Rocca spiega il rifiuto del ruolo di testimonial

La Roma  aveva offerto un ruolo da testimonial a Francesco Rocca, lui ha ringraziato, ma poi ha rifiutato, “perche la mia immagine è già  immacolata con i tifosi e non voglio che venga toccata“, spiega a Radio Ies prima e Centro Suono Sport poi. Il 22 novembre, insieme a Capello, era andato a Trigoria: “Sono andato su invito di Baldini per prendere un caffè¨ e nell’occasione ho fatto un aggiornamento professionale, inoltre ho salutato Totti e De Rossi che ho avuto con me in azzurro“.

Nel suo intervento a margine del convegno di “Finalmente domenica…” a Palazzo Valentini sottolinea l’aspetto etico dello sport: “Io porto i segni di chi invece ha pensato ai calciatori come a degli animali da circo. Io ho dato amore alla Roma e addirittura ho perso la gamba, basta vedere come cammino. Se non consideriamo l’aspetto etico, rimangono solo i soldi. Io non guadagno molti soldi, lavoro da 29 anni in Federazione con un contratto annuale. Tutto quello che ho, me lo sono guadagnato“. Continua Rocca: “Io insegno con l’esempio, anche se questo ti crea tanti nemici. Nel mondo del calcio vivo da solo da anni perchè su di me si sono diffusi tanti miti. Dicono che sono troppo severo ma in realtà   il mio intento è fare in modo che i giovani non facciano la fine che ho fatto io. Ho rivisto gli errori fatti su di me. Io ero un talento straordinario ma il talento, se non lo sai gestire, non rende quello che deve“. Ed ancora : “Bisogna sempre rispettare di chi paga la domenica. Se qualcuno non ce la fa, meglio che si chiami fuori. La vita è fatta di esempi. Sono claudicante da 40 anni perchècredo in alcuni valori che poi si sono rivelati addirittura un boomerang contro me stesso, ma non ho il rimpianto di aver dato una gamba per la mia professione e per la mia società . L’esempio è devastante, perchè costringe gli altri a essere migliori“. Tutto qui? Macchè¨. Rocca va controcorrente anche su Roma- Juve: “Una partita dove si è sbagliato molto. Mi è sembrata la sagra del liscio“.

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4 commenti su “Rocca spiega il rifiuto del ruolo di testimonial”

  1. Ripeto un concetto che espressi tempo addietro: se si doveva regalare un milione di euro a LE e tanti altri “spicci” a tutti i suoi collaboratori, era molto meglio dare quest’occasione a Francesco Rocca, ex-giallorosso, personaggio esemplare, che conosce l’ambiente giallorosso, quello italiano e che ha fatto molto bene come tecnico dell’Under 19. Se si voleva dare spazio ai giovani sarebbe stato perfetto. Ma la moda calcistica del momento è quella catalana…

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  2. Quanti ricordi “Kawasaki”. I molti giovani di questo sito sanno appena chi sei. Adolescente, fin da bambino tifoso della ROMA, ero spesso allo stadio, non pagavo il biglietto non potevo permettermelo, facevo il muro: l’inferriata di 5-6 metri che cingeva lo stadio e fuga dai poliziotti o il servizio d’ordine. Dal 72 quando hai cominciato a giocare nella magica ti ho adorato, sento il tuo nome e le immagini delle tue volate nelle fasce con mezza squadra avversaria a cercare di fermarti, ……. che bei ricordi. Quanta tristezza quando la tua malasorte ti costrinse ad abbandonare. Francesco sei un grande, ora allora e per sempre.

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