Un treno senza soste

E’ partito in ritardo, con gente ammalata a bordo, stampelle e ionoforesi per i propri passeggeri, a stento percorreva tragitti addirittura brevi e non riusciva a mettere sui binari la forza conosciuta. Poi il ritrovamento del danno, la riparazione e la messa in moto, il sorriso di chi era sù di volta in volta aumentava e lanciava segnali incoraggianti a quanti erano andati a salutare i passeggeri in viaggio per un cammino pieno di sogni da cullare che sembravano svaniti nel nulla ma che adesso prepotentemente sono ritrovati e custoditi nel cuore e nella mente. L’ultimo episodio è da raccontare, il capotreno dopo tanti annunci sta per partire, il treno è quasi in moto, le portiere stanno per chiudersi, un turista, pare francese, da lontano tenta di far sentire la sua voce per far fermare il treno in partenza, il capotreno non potrebbe farlo ma blocca la locomotiva e permette dopo una rincorsa con bagaglio a mano, l’affaticato francese, di nome Jeremy a salire su. E’ giovane ed un po timido, stenta a far conoscenza con i passeggeri, alcuni nuovi, altri veterani, il ragazzo sta per i fatti propri, non dialoga con alcun compagno di viaggio, non vuole dare confidenze, sembra quasi impaurito e molto introverso, non è loquace per niente e pensa seriamente di abbondonare il treno alla prima fermata. Ma durante il viaggio il francese, inventa qualcosa per attirare le attenzioni su di se e per divertire i passeggeri, numeri da prestigiatore, un vero e proprio esibizionista, un pizzico di egocentrismo che vuoi per l’età vuoi per carattere trasmette ai presenti presi da un gusto di ammirazione spiccato, il giovane giocoliere francese come per incanto dal cilindro tira fuori un numero di prestigio che incanta i viaggiatori e stimola un applauso da anfiteatro. Le pacche sulle spalle e sulla testa, sono scene già viste, danno il benvenuto a chi magari voleva invano essere solo e non parte integrante del gruppo, esibirsi da solista senza la forza del gruppo che riesce come per tanti anni a fare miracoli. Il treno adesso prosegue il suo viaggio, un itinerario particolare senza soste e con un percorso un po strano, farà capolinea dove era partito. All’interno il malumore iniziale è svanito, l’allegria regna, i passeggeri uniti, il capotreno finalmente sorridente e non piu sotto accusa, la tempesta sembra passata e sembrano lontani anzi lontanissimi i tempi in cui fra stenti e singhiozzi il viaggio aveva subito parecchie soste. Tutti i passeggeri nuovi tentano di inserirsi nel gruppo con il capotreno pronto a dare una mano a quanti ancora non si sono ambientati, come il francesino che in una fredda serata di dicembre non ci ha pensato sù due volte ad offrire dell’ottimo champagne a tutti i suoi compagni di viaggio. Bienvenue jenuhomme Jeremy.