L’eliminazione dell’Italia non é solo un disastro sportivo ma anche economico

Corriere della Sera, P. Tomaselli


La cerimonia azzurra degli addii costa ben oltre 100 milioni di euro. L’eliminazione dall’Italia penalizza tutti: la Federazione, gli sponsor, le aziende, e ancora di pi๠la Fifa e il Mondiale stesso, che sarà  comunque il pi๠ricco della storia, ma senza azzurri sarà  pi๠povero. Non solo di storia, ma anche di denaro, soprattutto quello dei diritti tv.

IL VUOTO IN TV – Nella classifica dei 50 eventi maggiormente visti nel nostro Paese 49 sono legati a partite di calcio: l’unica eccezione é il Festival di Sanremo vinto da Giorgia, mentre 32 sono le partite dei Mondiali. La Nazionale in media attira un’audience di 8-12 milioni (pi๠dell’intera popolazione svedese, che supera di poco i 10 milioni…) che puಠsfondare i 20 milioni nelle partite pi๠seguite di Europei e Mondiali. Cosa la mancata qualificazione degli azzurri a Russia 2018 costerà  alla Fifa una perdita di circa 100 milioni di euro rispetto a Brasile 2014. Fra Rai e Sky la Fifa aveva incassato circa 180 milioni, mentre senza Italia sarà  dura superare quota 80. La Rai paga 26,3 milioni l’anno per gli azzurri, ma il nuovo bando sarebbe stato al rialzo. Perchà© per il Mondiale il prodotto in chiaro vale pi๠di quello destinato alle pay tv ed era atteso anche un eventuale inserimento di Mediaset nell’asta.

NIENTE PREMI – àˆ vero che la Federcalcio é reduce da due eliminazioni al primo turno, in Sudafrica e in Brasile, ma non essere nemmeno al via é un danno ben pi๠grave. In Russia sono garantiti 1,2 milioni di euro per ciascuna delle 32 Nazionali al Mondiale, il pi๠ricco di sempre con 342 milioni di euro di montepremi. Superare i gironi vale quasi 7 milioni di euro (e non superarli, come fece l’Italia di Prandelli nel 2014 portಠcomunque 6,8 milioni di ricavi…) arrivare ai quarti puಠvalere oltre 15 milioni, e via via a salire fino ai 24 milioni di euro per la finalista e i 32,5 per chi conquista la coppa.

SPONSOR IN RITIRATA – Gli accordi commerciali siglati dalla Federcalcio con Infront prevedono un minimo garantito sui 14 milioni di euro all’anno, ma sui 43 milioni di euro di introiti commerciali nel bilancio 2016 quasi metà  deriva dagli sponsor, e certi rapporti sarebbero difficili da mantenere o rinnovare alle stesse condizioni senza la vetrina russa. Nel 2016, grazie all’Europeo di Francia, la Figc ha fatturato 174 milioni, nel 2015 erano 153. Il Mondiale brasiliano portಠil 19% in pi๠di ricavi da sponsor. Ma senza un’Italia per cui tifare é previsto anche un drastico calo nella vendita delle magliette, che nel 2014 hanno rappresentatola metà  dell’intero merchandising azzurro, con circa 2,7 milioni di royalties. Puma ha un contratto fino al 2022, a quasi 20 milioni l’anno tra parte fissa (18,7) e variabile.

SCOMMESSE PERDUTE – Un Mondiale senza Italia pesa anche sulle casse dell’erario: puಠvalere anche un milione di euro in meno per il Fisco, fu quello il gettito delle scommesse sugli azzurri all’Europeo francese, che hanno mosso 19 dei quasi 268 milioni raccolti. Per la Figc, l’Italia rappresenta l’11% del pil del calcio mondiale di uno sport che solo dalla Coppa del Mondo ricava oltre 4 miliardi di euro. La svalutazione in campo condanna l’Italia alla serie B calcistica. Ma il marchio azzurro da oggi, se non é già  retrocesso sul mercato, lotta per salvarsi.

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2 commenti su “L’eliminazione dell’Italia non é solo un disastro sportivo ma anche economico”

  1. Mancano ancora 45 minuti
    abbiamo gestito bene anche se spesso imprecisi nei passaggi
    dajeeee voglio la qualificazione
    Forza ROMAAAAAAAAAAAAAAAA

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