Shaktar-Roma 2-1, ai giallorossi resta solo l’amaro in bocca

Gazzetta dello Sport, M. Cecchini

Non per il presente, ma per il futuro. La mancata espulsione di Taison per la gomitata a Perotti forse non avrebbe cambiato la partita d’andata, ma avrebbe potuto incidere nella gara di ritorno a Roma, vista la bravura del brasiliano. «Puಠdarsi che meritasse il rosso – dice infatti l’argentino – ma non voglio pi๠pensarci. Per l’arbitro non era da espulsione e basta cosa. Ora bisogna giocare meglio, pensando che al ritorno con un solo gol possiamo eliminare lo Shakhtar. Cosa é successo tra il primo e il secondo tempo? Non lo so, me lo chiedo anche io. Per il primo tempo avremmo meritato di vincere e mi dispiace molto per quel maledetto secondo tempo che abbiamo giocato. àˆ tutta colpa nostra, non ci sono scuse, i responsabili siamo noi. Un terzo gol ci avrebbe ammazzato, ma in casa non possiamo giocare come abbiamo fatto nella ripresa. Nella ripresa non abbiamo fatto niente di quello fatto nel primo tempo e sono arrabbiato perchà© avevamo segnato, stavamo giocando bene e poi non so cosa sia successo. Non ho una risposta chiara, forse é mancata un po’ d’esperienza. Dobbiamo stare zitti e lavorare per migliorare. L’obiettivo é il Mondiale? Darಠtutto per andare. Non sarà  facile far parte del gruppo, perಠci proverಠperchà© sarebbe il mio sogno».

RISCATTO – Ha l’amarezza scritta in faccia anche capitan De Rossi, che rimugina sul fatto che i giallorossi hanno perso 8 delle ultime 9 partite a eliminazione diretta. Tra l’altro, l’ultima volta che la Roma ha perso una partita in Champions dopo essere stata in vantaggio é stata proprio contro lo Shakhtar, nel 2011. «Sono stati due tempi molti diversi tra loro. Molto bene nel primo e poi male dopo il primo gol subito, dove abbiamo smesso di giocare. Peccato. Di Francesco deluso da chi ha pi๠esperienza? Non ho sentito l’intervista del mister. Abbiamo giocato contro una squadra forte con grandissimi giocatori. Analizzeremo bene dove siamo mancati, ma dobbiamo pensare che il risultato ci tiene in vita. Non c’é bisogno di nuovi stimoli per il ritorno di un ottavo di Champions. Giocheremo in casa e ci basterà  vincere 1-0 ma non sarà  facile. L’errore di Florenzi? Non l’ho visto a fine partita perchà© é andato all’antidoping. Gli errori nel calcio si commettono, perಠc’é ancora il ritorno dove possiamo ribaltare tutto e per far dimenticare gli errori di questa gara che ci ha lasciato l’amaro in bocca». Proprio vero. Per questo l’Olimpico aspetta una notte zuccherosa.

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