Napoli e Chelsea, per la difesa arrivano test probanti

Gazzetta dello Sport, C. Zucchelli

Nello spogliatoio, la chiave. Quello di Trigoria, ma sopratutto quello dell’Olimpico. Perché, almeno stando ai dati di questo inizio di stagione, Roma-Napoli potrebbe decidersi dopo l’intervallo. EÌ€ quello il momento in cui la squadra di Sarri accelera, 16 reti dal 46′ in poi, ed eÌ€ quello in cui la squadra di Di Francesco va piuÌ€ in sofferenza, con i 4 gol incassati finora presi tutte nel secondo tempo. Compito duro, allora, per i difensori della Roma, che si ritroveranno tutti insieme soltanto venerdiÌ€, a 24 ore dalla supersfida dell’Olimpico: Moreno eÌ€ tornato due giorni fa, Manolas, squalificato con la Grecia, ieri, Juan Jesus e Peres non si sono mai allontanati, Kolarov oggi ci saraÌ€, Fazio invece rientreraÌ€ proprio a ridosso della partita e si giocheraÌ€ con Juan Jesus l’altro posto da titolare al centro.

PROVA DEL FUOCO – Gli unici due sicuri di giocare, infatti, sono Manolas e Kolarov: a destra Peres scenderà in campo se Florenzi sarà confermato davanti, al centro invece sulla carta Fazio è considerato il compagno ideale di Kostas, ma i dieci giorni in Sudamerica potrebbero premiare Juan Jesus, che si è sempre allenato a Trigoria e la scorsa stagione con il Napoli ha fatto molto bene, limitando Callejon. Lo spagnolo, ieri come oggi, è uno dei pericoli maggiori della squadra di Sarri, 25 gol realizzati, 5 in più della Juve, al secondo posto, e 14 in più della Roma, distante 6 lunghezze in classifica (ma con una partita in meno).

UN ANNO DOPO – Per la difesa romanista l’esame saraÌ€ di quelli difficili, ma guai a parlare a Di Francesco di un reparto soltanto: tutta la squadra, come ha detto un paio di giorni fa, «dovraÌ€ essere molto corta» per limitare un gruppo che davanti al portiere avversario sembra inarrestabile. I numeri lo certificano: il Napoli segna senza fermarsi da 8 mesi, visto che l’ultima partita in cui eÌ€ rimasto a secco eÌ€ quella in casa contro l’Atalanta del 25 febbraio (vinta 2-0 dai bergamaschi). In trasferta poi, nell’ultimo anno, non c’eÌ€ stato stadio in cui non sia andato in gol: ultima trasferta senza reti, infatti, eÌ€ quella del due ottobre 2016, sempre in casa Atalanta.

MOVIMENTI – I numeri peroÌ€ certificano pure che in questa stagione la Roma non ha subiÌ€to reti in 4 partite su 6, mentre lo scorso anno, nello stesso periodo, erano state 2. A dispetto della fama di «zemaniano»”, Di Francesco ha lavorato tanto sulla difesa e ci ha tenuto a ribadirlo: «A Pinzolo dedicavamo mezz’ora solo a questo e anche adesso gli dedichiamo parecchio tempo”. In campo e in sala video. La chiave, in fondo, eÌ€ sempre liÌ€: nello spogliatoio.

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