Champions League, é la notte degli ottavi

Il Messaggero, U. Trani

Ambizione, sogno, prestigio, orgoglio e riscatto: la Roma é consapevole di quale significato avrebbe, per la sua storia di oggi e di ieri, l’eventuale ribaltone (basta vincere 1 a 0) nella notte dell’Olimpico. Che puಠdiventare infinita con i supplementari e i rigori. E, quindi, impegnativa e snervante. Lo Shakhtar Donetsk entra in campo, ore 20,45, partendo dal 2 a 1 dell’andata: il vantaggio c’é, anche se minimo. Ma Di Francesco, debuttante nella competizione, non é appagato da quanto ottenuto nel 2017, cioé il 1° posto nel gruppo C della fase a gironi, mettendosi alle spalle il Chelsea di Conte e spingendo in Europa League l’Atletico Madrid. Ora vuole andare oltre, accompagnando il club di Pallotta tra i migliori 8 del nostro continente, come non accade da 10 anni. àˆ arrivato fin qui pedalando contro il pronostico iniziale, come ha fatto, del resto, pure, il suo collega Fonseca. Uno dei due intrusi del torneo, a fine serata, sarà  ai quarti di Champions.

QUALIFICAZIONE APERTA – Nessuno a Trigoria snobba lo Shakhtar che, leader nella Liga ucraina, si presenta con 5 successi di fila, raccolto abbondante in questo 2018 dopo la lunga pausa invernale di 67 giorni. Il saldo attivo impressiona: 18 reti realizzate e 1 gol incassato, quello di Under nella gara del 21 febbraio a Kharkiv. Solo la Roma, nel nuovo anno, ha fatto centro contro Pyatov. Il centravanti italoargentino Ferreyra, con 6 reti (compresa quella del pari all’andata), si é preso ultimamente la vetrina. Ma i 3 brasiliani che, nel 4-2-3-1 di Fonseca gli giocano alle spalle, sono addirittura pi๠pericolosi: ora l’esterno destro Marlos, 5 gol, sembra il pi๠ispirato, anche se la velocità  e la qualità  del sosia di sinistra Bernard e quella del trequartista Taison andranno comunque limitate. àˆ, insomma, l’attacco a fare la differenza. Al tempo stesso proprio la spavalderia offensiva dello Shakhtar dovrebbe permettere a Di Francesco di trovare lo spazio che, soprattutto all’Olimpico, i suoi interpreti spesso non riescono ad avere per andare a dama. Il 4-2-3-1 non dovrà , perà², essere esclusivamente aggressivo. Ha funzionato all’andata fino all’intervallo. E sabato, in corsa, contro il Torino nella ripresa. Le caratteristiche degli avversari, rapidi e tecnici, impongono la ricerca dell’equilibrio e della compattezza. Pi๠che l’attesa, semplicemente l’attenzione. Come é successo al San Paolo contro il Napoli, affrontato a specchio con il 4-3-3 e bloccato difendendo con il 4-1-4-1 e i reparti strettissimi. Fondamentale il lavoro di squadra: nel pressing di Dzeko e Nainggolan, nella fase di non possesso palla di Under e Perotti e, sempre sulle fasce, nella spinta di Florenzi e Kolarov. Allo spartito penseranno centralmente De Rossi e Strootman. E subito dietro Fazio.

PERCORSO SIMILE – Lo Shakhtar ha costruito la sua stagione in Champions sull’enplein di Kharkiv: 4 successi nelle 4 partite casalinghe. Anche la Roma ha sfruttato l’Olimpico come fortino: nessun gol subito nei 3 match della fase a gironi. Fonseca e Di Francesco si giocheranno la gara della verità , dentro o fuori, con gli uomini migliori. Cioé i pi๠preparati, fisicamente e tatticamente, del momento. E sono gli stessi della gara di Kharkiv (Ordets entrಠin corsa per l’infortunato Kryvtsov).

PRECEDENTE SCOMODO – L’unica qualificazione dello Shakhtar ai quarti nel 2011 (4 successi di fila contro i giallorossi dopo la sconfitta del 2006): proprio contro la Roma, ko all’Olimpico con Ranieri e a Donetsk con Montella, dopo l’avvicendamento in panchina. Di Francesco cercherà  di unirsi a Liedholm (Coppa campioni del 1984) e Spalletti (Champions del 2007 e del 2008): sarebbe il 4° invito tra le 8 big d’Europa. Saranno almeno 45 mila i tifosi a convincere i giocatori che la rimonta é possibile. Senza pensare che in 60 anni é riuscita in casa solo in 6 dei 24 tentativi.

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