parte, un giudizio sul mercato delle altre? Forse un po’ lento, dovuto alla mancanza di liquidità…chi meglio, chi peggio, per ora?
Il mercato delle altre deve ancora decollare. Tutte devono necessariamente prima vendere per poter essere attivi sul mercato in entrata. Ritengo quindi che tantissime operazioni saranno messe a segno negli ultimi quindici giorni di trattative, in particolare nell’ultima settimana. Mi aspetto molto soprattutto da Milan e Napoli, che a mio avviso hanno in serbo grandi colpi se riusciranno a cedere gli elementi in esubero.

Walter Sabatini ormai è un idolo a Roma ed un incubo per gli altri dirigenti: è il direttore sportivo più potente ed influente d’Italia?
E’ strano pensare come possano cambiare i giudizi in appena dodici mesi. L’estate scorsa era stato additato come ‘il male della Roma’ dopo la sconfitta nel derby di Coppa Italia, ora è invece osannato come una divinità. Il mio giudizio sul ds giallorosso è assolutamente lusinghiero: è uno dei migliori operatori italiani, in particolare quello con il maggior fiuto nell’individuare e scovare talenti, in questo un vero e proprio maestro.

Antonio Conte: secondo te si è comportato male con i tifosi Juventini e con i dirigenti? Il suo addio dimostra i limiti della Juventus, ancora fuori dalla lotta ai titoli europei?
L’addio di Conte era inevitabile dopo i tre scudetti consecutivi e le incomprensioni del finale della scorsa stagione. Stupisce l’epilogo, ma la separazione tra il tecnico salentino e il club bianconero era ormai nell’aria da tempo. Le motivazioni e le ambizioni sono il sale del calcio e della vita e probabilmente non collimavano più tra le parti in causa. Tutto il resto è solo gossip e voci di cui forse non avremo mai piena conoscenza.

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