Italpetroli-UniCredit, domani l’accordo. Rosella Sensi alla guida della Roma fino alla cessione

Rassegna Stampa – Gazzetta della Sport – Né traghettatrice, né fuori di scena. L’ennesimo colpo di scena nella vicenda Italpetroli-UniCredit lascia Rosella Sensi alla guida della Roma. Proprietaria a termine, per tutto il tempo che Rothschild — l’advisor che avrà il compito di valorizzare e vendere il club — impiegherà a trovare un compratore serio e affidabile. Fino ad allora, la Sensi resterà in sella. Un minuto dopo, dovrà consegnare il club nelle mani del nuovo proprietario, senza alcuna possibilità di trattare.

Cosa è successo? Si potrebbe dire volgarmente che UniCredit non aveva fatto i conti con la Consob. La Roma è quotata in Borsa e con il vecchio accordo, chiamiamolo così, sarebbe stato impossibile per la banca evitare l’Opa, un’offerta pubblica di acquisto (lunga e dispendiosa). Nel momento in cui la Consob le ha fatto sapere il suo responso, UniCredit ha dovuto cambiare strategia. Comunque, l’obiettivo finale dell’accordo non cambia: la Roma verrà venduta e il ricavato della cessione servirà alle banche (c’è anche Monte dei Paschi) a rientrare del debito di 400 milioni che ha accumulato Italpetroli. La Sensi avrà una buonuscita da 30 milioni. Cambia invece la struttura dell’accordo: se domani le parti firmeranno l’intesa, gli asset della holding passeranno nelle mani di UniCredit, tutti tranne la Roma, che continuerà ad essere controllata dalla famiglia Sensi (ma con il 51%, mentre il restante 49% sarà della banca) fino a nuovo ordine.

Nell’accordo, ovviamente, verranno inserite alcune clausole che impegneranno la Sensi a consegnare la squadra al suo successore quando Rothschild avrà esaurito il mandato. La banca e l’advisor hanno tutto l’interesse a trovare degli interlocutori affidabili, trasparenti, con un progetto serio, che lasci la squadra ai vertici del calcio italiano. La candidatura della famiglia Angelucci, infatti, è da considerarsi assolutamente autonoma e, peraltro, al momento appena accennata. Intanto Andiamo per gradi. Domani la Sensi e Piergiorgio Peluso di UniCredit (con i rispettivi legali) si riuniranno da Cesare Ruperto: troveranno finalmente un’intesa. Lunedì la riunione è stata sospesa solo perché i legali della Sensi avevano dimenticato di ricordare che su un un’immobile che passerà alla banca (quello di via Panisperna) è già accesa un’ipoteca.

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7 commenti su “Italpetroli-UniCredit, domani l’accordo. Rosella Sensi alla guida della Roma fino alla cessione”

  1. NON C’E’ UN COMPRATORE…SE CI FOSSE VORREBBE COMPRARE ADESSO…SE INVECE E’ UN BARBONE ASPETTERA’ CHE LA SOCIETA’ VALGA IL MINIMO STORICO PRIMA DI COMPRARLA…PERO’ RIFLETTIAMO SU UN FATTO…UNICREDIT VUOLE VENDERE AL MASSIMO DEL PREZZO, UN EVENTUALE COMPRATORE COMPRARE AL MINIMO…QUESTO SIGNIFICA CHE CON IL PASSARE DEL TEMPO UNICREDIT SE NON VENDE, SI VENDERA’ TUTTO QUELLO CHE PUO’ VENDERE…RIENTRERA’ DI PARTE DEI SOLDI E POI SVENDERA’ QUELLO CHE RESTA A CHI VORRA’ COMPRARE…SECONDO ME CI INDEBOLIREMO PARECCHIO IN TUTTA QUESTA STORIA…  (Quota Commento)

    se la roma rimane ai sensi per il 51%, la banca non può vendere nessun gicatore, perchè la proprietaria rimane rosella sensi fino alla cessione al nuovo proprietario….
    domani si firmerà un accordo in base al quale rosella sensi rimarrà proprietaria della roma ma avrà l’obbligo di firmare la cessione quando l’advisor ( cui verrà affidato un mandato di vendita irrevocabile) troverà l’acquirente….quindi per noi nn cambierà nulla…almeno nell’immediato

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  2. “…La banca e l’advisor hanno tutto l’interesse a trovare degli interlocutori affidabili, trasparenti, con un progetto serio, che lasci la squadra ai vertici del calcio italiano. ”
    questa è la mia unica speranza
    vana?   

    si mi dispiace ma è vana, unicredit non ha alcun interesse, l’unico interesse di unicredit (se veramente si accollerà la roma, cosa che mi sembra molto strana) sarà quello di rivenderla al prezzo più alto possibile, punto e basta. Per questo Alemanno e altri stanno cercando di far pressione per tutelarla…..certo è anche vero che Unicredit non vuole avere una caduta di immagine….la situazione è complessa! Ma fidatevi la situazione per noi è drammatica….non so veramente come andrà a finire…

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  3. “…La banca e l’advisor hanno tutto l’interesse a trovare degli interlocutori affidabili, trasparenti, con un progetto serio, che lasci la squadra ai vertici del calcio italiano. ”
    questa è la mia unica speranza
    vana? 😕

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  4. NON C’E’ UN COMPRATORE…SE CI FOSSE VORREBBE COMPRARE ADESSO…SE INVECE E’ UN BARBONE ASPETTERA’ CHE LA SOCIETA’ VALGA IL MINIMO STORICO PRIMA DI COMPRARLA…PERO’ RIFLETTIAMO SU UN FATTO…UNICREDIT VUOLE VENDERE AL MASSIMO DEL PREZZO, UN EVENTUALE COMPRATORE COMPRARE AL MINIMO…QUESTO SIGNIFICA CHE CON IL PASSARE DEL TEMPO UNICREDIT SE NON VENDE, SI VENDERA’ TUTTO QUELLO CHE PUO’ VENDERE…RIENTRERA’ DI PARTE DEI SOLDI E POI SVENDERA’ QUELLO CHE RESTA A CHI VORRA’ COMPRARE…SECONDO ME CI INDEBOLIREMO PARECCHIO IN TUTTA QUESTA STORIA…

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  5. la consob può derogare all’Opa se entro un mese viene rivenduta la società per cui credo che nn ci sia ancora un compratore disposto a prendersi la roma subito, quindi Unicredit dovrebbe fare l’OPA…secondo me è per questo che si sono aggiornati a domani…la consob ha fatto sapere che l’ OPA nel caso andrebbe fatta…

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  6. ma come? se c’era già il compratore perchè non aggirare la faccenda facendo lanciare l’OPA direttamente a lui (o farla lanciare alla banca dietro fideiussione presentata dal compratore stesso?)

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  7. decisione ineccepibile da parte della Consob, non vedo perchè dovesse fare eccezioni. L’offerta pubblica d’acquisto è uno degli istituti cardine su cui si fonda la disciplina capitalista di mercato.

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