Moggi: Prepara il grande ritorno

Il capitolo è quello sulle schede sim, la svolta rumorosa e destinata ad arricchirsi di nuovi passaggi. Calciopoli-2 è scossa dalla decisione della Corte di Giustizia federale che ha accolto il ricorso di Luciano Moggi e cancellato l’inibizione di 14 mesi scritta nella sentenza sportiva di primo grado. Perché tanto rumore? Moggi, ha deciso la Corte federale, non può essere giudicato. In appello, i giudici hanno rilevato che «la rinuncia da parte di un tesserato federale a tale sua qualità, intervenuta anteriormente all’inizio di un procedimento disciplinare instaurato a suo carico, rende il dimissionario non più soggetto al vincolo di giustizia sportiva…».

Tradotto: mandato a processo nell’agosto scorso dai pm del pallone, Moggi non può essere giudicato dalle toghe del calcio perché non più tesserato. L’ex dg bianconero esulta, i suoi legali stappano lo spumante. Perché tanti sorrisi? In fondo la Corte di Giustizia nelle motivazioni di ieri ha anche «congelato» il meccanismo di prescrizione: qualora Moggi tornasse da tesserato scatterebbe il processo sulle sim svizzere. Ma non è questo l’obiettivo. «Questa – spiega l’avvocato D’Onofrio – è una sentenza che apre un nuovo fronte. La useremo per Calciopoli-1…». Sullo sfondo ecco apparire quale potrebbe essere il possibile traguardo di Moggi: non tornare a esibire la tessera della Figc, ma poter operare da «libero professionista».

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