Pallotta spara a zero sulle radio romane

La Repubblica

Tutti ne parlano, tutti ci parlano, tutti le ascoltano. Le radio romane – fenomeno multiforme che smuove ogni giorno centinaia di pareri e opinioni – rispondono alle parole di Pallotta: «In 9 si occupavano di Roma, due sono fallite, me ne mancano sette» . Di emittenti che hanno una programmazione interamente dedicata alla Roma ce sono tre (Retesport, Teleradiostereo e Centro Suono Sport), mentre Radio Radio si occupa anche di altre squadre e tematiche. Di queste, solo Retesport ha assunto una posizione ufficiale, di semi-indifferenza, diffondendo un comunicato a nome dell’editore (con la libertà  poi degli speaker di dire la loro). “In un momento tanto delicato per la stagione della Roma – si legge – il nostro pensiero é rivolto solo ai tifosi e alla squadra. Eventuali commenti verranno fatti se necessario in altri momenti”. Condanna con forza le parole del presidente, Ilario Di Giovanbattista, direttore di Radio Radio. «Pallotta vorrebbe annullare qualsiasi voce critica per far ascoltare un pensiero unico. Non avrebbe esitazione a mandare sul lastrico decine di famiglie che in quelle radio lavorano».

Distaccata la posizione di Teleradiostereo: nessun comunicato o linea editoriale fissata. Federico Nisii, storico conduttore del pomeriggio, ritiene che «non sia farina del suo sacco, quindi gli attacchi sono pretestuosi e strumentali, visto che alle eventuali diffamazioni si risponde individualmente, in tribunale. Mentre alle critiche costruttive si risponde col lavoro, il campo e i risultati». Si fa delle domande Mario Corsi, storico conduttore della mattina di Centro Suono Sport. «Dopo otto anni il presidente se ne esce con questa storia delle radio, é incredibile. E non certo per difendere le radio, visto anche che devo ancora capire quali sono queste emittenti che gli vanno contro». Sull’umore degli ascoltatori, che rimbalzano per la tutta la giornata da una frequenza all’altra, incide il momento di crisi della Roma e il periodo di impopolarità  vissuto da Pallotta. In pochissimi difendono le radio («che ci danno la possibilità  di dire la nostra in libertà Â»), qualcuno ritiene che il numero uno di Boston abbia ragione (Â«àˆ vero che sparano fango ogni giorno e campano sparlando di tutto»), in molti sono stanchi della scarsa percezione dei problemi reali che ha Pallotta: «In campo contro il Milan non ci stavano le radio: pensasse a comprare a vincere qualcosa».

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