Di Francesco cambia la Roma, difesa a tre e pressing alto

Corriere della Sera, L. Valdiserri

Siamo ossessionati dai numeri e spesso, abbagliati da una profusione di cifre, perdiamo di vista la sostanza. La Roma ha eliminato il Barcellona perchà© é passata alla difesa a tre o perchà© ha avuto la giusta mentalità ? Effetto meccanico o psicologico? La qualificazione alle semifinali di Champions League ha portato con sà© una sbornia epocale di adrenalina e di passione. Appena l’onda é scesa, tutti a chiedersi se Di Francesco riproporrà  la difesa a tre nelle partite che mancano da qui alla fine della stagione. Siamo italiani, per noi il calcio é tattica. La qualità  internazionale di Dzeko, la romanità  di De Rossi, la voglia di rivincita di Manolas dopo l’autogol dell’andata. Sono le storie sotto gli occhi di tutti. Ci potresti girare un film. Ma sono argomenti da «occasionali». Il tifoso vero parla solo delle mosse di Di Francesco che hanno messo in scacco Valverde come era successo un anno fa, in Europa League, in Sassuolo-Athletic Bilbao 3-0.

Ne ha parlato anche il presidente James Pallotta, ai margini dell’incontro al Campidoglio con la sindaca Virginia Raggi: «Quello che Di Francesco ha fatto cambiando tatticamente é stato brillante, non penso che il Barcellona se lo aspettasse. Ogni calciatore ha giocato alla grande». Se il presidente ha ragione perchà© non ripetere l’esperimento domenica sera nel derby e poi in semifinale di Champions? Ma é davvero cosa importante spostare una pedina sullo scacchiere? Non c’é alcun dubbio che lo schieramento scelto per l’occasione ha messo a proprio agio gli esterni (Florenzi e Kolarov hanno volato) e rifornito Dzeko con pi๠costanza. Avere tre difensori di ruolo ha dato alla squadra il coraggio di pressare altissimo. Evidente, in questo caso, la trasformazione di Daniele De Rossi. Da anni é accusato di «abbassare» la squadra, schiacciandosi sui due centrali e diventando un «libero» davanti alla linea difensiva. Contro il Barcellona, invece, é stato costantemente nella metà  campo avversaria, cosa come Strootman.

Il «libero», in senso classico, l’ha fatto Manolas. Il greco centrale é stata la sorpresa della serata, la vera «mandrakata» di Di Francesco. Il regista difensivo lo ha fatto Fazio, da posizione pi๠decentrata, meno esposto all’eventuale pressing (in vero inesistente) degli attaccanti blaugrana. Non esiste un modulo vincente a prescindere, ma quello di marteda sera era centrato e funzionale. L’altra chiave é stata l’estrema fisicità  della squadra, che ha dominato il Barà§a sul piano atletico. Pi๠alti, pi๠grossi, pi๠forti. I giallorossi hanno vinto tutti i duelli individuali. Dzeko, per esempio, ha vinto 6 duelli aerei su 6, Schick ha mancato di poco un gol di testa nel primo tempo e Manolas ha segnato il gol qualificazione su azione da calcio d’angolo. Dzeko e Schick sono due attaccanti tecnici oltre il metro e novanta e possono scambiarsi anche la posizione. Un lusso che ben pochi allenatori possono permettersi, un problema per tutte le difese. Le sostituzioni con El Shaarawy e Cengiz Under hanno portato nel finale la velocità  che serviva per dare il colpo decisivo. Il modulo ha aiutato la mentalità , Di Francesco ha avuto la laurea in Champions League.

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121 commenti su “Di Francesco cambia la Roma, difesa a tre e pressing alto”

  1. Florenzi trasmette un fastidio atroce quando gioca… Non lo conosco, ma quando gioca traspare arroganza a non finire.

    Ieri nn azzecca nulla e nn ti chiede mai scusa.

    “È colpa del ruolo” direbbero i più ottusi, ma determinate cose vanno oltre il ruolo… Giocatore che dal goal contro il barca è cambiato radicalmente. Non è più quel giocatore umile di prima. Mi dispiace.

    Giusto a Roma abbiamo il vizio di far capitani gente che nn lo è di natura e di carattere… Degli ultimi 3 romani, totti, DDR e Florenzi, l’unico leader vero è DDR, Totti è Florenzi nn lo sono mai stati.

    PS: gi gente come gerson, pellegrini ed El sharawy mi son stufato. Nn adatti a grandi traguardi e il brasiliano proprio al calcio italiano.

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  2. Pensieri sparsi .

    FLORENZI: quell’atto di egoismo sotto porta mi ha confermato che non può essere capitano.
    Perché uno che fa certe cose non può avere il rispetto dei compagni.

    LIVERPOOL: mettere la formazione migliore

    SPAL: mettere come formazione il minimo utile sindacale. Riproporrei il centrocampo schierato col Genoa: sono giocatori che giocano poco, se ne fanno due di seguito non succede nulla. Riposo assoluto per Kolarov. Davanti Elsha, Schick e Perotti.
    Dietro a 4. Fazio riposa. Peres al posto di Florenzi. Il problema è come sostituire Kolarov.

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  3. Ho sbagliato squadra, o cuore: prima che sia tardi, Roma mia, una partita tranquilla, senza angosce anche con gli eredi di Braccio di Ferro…
    Florenzi – un passaggio ad Alisson verso la fine del primo tempo quando c’era Kolarov solo come un eremita dall’altra parte – e Strootman, insieme al solito Schick, a mio parere insufficienti, buoni Fazio, Jesus, Kolarov e Pellegrini, Manolas caprone, non negativo Gonalons, con buone idee ma poco concreto Gerson, molto buoni Dzeko e Under, tonico e inconcludente ElSha.
    Ripeto: partita da cuore in gola.

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  4. niente, attesa di 1 ora e 45 minuti per poi entrare e leggere SOLD OUT
    cosi sarà credo per il nuovo stadio, poch posti e biglietti super cari per pochi.

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    • Si caro peter, l’obiettivo di tutte le società è quello di far entrare allo stadio solo gli abbonati. Anche per la gara di andata, la vendita dei biglietti è iniziata oggi alle 07:00 ma sino alle 7:00 di venerdì è aperta solo a chi ha visto tutte le altre trasferte.

      Io giovedì farò nottata in fila ma ci credo poco, i biglietti quasi sicuramente si esauriranno domani in prelazione prima che sia aperta la vendita libera. Alle brutte lo comprerò su ticketone al triplo ma non voglio mancare.

      Nota di servizio, per chi dovesse andare a Liverpool come me, anzi chi ci vuole andare me lo faccia sapere. Oggi ho sentito dire che è altamente sconsigliabile dirigersi a Liverpool in una o due persone perché quei vigliacchi bifolchi del Mersyside hanno un usanza tutta loro di braccare le persone isolate e picchiarle, non nego che a sentire questa cosa sono trasalito. Speriamo che vada tutto bene, prima col biglietto poi col viaggio.

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  5. mentre ve vedete l’omino che balla, leggetevi queste parole di francesco…biglietto già preso da un “insider”…

    La Chiesa ha bisogno che tutti noi siamo dei profeti», cioè «uomini di speranza», sempre «diretti» e mai «tiepidi», capaci di dire al popolo «parole forti quando vanno dette» e di piangere insieme se necessario. Ecco il profilo del profeta delineato da Papa Francesco nella messa celebrata martedì 17 aprile a Santa Marta. All’omelia il Pontefice ha proposto un vero e proprio «test» per riconoscere il profeta autentico. Che, ha spiegato, non è un annunciatore «di sventure» o «un giudice critico» e nemmeno «un rimproveratore per ufficio». Piuttosto è un cristiano che «rimprovera quando è necessario», sempre «spalancando le porte» e rischiando di persona anche «la pelle» per «la verità» e per «risanare le radici e l’appartenenza al popolo di Dio».

    Nikola Saric, «Santo Stefano»

    «Nella prima lettura c’è il racconto del martirio di Stefano» ha fatto subito presente il Papa riferendosi al passo degli Atti degli apostoli (7,51 – 8,1). «È la fine di una lunga storia che prende due capitoli del libro» e «finisce così». Una storia, ha puntualizzato Francesco, che «incomincia quando alcuni della sinagoga dei liberti, vedendo le cose, i prodigi e la sapienza con la quale parlava Stefano, sono andati da lui per discutere; e lui discuteva con loro». Ma «loro non potevano tener testa alla sapienza e allo spirito con cui parlava, e invece di riconoscere le argomentazioni, combinarono alcune calunnie e portarono Stefano in tribunale».

    «Lì in tribunale — ha proseguito il Pontefice — appena entrato, la gente che era lì vide il suo volto come quello di un angelo: trasparente, forte, luminoso». E così «Stefano incominciò a parlare loro, ma dall’inizio, e raccontò tutta la storia del popolo ebreo: Stefano non voleva discutere sull’oggi soltanto; voleva risanare le radici di quella gente che era chiusa, che aveva dimenticato la storia».

    Per questa ragione «fa questa lunga spiegazione nel capitolo settimo di tutta la storia di Israele, ma alla fine si accorge che quella gente era chiusa, non voleva ascoltare». Infatti, ha insistito il Papa, «era chiusa nei suoi pensieri e Stefano rimprovera loro come anche Gesù aveva rimproverato il popolo e quasi con le stesse parole: “Testardi e incirconcisi nel cuore — cioè pagani perché avete dimenticato le radici — e nelle orecchie, voi opponete sempre resistenza allo Spirito Santo». Come a dire: «Voi non siete coerenti con la vita che viene dalle vostre radici».

    Stefano «racconta che anche i profeti sono stati perseguitati dai “vostri padri”, cioè da coloro che come voi avevano le radici secche». Il passo degli Atti fa notare che «all’udire queste cose, erano furibondi in cuor loro: si sono arrabbiati al massimo e digrignavano i denti contro Stefano».

    E questo atteggiamento, ha affermato Francesco, «fa vedere la passione scatenata: quando il profeta arriva alla verità e tocca il cuore o il cuore si apre o il cuore diventa più pietra e si scatena la rabbia, la persecuzione, come si è scatenata, poi, dopo la morte di Stefano verso tutta la comunità di Gerusalemme».

    Gli Atti raccontano anche la reazione di Stefano: «Pieno di Spirito Santo, fissando il cielo, vide la gloria di Dio e Gesù che stava alla destra di Dio e disse: “Ecco contemplo i cieli aperti e il Figlio dell’uomo che sta alla destra di Dio”». Così, ha spiegato il Papa, «quel volto di angelo che aveva all’inizio si trasforma in contemplazione e vide Dio».

    Ma gli Atti testimoniano che, ascoltate le parole di Stefano, i suoi interlocutori «gridando a gran voce si turarono le orecchie». Ed «era un gesto per dire; “questo non voglio ascoltarlo”. Un gesto molto significativo» per affermare; «non voglio ascoltare queste parole che sembrano una bestemmia, perché il mio cuore non vuole ascoltare, è chiuso all’ascolto della parola». E non finisce qui, riferiscono ancora gli Atti, perché «si scagliarono tutti insieme contro di lui, lo trascinarono fuori dalla città e si misero a lapidarlo: così finisce la vita di un profeta».

    Del resto, ha proseguito il Pontefice, «i profeti sempre hanno avuto questi problemi di persecuzione per dire la verità, e la verità è scomoda, non è piacevole tante volte». Sempre «i profeti hanno incominciato a dire la verità con dolcezza, per convincere, come Stefano, ma alla fine non essendo ascoltati hanno parlato duro». E «anche Gesù ha detto quasi le stesse parole di Stefano: “ipocriti”».

    «Qual è, per me, il test che un profeta quando parla forte dice la verità?» è stata allora la questione posta dal Papa. «È quando — ha risposto — questo profeta è capace non solo di dire, ma di piangere sul popolo che ha abbandonato la verità». E infatti «Gesù da una parte rimprovera con quelle parole dure — “generazione perversa e adultera” dice ad esempio — e dall’altra parte pianse su Gerusalemme». Proprio «questo è il test: un vero profeta è quello che è capace di piangere per il suo popolo e anche di dire le cose forti quando deve dirle. Non è tiepido, sempre è così, diretto».

    Per questo, ha proseguito Francesco, «il vero profeta non è un “profeta di sventure” come diceva san Giovanni xxiii», ma «un profeta di speranza: aprire porte, risanare le radici, risanare l’appartenenza al popolo di Dio per andare avanti». Dunque «non è per ufficio un rimproveratore», anzi «è un uomo di speranza: rimprovera quando è necessario e spalanca le porte guardando l’orizzonte della speranza». Oltretutto «il vero profeta, se fa bene il suo mestiere, si gioca la pelle e lo vediamo qui, Stefano».

    Gli Atti degli apostoli narrano che «alla fine i testimoni deposero i loro mantelli ai piedi di un giovane chiamato Saulo e questo Saulo approvava l’uccisione» di Stefano». In realtà «Saulo aveva dimenticato il significato della propria radice, conosceva la legge bene, ma qui — ha detto il Papa battendosi il petto a indicare il cuore — l’aveva dimenticata qui». Ed ecco che «poi il Signore tocca il cuore» di Saulo «e noi sappiamo cosa è successo dopo».

    Una storia, ha rilanciato il Pontefice, che «ci fa ricordare una bella frase detta da uno dei primi padri della Chiesa: “Il sangue dei martiri è seme dei cristiani”». E «qui, con questo fine, muore Stefano, lapidato per essere coerente con la verità e l’appartenenza al suo popolo. E sembra dare la fiaccola» a Saulo, in quel momento «ancora nemico, che era lì ma al quale Signore parlerà e farà vedere la verità». E «questo è il seme: il seme di Stefano, il seme di un martire, il seme dei nuovi cristiani».

    «La Chiesa ha bisogno dei profeti» ha affermato Francesco, aggiungendo: «Dirò di più, ha bisogno che tutti noi siamo dei profeti: non critici, questa è un’altra cosa», perché non è certo un profeta che si erge sempre a «giudice critico, al quale non piace niente: “No, questo non va bene, non va bene, non va bene, non va; questo deve essere così…”». Invece «il profeta è quello che prega, guarda Dio, guarda il suo popolo, sente dolore quando il popolo sbaglia, piange — è capace di piangere sul popolo — ma è anche capace di giocarsela bene per dire la verità».

    «Chiediamo al Signore — ha concluso il Papa — che non manchi alla Chiesa questo servizio della profezia e che ci invii profeti come Stefano che aiutino a rinvigorire le nostre radici, la nostra appartenenza, per andare sempre avanti».

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  6. Leggo, e comprendo, la testa al Liverpool ma, prima, stasera al Genoa e sabato alla Spal: due partitacce, senza ombra di scaramanzia. Siamo molto più forti ma, specie in questo momento, anche molto più fragili: daje Roma nostra.

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  7. ma che cazzo di servizio online per l’acquisto di un biglietto c’hanno?
    per non parlare dello schifo che stanno subendo quelli per la prelazione o per la trasferta e altro. Giarnate intere di fila, store chiusi, sistemi che si bloccano…

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    • Si davvero, tra i sistemi dei Roma store che vanno in tilt e ‘sto omino del cavolo che fa il moonwalk che avanza ogni tre quarti d’ora non si sa chi va più lento… Speriamo bene.

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      • infatti anche a me da un tempo di attesa di più di un ora.
        Comunque Curva sud sold out, tra poco anche distinti e Curva nord… alla fine resteranno quelli in tribuna da 200 euro.

    • Da questa mattina a fissare quell’omino! Ancora più di un’ora di attesa. Non mi resta che sperare. E spero che anche tutti gli uenti di questo sito che ci stanno provando riescano nell’impresa! Avevo tentato anche su vivaticket ma alle 11 dava disponibilità esaurita.

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      • Comunque il problema è dovuto, oltre all’entità clamorosa dell’evento, ai maledetti bagarini che comprano in massa e li rimettono sui siti di secondary ticket prezzando curve a 400 euro e tribune a più di mille… Mortacci loro e di chi je li compra!

      • @studiosporc: non credo sia possibile acquistare più di 4 biglietti a persona, probabilmente hanno uno staff organizzato che compra e rivende

      • Niente da fare anche per me! Che rabbia vedere già i biglietti su viagogo a prezzi triplicati! E’ una vergogna. Si dovrebbe trovare un modo per bloccare questi fenomeni!
        Ora i 3 punti questa sera, l’unica possibile consolazione!

  8. Buongiorno a tutti.
    1 Contento del rinnovo di Luca Pellegrini. Se crescerà bene alle spalle di Kolarov (la testa sembra avercela e il talento non gli manca) il terzino sx del futuro lo abbiamo già in casa.
    2 Per stasera sarà importante la prestazione delle riserve, a cominciare da Kolarov. Difra mi è sembrato molto fiducioso X l’approccio della squadra alla partita di stasera. speriamo bene.
    3 Un in bocca al lupo agli amici del sito che tra 1 ora proveranno a prendere il biglietto x il ritorno di champions. Speriamo di farcela..

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  9. Mi rendo conto che la Roma non arrivava così in alto in Champions da tanto tempo, però spero che questo non vada a complicare il campionato e devo ammettere di essere preoccupato.
    Già stasera non sarà facile, il Genoa ha fatto penare anche il Napoli fino all’ultimo.
    La trasferta a Ferrara sabato poi sarà un’altra rogna, contro una squadra che ultimamente non perde quasi mai.

    L’Inda ci ha già scavalcati e d’ora in poi sarà un’altalena fino all’ultimo minuto. Vero è che l’ultima giornata ci sarà Lazzie – Inda e noi a Sassuolo contro una squadra forse già salva, però dobbiamo arrivarci almeno con 1 punto di vantaggio per non rischiare biscotti o simili, ricordando l’indegna partita tra le due squadre che ci tolse lo scudetto qualche anno fa.

    Spero in una nemesi karmica formellese, con noi terzi e l’Inda quarta, gli sbiaditi quinti all’ultimo minuto e per differenza reti… una goduria immensa vedere la faccia di Inzaghi.

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  10. I biglietti per il Liverpool costano un botto ma provo ad andarci. Ho un conto in sospeso dal 30 05 1984.
    Avevo 11 anni, entrammo con mio padre e mia madre a distinti sud (abbonati) alle 11 del mattino dopo un ora e mezza di fila ai cancelli. Niente copertura e il sole picchiava, mio padre con la febbre a 38 e mezzo. Alle 20,30 la partita pronti via ce ne fanno uno, con fallo su tancredi, arbitro Ericsson bastardo venduto, nn vediamo una palla ci avvolgono e ci ficcano, rush ne fa un altro di testa su angolo ma lo annullano. Te pije ‘n corpo. Piano piano prendiamo campo, un paio di azioni falcao conti Graziani prezzo e si cagano. Al 43 prezzo segna su cross di conti. Viene giù lo stadio ve lo assicuro. Secondo tempo noi baldanzosi loro tosti e sicuri nn succede un cazzo per 40 minuti, i nostri cominciano a essere stanchissimi cerezo coi crampi e tutti coi calzettoni abbassati. Alla fine sebino nella ha la palla del ko davanti al merdoso grobbelaar ex mercenario sudafricano. Ci arriva stanco niente gol palla fuori. Supplementari: loro sempre tosti ci fanno correre e nn siamo abituati siamo abituati ad avere sempre noi la palla, ci sfiancano tra calci tackle e la paura di nn aver più le forze per passare. Falcao zoppica cererò out per crampi, Graziani e conti due ombre impalpabili ma sempre generosi Il vecchio diba capitano tiene tutti uniti fino ai rigori.

    Sono le 10,30 di sera…un silenzio d’angoscia a ogni avvicinamento al dischetto un sospiro ad ogni gol, gente che nn guarda brusio dalla sud mentre dalla nord gli inglesi sono inviperiti e ruggiscono ancora.

    Loro sbagliano il primo rigore, tamcredi è un asso a parare i rigori ci abbiamo vinto due coppe Italia ai rigori. È fatta. Diba va per primo e spacca la porta, 1-0. Poi 1-1. Righetti è il econdo righetti? Ma Falcao dove è? Gol 2-1. Poi 2-2. Ecco Ciccio Graziani con quelle gambette fine fine storte è stanchissimo, ha quei quattro capelli che sembra il dottore di ritorno al futuro. Grobbelaar fa il verso degli spaghetti sciolti fa il buffone, Ciccio spara alto ma alto parecchio. Poi 2-3. Aleggia lo sconforto e la disperazione si fa strada. Ecco brunetto conti, anche lui stanchissimo. Ancora il merdoso a fare gestacci in porta. Spara alto anche lui. Poi 2-4 e finisce qui, coi cuori infranti. Niente festa al circo massimo con Venditti, niente coppa e vaffanculo!!!!!

    Il 30 maggio 1994 muore suicida Agostino di bartolomei grande capitano della mia infanzia giallorossa.

    forza Roma e buonanotte

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  11. stirpe: sono apprna uscite le informazioni sul sito della Roma per la trasferta di Liverpool. Settore ospiti a partire da 56 euro presso un As Roma store

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  12. l’ultima giornata c’è lazio inter, se avranno la possibilità di farci un biscotto, sarà certo che lo faranno..
    domenica c’è la sfida scudetto, la juve poi incontra l’inter la giornata successiva e contro di noi la penultima giornata..
    se contro l’inter non potrà essere matematicamente campione d’italia, contro di noi potrebbe già esserlo e magari il biscotto ai nemici interisti lo servono i gobbi..

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    • Bisognerà arrivare all’ultima giornata con un numero di punti tale da non consentire loro di accontentarsi di un pareggio.
      La situazione peggiore per noi sarebbe arrivare all’ultima giornata con una Lazio sopra di noi di 3 punti ed un’Inter di 2.

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  13. Ieri c’è stato un dettaglio che a me nn è passato inosservato, cioè la stanchezza di shick.

    Ieri già al 40 esimo era fisicamente a pezzi e nn è una cosa normale per un giocatore a questo punto della stagione, tanto più se è un ragazzo di 21 anni.

    Mio padre ha detto:”sembra un giocatore appena uscito da un infortunio” e pure io penso questo… Nel senso che secondo me il nn aver fatto la preparazione ad inizio anno ha influito tantissimo sul giocatore e il nn giocare ancor di più.

    Lento e macchinoso per un giocatore che lo scorso anno era sempre veloce e scattante.

    Penso sia assodato che due partite di seguito nn le regge.

    Il vero shick lo vedremo l’anno prossimo con una preparazione fisica adeguata.

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    • Buongiorno Lory, anche x me è così.
      Dal vivo contro il Barca ho prestato particolare attenzione alla prestazione di Schick.
      Ha corso tanto, forse più di tutti, ma dopo un ora aveva finito la benzina ed è uscito completamente stremato.
      Il fatto è che per entrare in condizione ha bisogno di giocare con una certa continuità, sicché penso sia stato rischierato nel derby anche per questo, oltre che per consolidare uno schema risultato azzeccato.
      Secondo me col Genoa si tornerà alla difesa a 4 per consentire a Kostas di recuperare, ed in avanti credo che verranno schierati El Sha ed Under a fianco di Dzeko.
      Più problematico sarà il turnover che, in vista del Liverpool, sarà necessario adottare contro la Spal.
      Quelli giocheranno alla morte alla disperata ricerca di punti salvezza, mentre per noi sarebbe opportuno far riposare almeno Kolarov, Dzeko e DDR, ma purtroppo Silva non è ancora pronto, Defrel si è di nuovo infortunato e Gonalons non dà fiducia.
      Vediamo che s’inventa Eusebio.

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      • Con la Spal, l’unica sarebbe schierare Peres a sinistra (o Jesus lì e centrali Fazio e Manolas), davanti Shick che sicuramente non giocherà col Genoa e forse neanche in Inghilterra (con Perotti di nuovo al top con il Liverpool penso giocherà lui…) e Gonalons, che speriamo sia in giornata visti gli ultimi eventi (+ Pellegrini per Strootman o Nainggolan che non possono giocare sempre).
        Questo sempre che vada tutto bene col Genoa (si spera…).

  14. Derby strano, ma alla fine lo zero a zero ci va bene
    anche se avremmo meritato di vincerlo

    La prossima bisogna vincerla e far riposare un paio di giocatori
    da Radja a Kolarov

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  15. In campionato i numeri restano carenti… nelle ultime 3 partite 2 punti 1 solo gol e 5 pali…
    il difficile ora sarà tenere alta la tensione nelle ultime 6 gare considerando che la semifinale europea sarà un dispendio enorme di energie fisiche e mentali.

    Sarà una volata all’ultimo punto tra tre squadre e speriamo di farcela. Non sottovalutiamo squadre toste, ad esempio la Spal difficilissima da battere. Poi ci sarà la Rubbentus… Occhio ad arrivare a pari punti con gli intertristi perchè sono in vantaggio nello scontro diretto.

    Sarebbe paradossale aver fatto questo cammino in Champions e restare fuori l’anno prossimo.

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  16. Per me abbiamo giocato tosti dobbiamo sempre essere tosti così , è mancata un po’ di qualità nelle giocate perché quando le abbiamo fatte le occasioni ci sono state, ma vabbè…speriamo di avere nelle ultime partite il miglior Radja mentre vedo in grande ripresa strootman con questo nuovo modulo. Augh forza Roma e Lazio merda 💩

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  17. Dopo la notte di martedì credo fosse difficile fare di più.. è mancata un po’ di precisione ma la prestazione c’è stata.. due pali anche oggi, clamoroso soprattutto quello di Dzeko perché è sfortuna pura!
    Le merde a fine partita sotto la nord come se avessero vinto.. Questo la dice tutta..
    Forza Roma!

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  18. Brutta partita per non dire orribile.
    Pochissime occasioni e tanti falli.
    La Lazio ha tenuto il pallino di gioco per parecchio tempo ma le occasioni più nitide le abbiamo avute noi, sopratutto con la traversa di Dzeko nel finale.
    Detto ciò la squadra mi é sembrata molto sulle gambe, vedrei di fare riposare qualche titolare nella prossima col genoa, tipo riproporrei dall’inizio Pellegrini, El Sharaawy e Under nel nostro classico 433.
    PS: peccato per il palo, ma anche oggi discreta partita di Peres.

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  19. Definizione scientifica di Quaglia, fonte Wikipedia.
    La quaglia comune (Coturnix coturnix) è un uccello galliforme della famiglia dei Fasianidi. È indubbiamente il galliforme più piccolo d’Europa e le sue ridotte dimensioni la fanno spesso scambiare, a prima vista, con i pulcini di altri galliformi, quali le pernici.

    Definizione mia…
    La quaglia comune, inconsapevole esemplare della specie uccelliforme, si ritrova a ciondolare tra una vita sbiadita e qualche sporadica esultanza per vittorie casuali della propria rappresentante sportiva, perlopiù dovute a rigori concessi benevolmente e/ o episodi fortuiti.

    La quaglia peggiore, espressione deviata e malevola della comune, è incline per propria natura al lamento continuo e al discredito dell’avversario. Sua caratteristica principale è che riesce a gioire più per le sconfitte altrui che per le vittorie proprie.

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  20. Ragazzi, buongiorno a tutti . E’ da un bel po’ che non scrivo perché come tanti ho avuto problemi con l’accesso al sito.

    Vorrei tanto andare a vedere la partita ad Anfield ma sul sito ufficiale non riesco a trovare la sezione dove vendono i biglietti. Li ho cercati anche su siti secondari, tipo ticcketone ma costano uno sproposito, tipo 750 euro e passa. Qualcuno di voi saprebbe dirmi come trovarli? se esiste qualche gruppo organizzato della Roma che si sta attrezzando per la partita e come contattarlo? o magari qualcuno di voi, ho visto che spesso organizzate delle trasferte, fatemi sapere. Sono anni che sogno di respirare l’atmosfera dell’Anfield, quale occasione migliore allora di una delle partite più importanti della storia della mia Roma? In attesa di info auguro buona giornata a tutti.

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    • Può anche darsi che quelli messi a disposizione dalla società sono già esauriti ma sinceramente non ci ho capito un caxxo 🙂

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  21. Su Lulic è meglio che taccia, altrimenti verrei bannato… a parte il fallo su Momo, non dimentico le sue infami parole su Rudiger e i calzini. Che ovviamente, per intercessione del mafiosetto Lotito, non fu punita come doveva.

    Sul fatto che stiano lamentandosi da tempo, anche qui temo per l’arbitraggio. Nessuna quagli però ammette di essere la squadra che ha avuto più rigori a favore del campionato (nove), vero?

    Sulla famigerata sconfitta contro l’Inter per danneggiarci, quella fu la volta che trasformai la mia avversione per le quaglie in autentico disprezzo. Da allora per me non fanno più parte del mondo sportivo, sono solo un’accozzaglia di venduti indegni.

    Detto questo però, attenzione a dare le quaglie in disarmo dopo la sconfitta europea. Non facciamo lo stesso errore di sottovalutazione che hanno fatto gli spagnoli con noi. I derby non sono mai pronosticabili e spesso è il favorito a rimettterci le penne.

    Mi andrebbe bene anche il pari, saremmo nei primi 4 posti e in vantaggio sugli sbiaditi nello scontro diretto a parità di punti.

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  22. Il pareggio dell’Inter mi sembra una vantaggiosa premessa:: coraggio ragazzi, sfruttiamola e mandiamo a tre punti anche ‘ste cornacchie.
    Ricordo bene, Down 18:47, il tentativo di Lulic di spezzare la caviglia sx di Salah: un’entrata da galera. E non mi sembra cambiato.

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  23. Domani in campo con la stessa determinazione che con in Barcelona…il pareggio dell’ Inter..e’ un occasione d’ oro!
    Niente cazzate..ne dormire sugli allori.

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  24. E attenzione all’arbitraggio.
    Tutta la galassia sbiadita sta piangendo da settimane per fantomatici torti subiti.
    Hanno preparato con cura il terreno per questa gara. Per loro il derby è l’unica ragione di vita. Sono tutto tranne che degli sprovveduti ed ingenui. E le manovre sono a 360 gradi. Un arbitro dovrà presentarsi di fronte ad un giudice a causa dei deliri di un’associazione di consumatori di quaglie.

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  25. Temo il derby anche perché gente come Radu, Lulic, Milinkovic, Parolo (solo per fare alcuni nomi) non sono tipi che tirano indietro la gamba.
    Lulic con l’entrataccia su Salah di qualche derby fa, ha dimostrato di essere uno che fa falli anche per rompere i giocatori.
    E se ci azzoppano qualcuno per loro sarà una soddisfazione doppia, non solo per l’immediato ma anche per il danno che arrecherebbero alle nostre ambizioni in CL.
    La storia di questi volatili invidiosi e frustrati è piena di episodi che confermano quanto detto.
    A partire dalla loro sconfitta contro l’Inter per danneggiarci, con un’Olimpico intero che tifava per veder perdere le quaglie.

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  26. Dubito che la difesa a tre sia il nuovo standard della Roma
    non perché non sia efficace, ma soprattutto perché mancherebbero i giocatori
    a parte Capradossi chi schieri?

    Quando si creano tante occasioni da gol senza segnare é un segnale che dovrebbe allarmare parzialmente.
    Vedevo molto più sterile e monotona la Roma di Spalletti che invece si affidava alle giocate dei singoli.

    Pensiamo al derby? gia che se ne parla poco é sintomo che la Roma si sta espandendo a livello Europeo. una grande vittoria li seppellirebbe, ma si sa, per loro é questa la partita dell’anno, l’unica con un senso in una vita senza significato. brutte merde!!!

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  27. Smaltita l’ euforia dell’ impresa…
    La Roma deve dimostrare che ci stiamo poco a poco trasformando…nella squadra vista contro il Chelsea, il Barcellona e Napoli

    E non quella vista con Sampdoria,Bologna,Atalanta,Sassuolo ect ect

    Personalmente nonostante lo STORICO E MERAVIGLOSO…
    CONTINUA A NON PIACERMI IL GIOCO DI DI FRANCESCO!

    Siamo troppo DZEKO/DIPENDENTI…SE LUI E’ IN PALLA si fa il risultato…
    senno’ siamo inesistenti.

    Sperare che Manolas ci metta di nuovo lo zampino…e ‘ come sperare che Natale sia ogni 3 mesi.

    El Sharawi ,Nainggolan e Perrotti erano molro piu’ prolifici con Spalletti.

    Con le quaglie accetto solo un risultato…LA VITTORIA.

    Sono molto piu’ distrutte di noi,fisicamente e mentalmente

    ” La Lazio di Simone Inzaghi ha passato la nottata in Austria, tornerà a Formello per l’ora di pranzo. Ma il tecnico biancoceleste dovrà fare i conti con diverse defezioni. In particolare a preoccupare sono le condizioni degli esterni. Basta ha accusato qualche problema durante la gara col Salisburgo. Aveva chiesto il cambio già nel primo tempo, poi aveva stretto i denti fino al cambio con Lukaku nella seconda frazione. Non ce la farà per domenica, così come non dovrebbe farcela Patric, il quale si è fermato nella mattinata di mercoledì per un problema muscolare. Non è al meglio nemmeno Adam Marusic, che però ieri ha riposato e ha potuto smaltire in parte i problemi fisici che si porta dietro da diverse settimane. Anche Lulic e Lukaku ieri hanno stretto i denti, soprattutto il capitano biancoceleste, dopo il duro colpo subito ad Udine.”

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    • Buongiorno Pierrot,
      Rispetto il tuo punto di vista sul gioco di Difrancesco, tuttavia ti invito a considerare che contro il super Barcellona abbiamo prodotto molte occasioni da gol sia all’andata che al ritorno e non solo con Dzeko, mentre nella prima di ritorno abbiamo raggiunto il nostro standard di 2-3 tiri subiti nell’arco dell’intera partita.
      Anche nella brutta partita con la Viola abbiamo prodotto e sprecato tantissimo e subito due gol su due azioni.
      Qualche passaggio a vuoto lo abbiamo avuto, tipo a Bologna, ma tendenzialmente questa è una squadra che subisce poco e produce molto, anche se talvolta manca di concretezza (cosa non ascrivibile all’allenatore).
      Inoltre tendiamo a fare la partita ed ad imporre il nostro gioco agli avversari.
      A me tutto ciò non dispiace affatto, ma capisco che la di possa vedere diversamente….come sul cibo..😜

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      • Riguardati le sintesi contro atalanta, sampdoria ,sassuolo bologna,milan ect.ect.

        adesso non venite a dirmi che la maggior parte della stagione abbiamo giocato come contro Barça e Chelsea.

        Persino nella vittoria con il Napoli..ci hanno preso a pallonate…e abbiamo messo goal praticamente negli unici tiri in porta.

        Il gioco Di Difrancesco serve in europa dove le squadre giocano a viso aperto…Italia e’ piu’ sterile di una vecchia senza utero.

        venire a dire che si producono piu’ occasioni goal adesso che quando c’ era spalletti…e’ una Barzelletta.

  28. Dalle dichiarazioni di Difrancesco si intuisce che torneremo alla difesa a 4, più per via delle condizioni di Manolas che non per ragioni tattiche.
    Altro probabile assente Flore, mentre Perotti e Defrel non sono stati convocati.
    Nella staffetta tra Schick ed Under vedo più probabile l’impiego di quest’ultimo, anche tenuto conto del fatto che il primo ha speso tantissimo nella sfida di champions.
    Questa quindi la probabile formazione:

    Allison
    Peres Fazio JJesus Kolarov
    Radja DDR Kevin
    Under Dzeko El Sharaawy

    A mio avviso altro possibile ballottaggio tra Radja e Pellegrini, visto che con il Barca il Ninja è apparso ancora in ritardo di condizione.
    Invece, nonostante il fatto che a 34anni è difficile giocare partite importanti ravvicinate non credo che Eusebio rinuncerà ad un DDR apparso in forma smagliante.

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  29. Anch’io avrei preferito il Liverpool in finale: la rivincita sarebbe stata completa.
    Ma anche così, e magari su due gare, chissà
    Come direbbe Eusebio, stiamo sragionando: testa al derby, cosa non da poco: sono convinto che non sarà neanche troppo complicato, contro una squadra psicofisicamente a pezzi.

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    • Lasciamo stare la finale che siamo ancora soltanto in semfinale. Tempo al tempo. Ora concentrati sulla Lazio, ho l’impressione che la tifoseria è ancora troppo ubriacata dal successo col Barca e se prendiamo una scoppola al derby son cazzi perchè per certi tifosi un derby vale più della CL e j giornali la faranno passare come una crisi in campionato etc.
      Concentrati sul derby!

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  30. Stavo guardando per sfizio i prezzi dei biglietti per Roma Liverpool.
    Se la vendita libera parte il mercoledì via il sito della as roma, come che siti come viagogo offrano già svariati biglietti a prezzi fuori dal mondo? Come funzionano questi siti? Comprano una caraffa di biglietti per fare poi loro il prezzo? Ma come farebbero poi ad averli prima?
    Sono completamente ignorante in materia, sono stato una volta alla stadio ed era semivuoto quindi tutti questi problemi per avere un biglietto non c erano.
    Qualuno mi puo schiarire le idee?😅😅

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  31. Ok, Liverpool sia.
    Preferivo il Real ma a questo punto c’è poca differenza.
    Prenotato l’hotel e preso il biglietto del treno.
    Per il biglietto dello stadio occorrerà attendere mercoledì.
    Spero che anche data la rilevante mazzata di € 160 non avrò grossi problemi.
    In ogni caso, memore della bagarre per Roma-Barca, consiglio a tutti gli interessati di tenersi il mercoledì mattina libero e di dotarsi di connessione efficiente.

    Ora però testa al derby.
    L’esito opposto di questa settimana di coppe potrebbe giocare in un senso, ma anche in quello opposto.
    Dal punto di vista della convinzione e dell’euforia siamo infatti su un altro pianeta rispetto agli sbiaditi.
    Di converso per loro domenica sarà l’occasione ideale per raddrizzare la barca, mentre la nostra di barca non è mai stata così in bolla ed un calo di tensione dopo l’immensa gioia di mercoledì appare quasi fisiologico.
    Sarà l’ennesima occasione per dimostrare di aver raggiunto la maturità che serve per puntare in alto.
    Penso che anche un pareggio sarebbe un buon risultato, visto che abbiamo un calendario migliore delle contendenti per un posto in champions, tuttavia chi entra in campo x pareggiare quasi sempre ne esce sconfitto.
    Quindi Daje senza riserve.
    Sempre forza Roma.

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    • La vedo un po’ diversamente Dero sul valore del pareggio e sul calendario.
      Il calendario conta relativamente.
      Crotone, Spal, Chievo e Cagliari tra qualche partita potrebbero essere uno scoglio peggiore di Torino, Sampdoria ed Atalanta che di converso diventerebbero un “bombon”.
      Una Lazio ancora in corsa in Europa, giocando di giovedì, era un’avversario più “controllabile” e il pari ci poteva stare.
      Ora senza Europa e a pari punti con noi diventa una mina vagante e quindi sarebbe importantissimo distanziarla con una vittoria.

      Rispondi
      • Forse Downunder. Devi però considerare che con ogni probabilità Atalanta e Samp giocheranno per un posto in Europa League fino all’ultimo, tenuto conto anche del fatto che ci sono serie probabilità che il Milan venga fatto fuori X violazione del FPF.
        Detto questo ovviamente una vittoria chiuderebbe la settimana sportivamente perfetta, maribsdisco che a mio avviso l’importante è non perdere, anche per restare in vantaggio negli scontri diretti rispetto alle quaglie. Ti rammento che l’ultima sarà Inter-Lazio.

      • Io parto da Verona Dero! Non so ancora se anticipare la partenza al 1 maggio o se partire la mattina del 2. Intanto ho preso il ritorno il 3 la mattina presto che devo rientrare al lavoro

  32. “Sono strafelice per i tifosi giallorossi. Era tanto che meritavano una soddisfazione così. Ora che è in semifinale di Champions, la Roma deve fare una cosa sola: vincerla.”
    -Rudi Garcia

    Io lo ho sempre amato come persona e mi piaceva molto come allenatore, fa piacere vedere che gli siamo rimasti affezionati. Caspita ancora me le ricordo quelle 10 vittorie di fila. Gli auguro di vincerla l Europa League, mi farebbe piacere.

    Rispondi
  33. Dura, difficile ma, dopo i quarti, niente è impossibile.
    Non so se con Real o Bayern sarebbe stato più facile ma, quando si rimane in quattro, le altre tre si devono immaginare equivalenti, anche pensando a quelle che non ci sono più, come City, Chelsea, Barça e Juve.
    Quanto a titoli sembrerebbe non esserci paragone, ma i nostri precedenti sono negativi: uno per tutti quello del 30 maggio 1984, che rende quasi indifferente il ritorno all?olimpico, anche perché gli inglesi sono straordinariamente forti, ultimi superstiti di un campionato eccezionale.
    Speriamo e Testa alla Lazio.
    SempreForzaMagicaRoma.

    Rispondi
  34. Penso onestamente che non poteva andare molto meglio col sorteggio.
    Abbiamo evitato il Real e il Bayern che sono le strafavorite e abbiamo il ritorno in casa.
    Certo giocare con il liverpool ti rimanda a 34 anni fa e poi pensi che la ce Salah ma se affrontato correttamente il Liverpool è battibile, in difesa sembra ballerino.
    Detto ciò, vedo che su forum anglosassoni che stanno stappando lo champagne per aver pescato noi, va benissimo cosi, diamo il meglio di noi quando ci sottovalutano.
    Forza Roma.

    Rispondi
  35. Ciao a tutti ragazzi! Non mi sono ancora ripreso dalla MAGICA notte di martedì. Non riesco a pensare al derby e a nient’altro che non sia la Champions. Spero che i giocatori non facciano il mio stesso errore 🙂
    Consideravo il Liverpool l’avversario peggiore che potesse capitarci, ma a questo punto le differenze tra una o l’altra squadra sono pressochè irrisorie. Con gli occhi e la voglia di martedì scorso possiamo giocarcela con tutti!
    Dopo non essere riuscito per i quarti di finale, farò ancor più di tutto questa volta per esserci all’Olimpico il 2 maggio. Mercoledì alle 10.00 esatte tenterò di acquistare il biglietto online. Prezzi davvero alti per i non abbonati, però per questa volta eviterò di guardare il costo.
    Se dovessi riuscire a comprarlo sarà magari anche l’occasione per conoscere qualcuno di voi.
    Non svegliatemi più!!!!!! Forza grande Roma!!!!

    Rispondi
  36. E alla fine sarà Roma Liverpool
    E vorrei tanto andarmela a vedere questa pagina di storia della nostra Magica Roma
    Sarebbe la mia prima volta all’Olimpico tra l’altro
    Quindi avrei bisogno di varie informazioni e mi affido a voi, che per quanto scriva meno nel sito(anche se comunque vi leggo sempre) ormai vi conosco da anni e vi considero come una famiglia, una grande famiglia virtuale giallorossa(d’altronde dimmi cos’è…che ci fa sentire amici anche se non ci conosciamo)
    quindi avrei bisogno di sapere:
    Prima di tutto la modalità di acquisto biglietti online, insomma come si fa
    Secondo per chi conosce lo stadio, qual’è la zona dove si vede meglio ma allo stesso tempo non è eccessivamente costosa
    Terzo come si arriva all’olimpico
    Se potete rispondermi ve ne sarei molto grato
    Viva il pacchio e sempre forza Roma!!!
    #IostoconDiFrancesco

    Rispondi
    • ciao Alex,
      i biglietti puoi acquistarli in un As Roma Store o in altri punti o online
      le tribune Monte Mario e Tevere (per la champions sarà sui 100 €)
      anche se in Curva l’esperienza é unica
      Allo stadio ci arrivi con il tram fino a piazza Mancini e poi a piedi 5 min
      attraversi il ponte duca d’Aosta e vedi lo stadio davanti ai tuoi occhi e l’igresso per la Curva sud e distinti
      il tram lo prendi dopo che sei sceso a Piazza del Popolo con la metro
      io faccio sempre cosi.

      Rispondi
    • ps é arrivato ora un comunicato della As Roma
      i biglietti online saranno disponibili da mercoledi 18 sul sito della Roma
      ma cazzo che prezzi, per chi non é abbonato
      65 per le curve
      89 per i distinti
      120 fino a 200 per le tribune

      vediamo se mi riesco ad aggiudicare un posto in curva

      Rispondi
      • Caro Peter, prezzi molto alti, hai ragione, ma in semifinale di champions ci può stare.
        Peraltro i 135 pagati x Roma-Barcellona sono stati i soldi meglio spesi degli ultimi i anni. Sicuro.

  37. !!
    NOOOO
    Salah vs AS ROMA
    Penso che abbiamo il 50% di possibilità, sono forti ma non imbattibili
    FORZA ROMA

    PS: Grazie amici del RedBull Salzburg, le quaglie sono fuori e questa è una piccola gioia
    😀

    Rispondi
  38. Da adesso tutti compatti. Basta parlare di Pallotta, Di Francesco, Spalletti, Salah, Totti, Schik o chi per loro, ricominceremo a tempo debito. Adesso coltiviamo questo sogno impossibile tutti insieme.

    Rispondi
  39. Le parole Di Francesco sul sorteggio
    Oggi i cristiani sono perseguitati, sgozzati, impiccati in Africa e in Medio oriente, ancora di più che nei primi secoli», perché la loro «testimonianza dà fastidio» a un mondo che «risolve tutto con il denaro»: del resto «la tangente» è arrivata duemila anni fa persino «al sepolcro» per corrompere le guardie e negare così la risurrezione. È un incoraggiamento a non aver paura di «confessare Gesù» quello che Papa Francesco ha rilanciato nella messa celebrata giovedì 12 aprile a Santa Marta. Suggerendo di vivere la medesima coraggiosa esperienza degli apostoli e cioè «una vita di obbedienza, testimonianza e concretezza», senza cercare «compromessi mondani» con una «fede all’acqua di rose».

    «Questo tempo pasquale — ha affermato il Papa — è tempo di gioia, la Chiesa vuole che sia così: tempo di gioia, la gioia davanti alla vittoria del Cristo risorto» E per gli stessi apostoli «è stato un tempo di gioia» anche se «non era uguale la gioia che loro hanno vissuto i primi cinquanta giorni da quella che hanno vissuto dopo la venuta dello Spirito Santo».

    Kerri Blackman, «Ho scelto la gioia»

    Infatti, ha spiegato Francesco, «la gioia dei primi cinquanta giorni era una gioia vera ma “dubitosa”, non capivano bene: sì, avevano visto il Signore, erano contenti, ma poi non riuscivano a capire». E si chiedevano: «Come finirà questa storia?». Tanto che, ha proseguito, proprio «al momento dell’ascensione domandano al Signore: adesso come andrà, adesso si farà la rivoluzione?».

    Insomma gli apostoli «capivano perché vedevano il Signore, ma non capivano tutto: è stato lo Spirito Santo a far capire tutto e a dare quel coraggio, quel modo di agire totalmente diverso». Così, ha ribadito il Papa, «possiamo dire che quella dei primi cinquanta giorni era una gioia timorosa; invece dopo la venuta dello Spirito Santo c’è la gioia coraggiosa che è sicura: sicura per la grazia dello Spirito».

    Proprio «nella cornice di questa gioia coraggiosa — ha affermato il Pontefice facendo riferimento a quanto narrato negli Atti degli apostoli — succede quello che abbiamo sentito nella prima lettura: Pietro e Giovanni vanno al tempio. Davanti alla porta chiamata la “Bella” c’era sempre un paralitico che chiedeva l’elemosina e Pietro e Giovanni guariscono il paralitico», che «felice, salta, balla, va, dà testimonianza». Ma, ha proseguito Francesco, «i sacerdoti si inquietano, chiamano gli apostoli e proibiscono loro di predicare Gesù. Poi li mettono in carcere. L’angelo di Dio li fa uscire dal carcere» ed essi subito «tornano a insegnare al tempio».

    Riprendendo direttamente il passo degli Atti proposto dalla liturgia (5, 27-33), il Papa ha inoltre ricordato che «il comandante e gli inservienti vanno dove gli apostoli stavano predicando e li portano al sinedrio». Quindi «il sommo sacerdote li interrogò dicendo: “Non vi avevano espressamente proibito di insegnare in questo nome?”». Ecco «la proibizione: questo è vietato, il nome Gesù è vietato, predicare il nome di Gesù è vietato». Ma di fronte al sommo sacerdote, «Pietro, che timoroso aveva rinnegato il Signore», ha il coraggio di rispondere semplicemente: «Bisogna obbedire a Dio invece che agli uomini. Il Dio dei nostri padri ha risuscitato Gesù, che voi avete ucciso appendendolo a una croce. Dio lo ha innalzato alla sua destra come capo e salvatore, per dare a Israele conversione e perdono dei peccati. E di questi fatti, siamo testimoni noi e lo Spirito Santo, che Dio ha dato a quelli che gli obbediscono».

    La prima a risaltare è «la parola “obbedienza”», ha fatto notare il Pontefice ricordando che «anche nel Vangelo di oggi — Giovanni 3, 31-36 — Gesù parla dell’obbedienza». Dunque, ha affermato il Papa, «la vita di questi cristiani, di questi apostoli che hanno ricevuto lo Spirito Santo, è una vita di obbedienza, una vita di testimonianza e una vita di concretezze».

    Una «vita di obbedienza», ha proseguito Francesco, «perché seguano la strada di Gesù che obbedì al Padre fino all’ultimo momento: “Padre, se è possibile — pensiamo all’orto degli Ulivi — ma non sia fatta la mia volontà, ma la tua». Questa è l’«obbedienza fino alla fine» e «ci fa ricordare quando il Signore rigetta Saul: “Non voglio sacrifici né olocausti, ma obbedienza”».

    «Obbedienza — ha insistito Francesco— è ciò che ha fatto il Figlio, il cammino che lui ci ha aperto; obbedienza è attaccamento a Dio e fare la sua volontà e dire: “Io sono il tuo figlio, io sono con te che sei mio padre e farò del tutto per seguire quello che tu vuoi”».

    «È vero, noi siamo deboli e cadiamo nei peccati, nelle nostre debolezze» ha riconosciuto il Pontefice. Ma «la buona volontà ci fa alzare, la grazia di Dio», e così «vai avanti, vai avanti: “Io voglio obbedire”». Perciò la «prima caratteristica del comportamento, del modo di agire di questi apostoli è l’obbedienza». Consapevoli che, come dichiara Pietro, «bisogna obbedire a Dio prima che agli uomini». Ci vuole, dunque, «un atteggiamento “obbedienziale”: il cristiano è un servo, come Gesù, che obbedisce a Dio». Ed è anche «vero che è un modo un po’ diverso di risolvere i problemi, questo dell’obbedienza: davanti al fatto della risurrezione gli apostoli hanno risolto, con la grazia dello Spirito Santo, con l’obbedienza».

    Invece, si è chiesto il Papa, «come hanno regolato il tutto i sacerdoti che volevano comandare?». Lo hanno fatto «con una mancia: anche la tangente è arrivata al sepolcro». Perché «quando i soldati impauriti andarono da loro a dire la verità, li interrogarono» per poi dire: «“state tranquilli”. Hanno messo le mani in tasca e hanno detto loro: “prendete, dite che voi eravate addormentati”». Ed è proprio con questo sistema che «risolve il mondo».

    E allora ci vuole l’«obbedienza a Dio, non al mondo, perché il mondo risolve le cose con cose mondane; e la prima cosa mondana, che è proprio del “signore”, del diavolo, è il denaro». Gesù «stesso gli dà la categoria di “signore” quando dice: “non possiamo servire due signori, Dio e il diavolo».

    La «seconda caratteristica» dei primi cristiani è la «testimonianza: io do testimonianza di Gesù». E gli apostoli realmente «danno testimonianza perché non hanno paura di predicare Gesù al tempio, ma anche dopo, quando sono usciti dal carcere: sono coraggiosi, ma con il coraggio dello Spirito». Del resto, «la vera testimonianza cristiana è una grazia dello Spirito e questo dà fastidio. La testimonianza cristiana dà fastidio, è più comodo dire: “Sì, Gesù è risorto, è assunto al cielo, ci ha inviato lo Spirito, credo a tutto questo”, ma cerchiamo una via di compromesso fra il mondo e noi».

    Invece «la testimonianza cristiana non conosce le vie di compromesso» ha ricordato Francesco. Piuttosto «conosce la pazienza di accompagnare le persone che non condividono il nostro modo di pensare, la nostra fede, di tollerare, di accompagnare, ma mai di vendere la verità».

    Con la forza dell’«obbedienza» ecco allora la «testimonianza, che dà tanto fastidio»: basti pensare a «tutte le persecuzioni che ci sono, da quel momento fino a oggi: pensate — ha invitato il Pontefice — ai cristiani perseguitati in Africa, in Medio oriente, ce ne sono di più oggi che nei primi tempi, in carcere, sgozzati, impiccati per confessare Gesù». È la «testimonianza fino alla fine».

    Infine, la terza caratteristica dei discepoli sono le «concretezze». Gli apostoli «davano fastidio con la testimonianza perché avevano il coraggio di parlare delle cose concrete, non dicevano favole». Avevano la «concretezza» che li portava a dire: «noi non possiamo negare quello che noi abbiamo visto e toccato». Ecco «il concreto — ha chiarito il Papa — e ognuno di noi, fratelli e sorelle, ha visto Gesù e ha toccato Gesù nella propria vita».

    «Succede che tante volte i peccati, i compromessi, la paura ci fanno dimenticare questo primo incontro che ci ha cambiato la vita» ha spiegato Francesco. Magari rimane «un ricordo annacquato» che «ci fa diventare cristiani ma “all’acqua di rose”, annacquati, superficiali». Per questa ragione, ha aggiunto, dobbiamo «chiedere sempre allo Spirito Santo la grazia della concretezza: Gesù è passato nella mia vita, per il mio cuore, lo Spirito è entrato in me, poi forse ho dimenticato; ma» ecco l’importanza di avere «la grazia della memoria del primo incontro». E «per questo la testimonianza di questa gente era concreta: “Non possiamo negare quello che noi abbiamo visto e toccato”».

    «Quello pasquale è un tempo per chiedere gioia» ha concluso il Pontefice, suggerendo di chiederla «gli uni per gli altri: ma quella gioia che viene dallo Spirito Santo, che dà lo Spirito Santo; la gioia dell’obbedienza pasquale, la gioia della testimonianza pasquale e la gioia della concretezza pasquale».

    Rispondi
  40. Lorysan..ma se per tragedia e toccandoci le palle…la Roma dovesse essere eliminata per colpa di Salah…

    te la rimangerai la tua CELEBRE FRASE…dove dicevi che MoMo che
    “Salah fa solo goal non decisivi…e Makrez e’ molto piu’ forte”?

    Rispondi
  41. Liverpool Roma, vecchi fantasmi, ma bisogna giocarsela
    la cosa importante é arrivare preparati mentalmente e fisicamente
    e vedere di salvare il 3 o 4 posto

    Rispondi
  42. Manca poco al sorteggio delle semifinali

    Spero solo di giocare il ritorno in casa

    poi se dovessi sceglierei prenderei il Qarabag…………….

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  43. Non saprei interpretare i risvolti psicologici post eliminazione delle quaglie anche perchè non vedo tutti questi campioni chepossano essere rimasti delusi dal mancato obbiettivo ma piuttosto una mandria di calciatori che manco ci erano mai arrivati a giocare queste competizioni.

    anche se comunque la mazzata è forte sia per il risultato che per l’ esito

    Penso anche che fisicamente la stessa gara possa lasciare strascichi importanti nelle gambe e si sa che il recupero parte anche da un buono stato mentale

    Alla fine loro sono arrivati oggi a Roma e domenica si gioca..

    Non vedo una rosa tale da poter attuare un turn over importante e redditizio da parte loro

    Sarà un derby tutto da vivere ma per noi di fondamentale importanza per il prosieguo del cammino in campionato

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  44. L’inaspettato esito della Lazio in Europa League rende il derby ormai prossimo totalmente imprevedibile per quel che riguarda le reciproche motivazioni.
    Eusebio affronterà di nuovo il mostro più grande della nostra storia, quantomeno quella recente: l’incapacità di restare concentrati sul lungo raggio. Il sentirsi sazi alla prima vittoria. È un mostro che abbiamo in casa e dunque più difficile da affrontare, più forte anche del Barcellona. Ma non è una cosa che si possa fare in un tempo breve. Per questo torno a dire, a costo di sembrare un disco rotto, che dobbiamo trasformare questa stagione in un progetto a lungo termine. Ne ero convinto nella crisi, figuriamoci dopo un momento storico. Noi siamo ancora quelli che possono perdersi, non dimentichiamolo, ma Eusebio ci ha fatto vedere che siamo anche altro, dove ‘altro’ non significa solo ‘quelli che esprimono un bel gioco ma poi purtroppo perdono’. Significa che possiamo fare qualcosa di grande come successo l’altra sera.

    Alcuni utenti, partendo dalle proprie conoscenze tattiche, non amano le proposte di Difra, e lo ritengono ottuso in alcune sue convinzioni. Sono pareri leciti, però io vorrei far notare una cosa: ammaliati dalla storica vittoria, forse nessuno di noi si è reso conto fino in fondo del coraggio di questo tecnico. Presentarsi con un modulo inedito per una sfida come questa. Cosa sarebbe accaduto se avessimo perso malamente? Cosa avremmo detto di Eusebio? Quanto avrebbe inciso sul suo futuro da allenatore, della Roma e non solo? Non sarebbe stato più facile pensare a se stessi e difendersi da una possibile figuraccia, limitando i danni? Tutti ricordiamo Garcia che diceva “È andata bene” dopo la sconfitta, solo perché questa non era stata troppo ampia. E partendo proprio da Garcia il motivatore e da Di Francesco che invece era secondo alcuni già alla frutta a dicembre perché osava criticare i propri giocatori nelle interviste, io mi domando: quanti altri sarebbero riusciti a portare la squadra a crederci? Quanti avrebbero portato la Roma a crederci? A crederci, noi, con la nostra storia di impotenze, di speranze disilluse, di spegnimenti improvvisi e di sfortune? Noi, a crederci dopo un risultato d’andata così negativo, di fronte a un tale avversario? A me non viene in mente nessuno dei nostri recenti allenatori, e nemmeno dei meno recenti come Capello, che si siede in panchina solo se circondato da campioni oltre a quelli da mandare in campo.
    E ancora: chi non avrebbe utilizzato questa vittoria come un trionfo tutto personale, come una vendetta contro gli altri? Abbiamo visto un Di Francesco addirittura compassato. Altro che tuffi in piscina! Un abbraccio a ognuno dei suoi e poi si ritorna al consueto aplomb, probabilmente perché sa che quel mostro è ancora a Trigoria, e dopo una vittoria così può avere acquistato forza. Eusebio, ne sono sicuro, ci sta pensando. Non è detto che troverà la soluzione oggi, ma ci sta pensando. Abbiamo un allenatore che ha coraggio e follia, che ha non si fa scalfire dalle critiche ma sa anche cambiare verso il meglio. Non aspettiamo che scenda dal cielo un dio perfetto che non fa mai errori. Abbiamo un uomo coraggioso al comando. Non dimentichiamolo.

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    • Purtroppo è sempre facile giudicare e sentenziare il lavoro altrui .. figurati nel calcio..

      il mister con la sua scelta ha stupito anche me (mossa Fazio a dx e Manolas centrale dei 3 una chicca per ovvi motivi di recupero e diagonali come di prima uscita dell’ argentino sulle palle alte) e la sua follia applicata con raziocinio e genio tattico non può che rendergli il dovuto applauso ma soprattutto consolidare il rispetto verso il suo essere professionista

      Il lavoro psicologico e mentale che ha fatto è stato grande e devo dire che ricollegandomi al tuo post dei giorni scorsi il sangue agli occhi dei ragazzi in campo è forse la cosa che più distacca dal passato questa prestazione e ti fa sperare che davvero abbiano capito che bisogna sbranare calcisticamente gli avversari altrimenti lo scemo del momento ti fotte..

      Rispondi
    • la nostra squadra, tra le sue caratteristiche più spiccate, ha la difesa a tre. Martedì sono stato strafelice che il diFra l’abbia finalmente usata (è dall’inizio della stagione che lo dico e lo scrivo qui) . l’ho criticato sempre per la sua rigidità nel modulo adottato ed ora avendo visto finalmente uno spiraglio di flessibilità ed intelligenza calcistica superiore non posso che riconoscergli il merito della vittoria come del resto ho fatto subito dopo l’evento. questa vittoria è sua in primis. Resta però il fatto che l’avrebbe dovuta usare prima, ed in molte altre occasioni. Ciò detto resta un signore, anche se alcuni atteggiamenti di dicembre verso la squadra non mi erano piaciuti e mi avevano dato l’idea di uno scollamento con lo spogliatoio, ma recentemente li ha cambiati facendo finalmente scudo ai giocatori. Sono tropo felice e spero che questo sia l’inizio del “Progetto” a cui noi tutti aspiriamo

      Rispondi
      • a me era picaiuto e mi aveva sorpreso anche con la difesa a 4 contro il Chelsea e contro il Napoli.
        La bravura sta nella flessibilità e nella intuizione tattica e soprattutto nella capacità di cambiare a partita in corso….
        DiFra ha margini di crescita impressionanti.

  45. Ne ho lette tante.. ma nessuno ha speso una parola d’amore verso il nostro capitano?
    Solo due capitani ci hanno portato cosi lontano.
    Assist, rigore, impeccabile in ogni azione…
    quando sbaglia é giusto farlo notare, ma quando fa una prestazione da favola perché non elogiarlo?
    Grande DANIELINO!!!!
    Totti é stato il capitano di tutti, ma il carisma e la passione di DDR sono unici.
    In lui vedo mi rivedo come tifoso/giocatore.

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    • Mi unisco. Ho sempre provato simpatia per De Rossi ma l’amore non è mai sbocciato. Vederlo distribuire assist e guidare la squadra è stata per me una sorpresa. Era da molto tempo che non lo vedevo giocare così. Anche in altre partite ha inciso, ma qui sembrava trasformato. Daniè, non fare il romanista che festeggia e poi si spegne, dacci altre cento prestazioni così!

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  46. down under 12 aprile 2018 il 20:34

    Manolas in orbita premier.
    Inutile dire che il valore del giocatore è raddoppiato dopo la gara contro il Barca.
    Potrebbe essere giunto il momento giusto per venderlo.
    Chiedere 60-70 ml potrebbe non essere una follia. E consentirebbe da sola di finanziare buona parte del mercato (Soyuncu 30 ml, Mukiele 15 ml, Coric 12 ml ….).
    Ah no, Monchi gli ha messo una clausola da solo 37 milioni!
    E bravo il nostro DS, veramente una volpe del deserto!
    Dopo Pellegrini ecco un’altra perla!
    Quando avrá finito di mettere queste clausole del caxxo sarà sempre troppo tardi!

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    Su pellegrini la clausola l’ha voluta il procuratore e il giocatore, non la roma ( monchi ).

    Su manolas idem; Ricordiamo che era venduto in estate e sicuramente a fine anno verrà proposto un rinnovo togliendo la clausola.

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  47. rebel boy 13 aprile 2018 il 07:07

    La Roma ha incassato quasi 100 milioni solo da questa Champions. Voglio vedere che si inventa Pallottolone per vendere qualche big nel prossimo calciomercato.

    ______________________________________________________________________________________________________

    Ancora con questa storia?

    Chi sono i big di questa roma?

    QUesta è una squadra che cmq sia dovrà fare una rivoluzione tecnica in estate non per problemi economici ( che con l’arrivo, di back e main sponsor nn avrà ) ma perche questa è una squadra che è arrivata, in alcuni suoi interpreti, alla fine di un ciclo.

    Skorupsky, peres, gonalons, strootman, gerson, el sharawy o perotti e defrel.

    Questi saranno i giocatori che secondo me lasceranno la roma questa estate.

    C’è un big tra questi? gli unici veri TOP PLAYER di questa roma sono allison e dzeko.

    La spina dorsale del prossimo anno saranno: allison, fazio manolas, kolarov ( forse ), radja e dzeko.

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  48. Lasciamo stare l’internazionalità del derby, per favore
    godiamo come dice Down! le merde non meritano nulla!!!!
    Belle le parole di Garcia, allenatore che ha dato la scossa alla Roma
    iniziando un percorso che ora sta maestosamente portando ad alti livelli DiFra.
    Garcia alla fine s’é perso nel suo monoschema, ma é stato un grande signore.

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    • concordo in pieno peter.

      Ancora ricordo in ritiro estivo le sue parole:”chi è qua per insultare e contestare non è della roma”.

      Ha sempre avuto coraggio, però poi ha perso la bussola e il gruppo gli si è rivoltato contro finendo la sua avventura con l’uscita dalla coppa italia per mano dello spezia.

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  49. CARTA DI MARCO TARDELLI:
    “Cari Di Francesco e Allegri avete dimostrato entrambi carattere, personalità e coraggio. In silenzio avete subito critiche pesanti anche dal vostro pubblico. In silenzio siete andati avanti per la vostra strada ed in silenzio avete costruito un capolavoro di tattica e audacia che ha vi ha permesso di dimostrare al mondo le vostre qualità. Affrontare il Barcellona cambiando il modulo di gioco in corsa era un grosso rischio ma tu, caro Eusebio, hai dimostrato uno straordinario coraggio, e – scrive Marco Tardelli su “La Stampa” – l’hai fatto nella partita più importante della tua carriera. Questa tua geniale intuizione ti ha permesso di vincere. Tu, Massimiliano, sei stato capace di infondere ai ragazzi delle certezze che gli hanno dato sicurezza nell’impresa. E voi tifosi, che avete riempito uno stadio all’inizio pieno di scetticismo e speranza, che avete amato e sospinto la vostra maglia in momenti di vittoria e sconfitta, siete stati stupendi. Serate come queste rimarranno indelebili negli occhi, nel cuore e nella memoria di chi potrà dire: io c’ero. Ed infine, voi giocatori, artisti di notti magiche guidati da capitani coraggiosi come De Rossi e Buffon sentitevi orgogliosi di quello che avete fatto, lo meritate! Un grazie personale per avermi riconciliato con questo calcio meraviglioso e per avermi fatto sentire ancora una volta orgoglioso di essere italiano. Vi abbraccio, Marco”.

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  50. downunder: “Aviosbiaditi asfaltati quando pensavano di essere già qualificati.
    Ahahahahahahahahah”

    Ieri ho passato mezz’ora nel foro delle quaglie a leggerli rosicare.xd xd xd

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  51. @ Rebel 07:07 e, in fondo, a tutti noi innamorati di questa squadra, copio/incollo la prima parte di un articolo pubblicato su <b<RomaForever.it.

    Roma, i conti sono a posto, i big possono restare
    Giovedì 12 aprile 2018
    La notte magica dell’Olimpico regala nuove certezze alla Roma. Non solo tecniche, con una squadra capace di riconquistare la semifinale di Champions (ex Coppa Campioni) dopo 34 anni. Il riferimento, nemmeno troppo velato, è soprattutto a livello finanziario.A Trigoria infatti possono già gioire. La qualificazione alle semifinali della massima competizione per club, regala alle casse giallorosse altri 7,5, milioni soltanto di premi Uefa. Ai quali vanno poi sommati un sicuro incasso sui 4 milioni e la quota di market-pool che si aggira attorno ai 10. In un calcio dove ormai l’assist, il gol e il colpo di tacco hanno la stessa importanza dei conti in ordine, l’exploit giallorosso deve a questo punto indurre il club di Pallotta a rivedere la strategia riguardante le cessioni entro il 30 di giugno in ottica fair play. Anche perché proprio il cammino della squadra di Di Francesco è la dimostrazione di come a volte il timore che un determinato calciatore possa perdere di valore, può essere spazzato via dai risultati sportivi. Prendiamo ad esempio i casi di Manolas e Dzeko, due degli artefici dell’impresa dell’altra sera. Entrambi ceduti in tempi diversi (il greco allo Zenit quest’estate con il trasferimento saltato perché Kostas non si presentò alle visite mediche; il centravanti invece al Chelsea a gennaio, prima del suo no, ribadito anche martedì sera con una frase sibillina: «Ho rinunciato ai soldi non andando a Londra per vivere questo genere di partite, sono felice. Penso che altrettanto possa esserlo la società») ora chi temeva che il loro cartellino si fosse svalutato, dovrà ricredersi. Perché esiste anche un valore che non può essere quantificato: tutti i giocatori della Roma, da martedì, valgono di più sul mercato.

    Io, purtroppo, non riesco a togliermi dalla testa che il bostoniano sia un pidocchioso speculatore, unico capace di guadagnare soldi col calcio: non lasciamoci trarre in inganno dagli aumenti di capitale, necessari a salvaguardare la continuità della società, evitando il fallimento.
    Ma abbiamo parlato di amore: affidiamoci anche alla speranza e stiamo a vedere se davvero vogliamo vincere qualcosa.

    Rispondi
  52. @ Rebel 07:07 e, in fondo, a tutti noi innamorati di questa squadra, copio/incollo la prima parte di un articolo pubblicato su <b<<I<RomaForever.it.

    Roma, i conti sono a posto, i big possono restare
    Giovedì 12 aprile 2018
    La notte magica dell’Olimpico regala nuove certezze alla Roma. Non solo tecniche, con una squadra capace di riconquistare la semifinale di Champions (ex Coppa Campioni) dopo 34 anni. Il riferimento, nemmeno troppo velato, è soprattutto a livello finanziario.A Trigoria infatti possono già gioire. La qualificazione alle semifinali della massima competizione per club, regala alle casse giallorosse altri 7,5, milioni soltanto di premi Uefa. Ai quali vanno poi sommati un sicuro incasso sui 4 milioni e la quota di market-pool che si aggira attorno ai 10. In un calcio dove ormai l’assist, il gol e il colpo di tacco hanno la stessa importanza dei conti in ordine, l’exploit giallorosso deve a questo punto indurre il club di Pallotta a rivedere la strategia riguardante le cessioni entro il 30 di giugno in ottica fair play. Anche perché proprio il cammino della squadra di Di Francesco è la dimostrazione di come a volte il timore che un determinato calciatore possa perdere di valore, può essere spazzato via dai risultati sportivi. Prendiamo ad esempio i casi di Manolas e Dzeko, due degli artefici dell’impresa dell’altra sera. Entrambi ceduti in tempi diversi (il greco allo Zenit quest’estate con il trasferimento saltato perché Kostas non si presentò alle visite mediche; il centravanti invece al Chelsea a gennaio, prima del suo no, ribadito anche martedì sera con una frase sibillina: «Ho rinunciato ai soldi non andando a Londra per vivere questo genere di partite, sono felice. Penso che altrettanto possa esserlo la società») ora chi temeva che il loro cartellino si fosse svalutato, dovrà ricredersi. Perché esiste anche un valore che non può essere quantificato: tutti i giocatori della Roma, da martedì, valgono di più sul mercato.

    Io, purtroppo, non riesco a togliermi dalla testa che il bostoniano sia un pidocchioso speculatore, unico capace di guadagnare soldi col calcio: non lasciamoci trarre in inganno dagli aumenti di capitale, necessari a salvaguardare la continuità della società, evitando il fallimento.
    Ma abbiamo parlato di amore: affidiamoci anche alla speranza e stiamo a vedere se davvero vogliamo vincere qualcosa.

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  53. Devo dire che mi trovo d’accordo con giammolette. Se la Lazio fosse arrivata in semifinale la cosa avrebbe dato anche un sapore internazionale al derby di Roma,sarebbe stata una semifinalista di Champions contro una di Europa League. In ogni caso Buffon sempre bravo in tutti questi anni a fare il signore sulla pelle degli altri, ha sperimentato per una volta tanto sulla sua pellaccia di juventino,cosa significa veder svanire il proprio lavoro per una decisione terza. Alla faccia sua e di A. Agnelli.

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  54. La Roma ha incassato quasi 100 milioni solo da questa Champions. Voglio vedere che si inventa Pallottolone per vendere qualche big nel prossimo calciomercato.

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  55. Comunque, razionalità a parte, per noi questa è la settimana di coppa perfetta
    😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂
    Romantada al Barca.
    Juve eliminata all’ultimo secondo.
    Aviosbiaditi asfaltati quando pensavano di essere già qualificati.
    Ahahahahahahahahah

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  56. Per noi era meglio che i pollastri passassero il turno, tanto poi sarebbero stati asfaltati in semifinale.
    Ora saranno fastidiosi per i posti Champions.

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  57. No, a me dispiace l’uscita della Lazio: mi intrigava parecchio l’idea delle romane nelle semifinali dei due massimi tornei europei.
    Peccato, ma data l’enormità degli errori, non credo potrà essere per l’anno prossimo: per la Lazio, ovviamente.
    Per quanto riguarda la Roma, invece, non vorrei passare per pollo, ma ho la sensazione che la squadra abbia finalmente capito quanto vale.
    Inizio di un ciclo?

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  58. Grande Eusebio, hai sorpreso tutto proprio con lo schema anti-Barca, altro che allenatore fossilizzato col 4:3:3 !!!!!
    Nemo propheta in patria!

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    • Ottima la volè sugli schemi di Eusebio, che ci ha rassicurato anche per il futuro, per capacità, competenza e lungimiranza.
      Spiegami, invece, per favore, che c’azzecca, come avrebbe detto Di Pietro, la citazione nella lingua dei miei padri e tuoi zii.

      Rispondi
      • Se si fosse chiamato De Frank, Eusebio avrebbe ricevuto meno critiche e gli si sarebbe accordato maggior credito.
        Invece da ex romanista, all’inizio della stagione e sotto Natale è stato massacrato dalla stampa e messo forse in discussione dagli stessi giocatori (le dichiarazioni di Florenzi nel dopo partita col Barca l’hanno confermato).

  59. Manolas in orbita premier.
    Inutile dire che il valore del giocatore è raddoppiato dopo la gara contro il Barca.
    Potrebbe essere giunto il momento giusto per venderlo.
    Chiedere 60-70 ml potrebbe non essere una follia. E consentirebbe da sola di finanziare buona parte del mercato (Soyuncu 30 ml, Mukiele 15 ml, Coric 12 ml ….).
    Ah no, Monchi gli ha messo una clausola da solo 37 milioni!
    E bravo il nostro DS, veramente una volpe del deserto!
    Dopo Pellegrini ecco un’altra perla!
    Quando avrá finito di mettere queste clausole del caxxo sarà sempre troppo tardi!

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  60. La Roma ha eliminato il Barcellona perché è scesa in campo con il sangue negli occhi. Perché ha messo la rabbia e la voglia di riscattare una stagione opaca (l’ennesima). Ecco perché.

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    • da una parte era pure l’ora che si impegnassero tutti insieme nella stessa partita, dall’altra parte era l’unica maniera per farcela. E adesso? Chi rivedremo, di nuovo la Rometta o la Roma che sputa sangue?

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