Stadio della Roma, Baldissoni: “Speriamo di poter giocare nel nuovo stadio da agosto 2020”

Gazzetta dello Sport, A. Pugliese


Scommesse, infortuni, stadio, sponsor e competitività  economica (e non). Come al solito nell’assemblea degli azionisti (ieri a Trigoria) c’é finito un po’ di tutto, anche un «il salame fa venire la sete e l’acqua che disseta» di Franco Angeletti. Molto pi๠semplicemente, Mario Staderini ha chiesto a Mauro Baldissoni di scommettere sui tempi di realizzazione dello stadio («Mille euro contro uno che non si farà  entro il 2020»), con il d.g. che ha liquidato la vicenda cosa: «Non scommetto». Al di là  delle goliardie, é stata l’occasione per chiarire alcune cose.

LE RISPOSTE – Ad iniziare dal nuovo stadio. «Speriamo di poterci giocare la prima partita nell’agosto 2020 – dice il Baldissoni – Gli studi ci indicano questa data, la ritengo molto credibile. Lo stipendio del d.s. Monchi? Nasce da un bonus in entrata e dal fatto che non abbiamo pagato la sua clausola rescissoria». Poi il discorso é scivolato sulle possibili nuovi sanzioni Uefa per il break even del bilancio da centrare entro il 2018 («Ne stiamo parlando, ma abbiamo un solo parametro fuori»), sul costo eccessivo dei biglietti («Il nostro abbonamento é pi๠economico dei nostri rivali e nelle singole partite facciamo promozioni ad hoc») e sulla causa in corso con la Robe di Kappa per la rottura unilaterale del contratto di sponsor tecnico («Siamo in una fase preliminare, lontani dall’esito finale»), dopo che Fabio Palma aveva definito l’accordo con la Nike «da squadretta di metà  classifica», aggiungendo: «A Trigoria la casualità  é una certezza, forse non abbiamo neanche grandi preparatori». Poi ha preso la parola l’a.d. Umberto Gandini: «Il main sponsor? Ci sono dei tavoli aperti. Sulle osservazioni sul bilancio rimando invece alla relazione, dove ci sono tutte le risposte». Chiusura con i complimenti a Di Francesco. Almeno fino alla prossima assemblea.

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