Rassegna Stampa – Il Romanista – Meno male che De Rossi esiste. Ci pensa Danielino a firmare l’1-1 e a salvare una discreta Italia da una figuraccia all’esordio mondiale contro il Paraguay. Grinta, tempi, visione di gioco, è lui che dà al mondo la sensazione che siamo noi i campioni anche se ci siamo presentati in Sudafrica con tante incertezze. Lippi non regala sorprese nella formazione iniziale, davanti ci sono Pepe, Iaquinta e Gilardino, con Marchisio trequartista. Anche dietro tutto secondo programma con Criscito sulla sinistra. Si parte sotto il diluvio e il terreno di gioco del Green Point Stadium di Città del Capo è un po’ pesante. Eppure nei primi minuti l’Italia va meglio del previsto, mostrando una buona condizione fisica, anche se le azioni da gol sono davvero pochine.
Il Paraguay, bello compatto, soffre quasi nulla e al 40’ va in vantaggio: punizione di Vera, stacco di Alcaraz che salta tra Cannavaro e De Rossi e mette all’angolino. Si va all’intervallo coi musi lunghi, e all’ingresso delle squadre nel secondo tempo ecco un’altra sorpresa negativa: Buffon non c’è, al suo posto Marchetti. L’Italia continua a spingere senza rendersi pericolosa. Anzi, rischia il colpo del ko con Vera che da dentro l’area in posizione defilata mette fuori di poco. Esce un impalpabile Marchisio ed entra Camoranesi. E subito dopo cambia il match. E’ il 62’, calcio d’angolo per gli azzurri su cui De Rossi è più forte anche del fallo subito e in scivolata di stinco mette dentro il pareggio. La scossa c’è e si vede. Tre minuti dopo Pepe fa sponda per Montolivo che viene messo giù da Da Silva con una spallata. Potrebbe starci il rigore, ma l’arbitro lascia correre. A 10’ dal termine ancora De Rossi ispira un contropiede con Pepe che da fuori conclude troppo centrale. All’83’ si vede pure Montolivo che da fuori chiama Villar alla deviazione in angolo. Non succede più nulla, finisce 1-1, si torna in campo domenica. E meno male che c’è De Rossi.
