La Roma trova la terza vittoria di fila, non accadeva da novembre

Corriere della Sera, L. Valdiserri

L’esame era importante sia per la Roma che per Cengiz Under, il giallorosso pi๠«on fire». Hellas Verona e Benevento — penultima e ultima — erano la scorciatoia migliore per mettere 6 punti in classifica (la squadra) e segnare i primi 3 gol nel campionato italiano (il Turchetto). La trasferta di Udine richiedeva un salto di qualità  per diversi motivi: il maggior valore dell’avversario; la vicinanza con l’andata degli ottavi di Champions (mercoleda contro lo Shakhtar Donetsk); il necessario turnover (Juan Jesus terzino al posto di Kolarov); la difficoltà  di dare continuità  ai risultati.

La vittoria per 2-0 (14° «clean sheet» su 31 partite stagionali) ha dato risposte confortanti. La squadra ha giocato una buona gara, continuando nella striscia di successi, ora arrivati a tre, e ha scavalcato l’Inter salendo al terzo posto. Per aver di meglio bisogna risalire al periodo tra il 22 ottobre (Torino-Roma 0-1) al 18 novembre scorso (Roma-Lazio 2-1), passando per Roma-Crotone 1-0, Roma-Bologna 1-0, Roma-Chelsea 3-0 e Fiorentina-Roma 2-4. La trasferta contro i viola, una squadra che gioca a viso aperto come l’Udinese, é il paragone pi๠simile alla gara di ieri. All’interno di una buona partita collettiva, la scintilla l’ha data Cengiz Under, sbloccando il risultato con un sinistro da fuori area al 25′ della ripresa (poi raddoppia Perotti). Di Francesco ha trovato la giusta sintesi prima della gara, scegliendo l’undici, e dopo la gara, nel commento: «Ci vuole sempre la giocata di un singolo per vincere, ma questo risultato é arrivato attraverso un’idea di gioco chiara e corale, un modo di giocare da squadra, tutti insieme. Gengo (versione abruzzese del nome del Turchetto, ndr) deve migliorare in alcune scelte, ma adesso gioca pi๠di squadra e meno singolarmente. Tecnicamente é incredibile, va al tiro con grandissima velocità . Sta funzionando il nuovo modulo? Sta funzionando la filosofia. L’idea di calcio é sempre la stessa, questa squadra ha fatto grandi cose con il 4-3-3, ma poi ci siamo un po’ appiattiti. Il cambio di modulo é stato anche mentale e i ragazzi stanno facendo bene con il 4-2-3-1».

L’Udinese ha sofferto l’assenza dell’infortunato Lasagna. Perica é troppo grezzo per la coppia Manolas–Fazio e De Paul si é trovato da solo. La squadra di Oddo é in fase calante (un punto nelle ultime tre giornate) e l’allenatore non l’ha aiutata con il cambio Jankto–Behrami, al quarto d’ora della ripresa, che ha scoperto il centrocampo e mandato in crisi la difesa. Due palloni persi da Fofana in uscita hanno aperto le crepe decisive. La Roma, invece, torna in Champions con il morale alto. L’importante, per Di Francesco, é recuperare tutti e tornare al turnover sistematico. Condizione essenziale per vivere una primavera diversa da quella della gestione Spalletti, un anno fa, quando la squadra crollಠsotto i colpi di Lazio, Napoli e Olympique Lione in una settimana.

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