L’analisi tattica di Roma-Inter 1-3, una Roma padrona per 70′, poi le individualità  dell’Inter fanno il vuoto

La Roma disputa una partita da grande squadra per 70 minuti pieni, mettendo in mostra tutte le caratteristiche richieste da mister Di Francesco come il pressing alto, la costruzione dal basso con il quadrilatero portiere, difensori centrali e regista basso oltre alla compattezza delle due linee tra difesa e centrocampo. Dove a Bergamo la sorte aveva regalato tre punti pesanti ad una Roma priva di gioco, contro l’Inter una bella squadra armoniosa e con personalità  ne raccoglie zero.

Analisi tattica Roma-Inter 1-3 – Avvio dell’ Inter con personalità , la Roma cresce alla distanza. Il centrocampo della Roma comanda il gioco.

Fin dai primi minuti la Roma dimostra di voler costruire l’azione dal basso sprecando pochissimi palloni, il contrario di quello visto a Bergamo dove la sfera scottava tra i piedi dei difensori e veniva rilanciata immediatamente. Buon avvio nei 5′ dell’Inter che prova a controllare il gioco fin dai primi minuti non riuscendo perಠa trovare spazi tra le strette maglie giallorosse, eccetto un’azione convulsa in area portata avanti da Candreva ed Icardi con palla a lato. Spalletti blocca De Rossi ma viene sorpreso da una squadra attenta che spreca poco o nulla e cresce in modo costante dalla conclusione di Kolarov in poi, legno sul palo alla destra di Handanovic che sveglia la squadra dai timori iniziali. La partita viene sbloccata dal gol Dzeko, classico movimento che viene imbeccato dietro la linea difensiva perfettamente da Nainggolan, 1-0.

Kolarov
Il primo palo colpito dalla Roma con Kolarov

I giallorossi salgono d’intensità  mentre l’Inter prova fin da subito a sfruttare il duello Perisic/Juan Jesus sulla catena destra con il brasiliano saltato ed ammonito al 20esimo, primo squillo del croato. La Roma applica il metodo Di Francesco, lavorando la palla con Alisson, oggi pi๠sicuro e preciso con i piedi, i due centrali e De Rossi in appoggio, seppur sempre marcato a vista dai nerazzurri, senza buttar mai la sfera, seppur a volte complicandosi la vita pi๠del dovuto. La formazione giallorossa alterna fasi di pressing alto in alternativa ricompattandosi con un 4-1-4-1 con le linee molto vicine tra loro che soffoca cosa la manovra dell’Inter troppo piatta con un Borja Valero ancora non padrone del gioco. La posizione del tuttocampista spagnolo, libero di svariare rispetto a Gagliardini e Vecino pi๠bassi, non funziona venendo spesso inghiottito dal centrocampo della Roma.

Defrel per Nainggolan, secondo palo pieno.

Su una discesa di Kolarov a sinistra, anche oggi tra i migliori, Defrel trova lo scarico per Nainggolan che da fuori scaglia un tiro basso e preciso, fin troppo con la palla che termina anch’essa sul palo con Handanovic ancora graziato. Nel finale di primo tempo prima apparizione anche di Icardi, che si stacca dalla marcatura di Fazio, e con una bella girata in area sporca i guanti Alisson costretto ad una parata impegnativa.

Icardi, con un contro movimento da attaccante di razza, si stacca dalla marcatura di Fazio, troppo lento a seguire l’uomo, ed effettua la sua prima conclusione a rete. Il leit motiv della serata.

Analisi tattica Roma-Inter 1-3 – La Roma riparte bene, mettendo sotto i nerazzurri, l’Inter rinasce dopo il doppio errore di Jesus e Fazio che porta al gol di Icardi

Nella ripresa Spalletti toglie subito Gagliardini, impalpabile, per la maggior qualità  di Joao Mario abbassando Borja Valero, pi๠vivo nella costruzione del gioco. La Roma riparte a tamburo battente e Strootman dopo 11 secondi si inserisce perfettamente in area dopo un uno due con Dzeko concludendo in porta, parata. I giallorossi costruiscono bene a sinistra con la sovrapposizioni di Kolarov sulla fascia, le sgroppate di Strootman finalmente nel suo ruolo, ed i tagli interni di Perotti contenendo bene sulla fascia opposta con Jesus e Defrel pi๠guardinghi su Perisic. Intorno al 10′ arriva il fallo incriminato di Skriniar su Perotti con la mancata applicazione del VAR, calcio di rigore non concesso. Al 17′ arriva un cambio sottovalutato che peserà  molto sopratutto per gli equilibri tattici della Roma: esce Defrel, inesauribile sopratutto in aiuto a Juan Jesus, al posto di El Shaarawy, maggiormente offensivo e meno disposto al sacrificio. Perotti continua a spadroneggiare su D’Ambrosio a sinistra, prima una palla ottima in area per El Shaarawy, non agganciata dal Faraone, poi un palo interno clamoroso, l’ennesimo, dopo esser rientrato sul destro al limite dell’area al 19′ della ripresa.

Perotti rientra e con una sciabolata fa vibrare il palo, collezione di legni per la Roma.

Il doppio errore individuale che cambia l’intero incontro arriva al 21′: Juan Jesus a destra viene pressato da Joao Mario, il verde oro butta una palla velenosa in mezzo al campo anzichà© giocare semplice lungo linea, il centrocampo della Roma é tagliato fuori e Candreva in possesso della sfera attira su di sé Fazio che abbandona incautamente la linea difensiva (nonostante lo schermo di De Rossi), Icardi é bravissimo a girarsi in modo fulmineo di destro, 1-1.

I due errori decisivi visti da dietro: Juan Jesus tira una palla casuale in mezzo al campo, Fazio scompone la linea uscendo dalla propria posizione nonostante De Rossi e Nainggolan in aiuto su Candreva.

La Roma non si scoraggia e riparte immediatamente con El Shaarawy che scatta a destra e sfrutta lo spazio alle spalle di Dalbert per provare ad infilare Handanovic, palla salvata a pochi passi dalla porta. Poco dopo i giallorossi non concludono un’altra buona occasione con Perotti a campo aperto bravo a servire Nainggolan, un pizzico in ritardo. La Roma gioca un calcio dispendioso ed inizia a calare vistosamente d’intensità  e ritmo, cosa com’era accaduto a Bergamo, lasciando troppo spazio e duelli individuali agli avanti dell’Inter. Cosa la differenza cosa la fa ancora la bravura dei calciatori: Joao Mario é solo ad innescare Perisic che finalmente ha tempo e spazio per puntare Juan Jesus che viene saltato per la seconda volta in partita: Icardi, con lo stesso movimento della conclusione parata da Alisson nel primo tempo, si stacca da Fazio ed in girata firma il 2-1.

Perisic salta Juan Jesus, Icardi si stacca da Fazio e segna il 2-1 con una grandissima rete.

La Roma con la seconda rete viene sopraffatta dalle emozioni sparendo dal campo e palesando evidenti limiti mentali, cosa come ricordato da Di Francesco a fine partita. L’Inter é cinica e letale nelle ripartenze essendo ormai nella condizione di sviluppare il proprio gioco speculare e chiude il match con il 3-1 di Vecino, fotocopia del 2-1 di Icardi sfruttando nuovamente il mismatch Perisic/Juan Jesus.

Il 3-1 di Vecino, azione identica al 2-1.

Analisi tattica Roma-Inter 1-3 – Commento finale

Un 3-1 pesante che paradossalmente non ridimensiona le ambizioni della Roma (qualificazione in Champions League), ritrovata nel gioco e nell’applicazione tattica richiesta dal proprio allenatore, fino a qualche settimana fa non cosa scontata. La pesante defezione a destra di un terzino di ruolo capace di contenere Perisic a conti fatti ha sparigliato le carte in tavola cosa come gli errori di Fazio, puniti a carissimo prezzo regolarmente. Di Francesco é stato impeccabile nella preparazione della partita, molto meno quando é stato costretto ad interpretare senza il proprio spartito nel momento di difficoltà  peccando d’inesperienza, forse dimostrandosi troppo sicuro di avere in mano la partita. Bravo e fortunato Spalletti ad incassare ed a colpire proprio nei punti scoperti dai giallorossi, dimostrando già  in 180′ che il colpo dell’Inter, in possesso di un’ottima rosa, é senz’altro lui.

Analisi tattica Roma-Inter 1-3 – Extra

La posizione di Defrel – La Roma é molto vicina a Patrik Schick, il ceco non sembra assolutamente in grado di svolgere il medesimo ruolo di fatica del francese, praticamente pi๠centrocampista che attaccante avanzato. Starà  a Di Francesco trovare la collocazione giusta al grandissimo talento dell’Est Europa.

E Cengiz Under? – Appena entrato ha messo in mostra un paio di movimenti interessanti.

Karsdorp e Florenzi tornate presto – Perchà© mai come oggi la mancanza di un solo elemento ha fatto la differenza tra la vittoria e la sconfitta.

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72 commenti su “L’analisi tattica di Roma-Inter 1-3, una Roma padrona per 70′, poi le individualità  dell’Inter fanno il vuoto”

  1. Benvenuto a Scic, visto la titubanza che ha avuto nel venire
    spero solo che sia convinto della scelta fatta e che non la consideri un ripiego

    troppi giocatori ritengono la Roma una società di passaggio

    il tanto rimpianto Salah non vedeva l’ora di andarsene e tornare da Sua Maestà
    dove tra l’altro guadagna di più
    a noi ha fatto comodo la sua vendita, perchè dovevamo sistemare i conti per via del fpf

    ma per piacere non fatelo passare per un santo sacrificato al rogo
    perchè santo non è

    Buongiorno a tutti

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    • Ovviamente la Roma è un club di passaggio, squadra con una Piazza isterica che se giochi bene 3 partite sei il nuovo Messia, se ne giochi male 3, ti fanno gli agguati nei parcheggi, o ti chiamano sotto la curva per sputarti e minacciarti. O ti fischiano l allenatore anche quando ti fa il record di punti e di Goal fatti in una stagione.

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  2. Con il suo tipico linguaggio colorito Ave 20:23 e 20:31 ha scritto quel che noi tutti pensiamo.
    Sul Var avevo avuto le stesse riflessioni sulla perfezione degli strumenti e sulla incapacità degli interpreti, sempre arbitri sulla imparzialità dei quali giura solo Nicchi, a disincagliarsi dalle zebrate di simpatia. Come ho scritto sotto, d’accordo con un predecessore, l’amministrazione va affidata a un soggetto terzo, certamente e necessariamente obiettivo.
    Non so come si fa, ma non spetta a me organizzare il sistema. Se non si riesce a conferirgli un’attendibilità certa, meglio tornare agli arbitri di porta, tra i quali, ancorché casualmente, di tanto in tanto uno imparziale capita.
    Anche sulla rivedibilità dei nostri difensori e sulla morbidezza del nostro centrocampo, niente da aggiungere.

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  3. Var vista da quasi tutti gli arbitri, tranne che da Irrati
    Che poi non serve per dare un rigore come quello

    La società che fa? Cala le brache invece di incazzarsi a morte

    Complimenti

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  4. Il campionato non è finito, ma al tifoso vero perdere 1-3 in casa con l’inter fa girare i cojoni
    Io sono uno di quei tifosi
    Non me ne frega un cazzo di scic, se poi vedo che i nostri difensori stanno a tre metri da Icardi, permettendogli di fare quello che cazzo gli pare

    Un centrocampo di passisti che non copre, non fa filtro, non sa impostare, non innesca ripartenze

    DDR che tira e manda il pallone in fallo laterale
    JJ che rinvia alla cazzo di cane sui piedi di uno strisciato

    Che cazzo ce fai con scic
    Qualcuno se la prende con Alisson, quando hai una difesa di merda!

    Che Dio ce la mandi buona
    Fiducia a DiFra
    Ma aggiustasse le troppe cose che non vanno in questa squadra

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  5. CALCIOMERCATO Roma, Tumminello verso il Cagliari
    Lunedì 28 agosto 2017
    L’arrivo di Patrick Schick dà il via libera a un’altra cessione nell’attacco della Roma. Marco Tumminello è uno dei giovani più promettenti del panorama giovanile italiano e tante formazioni si sono informate su di lui. Il futuro del classe ’98 è quello di andare in prestito in un altro club di Serie A. In pole c’è ora il Cagliari, mentre provano il sorpasso Crotone, Verona e Benevento.

    Speriamo che Monchi esiga precise garanzie di impegno in partita e non lo regali a nessuno, con un riconoscimento di valorizzazione non superiore ai 2 mln.
    Capitolo Schick.

    MERCATO Roma, Patrik Schick sarà nella Capitale questa sera. Domani in programma le visite mediche
    Lunedì 28 agosto 2017
    Sta per iniziare l’avventura di Patrik Schick nella Capitale. Il calciatore ceco raggiungerà Roma nella giornata di oggi, atterrando all’aeroporto di Fiumicino alle ore 20.15. Domani sono programmate le consuete visite mediche, dopo di che l’attaccante potrà apporre la firma che lo legherà alla squadra di Pallotta.

    Benvenuto, con tutti i tuoi antenati.

    Sampei 28 agosto 2017 il 15:52
    Secondo me Di Francesco non ha mai avuto la fissazione dell’esterno stretto, largo o a piede invertito; semplicemente si è ritrovato con Berardi in rosa e ha impostato la sua squadra tenendo conto delle sue caratteristiche.
    Avesse avuto Salah avrebbe giocato diversamente.
    Stesso discorso se fosse arrivato Mahrez anziché il ceco.

    Spero tu abbia ragione, perché si farebbe carta straccia di tutte le chiacchiere sulla rigidità di DiFra.
    Una riflessione, infine, sul centrale difensivo che, pare, Monchi stia cercando: ho letto da qualche parte che dovrà essere uno che già ben conosce il nostro calcio.
    Chi potrebbe essere?

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  6. Schlick è nostro! Almeno questa l’abbiamo vinta !!! Ora sta al mister adattare il gioco per farlo rendere al meglio…Speriamo anche in un centrale di livello che sappia un po’ impostare

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    • Il modulo ideale ora è con due punte e un treuqartista, difesa a 3 se nn arriva il centrale a quattro se arriva il centrale sinistro forte con visione di gioco…

      4312

      Panzone
      Florenzi Manolas xxx kolarov
      Radja gonalons strootman
      Perotti
      Schlick dzeko

      3412
      Panzone
      Manolas fazio kolarov
      Florenzi strootman gonalons perotti
      Radja
      Dzeko Schlick

      Con questa puoi cambiare modulo in partita

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  7. Il Var funziona eccome: basta che l’arbitro in campo se ne avvalga, e quello al video lo tenga correttamente informato.
    Avete visto ieri Valeri le corse che si è fatto per consultare lo strumento? Esattamente il contrario di Irrati, peraltro fuorviato da Orsato.
    Purtroppo Valeri è di Roma e non sarà mai chiamato a dirigere la nostra squadra: sono passati per sempre i tempi di Vincenzo Orlandini, romano, chiamato a dirigere un derby – siamo alla metà degli anni ’50 -, per l’immensa bravura e la comprovata imparzialità.
    La tecnologia sforna strumenti perfetti e adeguati: spetta all’uomo, nella fattispecie all’arbitro, non mortificarli.
    E a proposito di arbitri, ai due zebrati di ieri, Rizzoli e Orsato, devo aggiungerne altrettanti: Mazzoleni e Rocchi.
    È stata una gran brutta batosta, ma se DiFra riuscirà ad aggiungere un’altra mezzoretta alla tenuta fisica, e tecnica, diventeremo uno squadrone, dai traguardi illimitati.
    Peccato, ma il tempo c’è.
    Speravo che nel frattempo uscisse la notizia delle visite in corso per Schick, anche per rassicurare il nostro Down 09:38, ma ancora niente. Oh, beninteso, non rappresenta, a parer mio, la soluzione migliore dei problemi di Eusebio sulla fascia dx avanzata, ma resta un gran bel giocatore, che potrà mettere a dura prova la rigidità dei moduli dell’allenatore.
    Chiudo con una ultima riflessione sul Var di sabato all’Olimpico: spero che Sorpallotta voglia scomodare le sue natiche e portarle fin davanti a Nicchi per protestare vivacemente sullo sgarbo ricevuto dalla Roma, che è, purtroppo, sua, senza delegare l’incombenza, sacra, alla sua squallida dirigenza amministrativa, che si è limitata ad esprimere moderato dissenso sui media

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    • Su questo ti quoto. ….anzi per alcuni era già finito prima di iniziare. Farebbero deprimere un vecchio satiro imbottito di viagra in vacanza nel paradiso delle vergini

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      • Finita non è ma certo è iniziata così così ma nn preoccupiamoci al rientro avremo dieci partite in un mese contro squadre forti e li sapremo di che pasta siamo realmente fatti

  8. Infatti secondo me non è il giocatore giusto per la Roma adesso. Oltre a costare una cifra non copre il ruolo di Salah e dunque sono tanti soldi investiti in maniera inadeguata. E’ certo un ottimo giocatore, ma l’impressione è che manchi a questa Roma l’uomo giusto al posto giusto.

    Su Spalletti: non è che sia il più grande allenatore, però con lui a Roma qualcosa di buono abbiamo visto, mentre con questo cosa vedremo?

    La sconfitta, per altro in casa, è pesantissima. Sia per la classifica (sono gare da 6 punti e non da 3), sia per il morale e per l’andamento della stagione.

    E’ probabile, come qualcuno afferma, che stiano acchittando un campionato pro milanesi, tanto per cambiare… del resto dovranno pure rifarsi di tutti i soldi spesi no?
    Il Var è solo l’ennesima presa in gira per il popolo bue, tanto a decidere sarà sempre l’uomo arbitro, che se non vuole darti il rigore non te lo da, Var o non Var. Non bisogna essere un genio per capirlo.

    Ora andremo a Genova e qualcuno è convinto che vinceremo facile, ma per me questa Roma non avrà mai partite facili, a meno che non cambi registro e non arrivino due buoni difensori.

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  9. Se dovesse arrivare Schick (cosa tutt’altro che certa), sarebbe poco furbo metterlo sulla fascia. Giampaolo anche se non è stato molto politically correct ha detto una verità. Schick è un punta non un’ala ed Eusebio dovrebbe prenderne atto cambiando modulo.

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    • Assodato che Giampaolo è un senza palle e lecchino allo stato puro… (vedasi fuga in svizzera quando allenava il brescia per non farsi linciare dai tifosi )

      L’ essere punta o l’ essere ala ha tante sfumature.. Per come gioca Schick a mio parere se gli lasci lo slot di centro destra del campo libero di accentrarsi e puntare la porta lo rendi devastante

      se lo metti centrale in attacco a 3 a fare il riferimento offensivo lascia il tempo che trova (vedasi europeo)

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  10. Juan Jesus non può giocare titolare contro certe squadre, Perisic ha fato quel che voleva propiziando due gol.
    e pure allison e fazio meritano una riflessione…

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    • Ci fosse stato rudiger al posto JJESUS sarebbe stata un’altra storia ma nn è colpa del brasiliano che giocava fuori ruolo o del mister a cui Monchi nn ha ancora dato una squadra completa . Mi risulta che Eusebio è da quando è arrivato che chiede un centrale e un’ala. …adesso forse arriva Schick (forte per carità ma anche caro ) ed è un rebus capire come si sposerà col gioco di DiFra. Se a tutto qst ci aggiungi che siamo una squadra endemicamente sfigata (vedi continui infortuni) la frittata è servita !
      Inizialmente avevo molti più dubbi su Di Francesco che su Monchi ma devo dire che finora quello che mi ha deluso di più è lo spagnolo (poi è vero che anche lui deve rendere conto purtroppo a sor Pallotta ).
      Manca poco alla chiusura del mercato (finalmente !) vediamo se riusciamo ad aggiustare qualcosa e meno male che c’è la pausa.

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      • giustissimo uomo
        presto avremo tutti a dispisizione
        monchi troppo lento
        l’unico rammarico è la reazione sterile tattica dopo i 2 gol
        pero’ difra si vede che è bravo

  11. Ora Spalletti è diventato un grande allenatore…..vi siete dimenticati di quanto j’avete triturato li cojoni fino a tre mesi fa?
    Su Eusebio poi i pregiudizi fioccano da quando è arrivato, dopo due giornate è già finito. Ammetto che i dubbi su di lui ce li ho anch’io ma nn da adesso (è dire che qui qualcuno lo voleva in panchina già al posto di Garcia) , ora però lasciatelo lavorare sperando che gli completino la squadra. Dopo la sosta sono sicuro che le cose andranno meglio.

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  12. La Roma ha dimostrato ieri scientificamente di essere superiore all’inter nei primi 70 minuti, mentre Spalletti ha dimostrato scientificamenti di essere superiore a Difra visto che con i cambi ha ribaltato il risultato in 10 minuti rendendo la sua squadra nettamente inferiore alla Roma e con un goal di svantaggio ai tre punti fuori casa.

    Tutto il resto sono solo chiacchiere.

    Se la rosa è incompleta, o i calciatori sono così scarsi com’è che per 70 minuti ha umiliato l’inter? Poi c’è la sfortuna e c’è il rigore non dato ma le tre pappine prese poi non sono colpa di JJ o Fazio o altro e farina del sacco di difra che non solo non ha fatto i cambi giusti, ma non ha cambiato il modulo di gioco e fatto arretrare la squadra. Cosa che invece era prima del vantaggio della roma e grazie al quale il vantaggio è stato conseguito.

    Per assurdo la roma in parità è stata più arretrata, attenta e accorta nella prima parte della gara poi dopo i pali hanno tutti sbracato. Erano stanchi? Certo, proprio per questo devi adattarti. Accorci la squadra e giochi di rimessa. A che serve andare all’arrembaggio quando sei già in vantaggio? Hai permesso così all’inter di giocare di rimessa dandogli un vantaggio immenso quando avrebbe lei dovuto fare la partita e rischiare il contropiede.

    Ma questa sono quisquilie da pulcini del calcio.

    Questo è un’ altro Zeman.

    Più giovane, italiano, più simpatico. Ma questa è la sostanza.

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    • Di solito contestavamo a Spalletti di nn sapere cambiare la partita con i cambi ora abbiamo capito che lo scorso anno i cambi alla Roma nn li aveva!!! All inter li ha e ci ha messo nel taschino difra deve crescere ancora tanto

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  13. Cominciamo bene….non cambia niente….sembra una fotocopia…..già vista, si acquistano
    giocatori scocciati, si rompono quelli buoni….non si riesce a comprare uno manco quando
    si hanno i soldi. Poi arriva la sfiga. Stavolta si è materializzata con 3 pali e un gol…. e un
    fine settimana a muso lungo.

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  14. Tutte le squadre che ci avrebbe fatto comodo non vincessero hanno vinto, compresa l’Inter che abbiamo preso a pallate per 67′: poi ci hanno preso a pallate, ma un paio di queste le hanno ficcate dentro la rete.
    La cattiveria agonistica è indispensabile e l’allenatore deve stare in campana per mantenere solida la squadra nella parte nevralgica che è il centrocampo.
    Niente di questo è successo.

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  15. Io penso che ci sia troppo disfattismo.
    La roma ha giocato meglio dell’inter e poteva (o doveva) benissimo vincere. Stop.
    Nel calcio poi contatto anche altre cose: per esempio l’inter è in cerca di riscatto e ha più entusiasmo della Roma e questo secondo me alla seconda giornata conta molto. Ricordate il filotto di vittorie di rudi garcia?
    I gol sono venuti solo ed esclusivamente per episodi e sempre e solo dalla parte del terzino mancante. Abbiamo preso 3 pali, un rigore negato (per me non così solare ma si poteva dare).
    Tirando le somme credo che ieri di Francesco abbia fatto meglio di spalletti (anche se io sono uno dei pochi che di Luciano non avrebbe voluto neanche il ritorno un anno e mezzo fa)

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    • Ieri abbiamo perso da polli, e questo è peggio che perdere…i pali stanno lì e si prendono i rigori nn te li danno mai, ma quando al 65 nn ti accorgi che loro ti stanno rubando campo minuto dopo minuto e nn corri ai ripari vuol dire che sei girato verso la tribuna e nn guardi la partita o peggio ancora che l’aver preso tre pali ti da la certezza di avere vinto….difra ha perso male ieri e nn per il gioco ma perché nn ha capito che 1-0 per una squadra che nn tiene mai la palla per più di quattro passaggi è un risultato molto molto difficile da difendere…se metti un palleggiatore e dici alla squadra di tenere la palla magari ne fai un altro…invece noi sempre a buttarci avanti in verticale con la squadra spaccata in due…il primo gol è frutto di un errore tattico di jj che invece di continuare a palleggiare perché pressato sparecchia male avanti e c’è nn un buco una voragine in mezzo al campo perché i centrocampisti sono tutti oltre la linea del centrocampo…poi due verticali e con i cardi in area te la cavi solo se hai koulibaly o bonucci…

      Questo non ha capito che sta allenando una squadra di vertice

      Rispondi
      • Guardate bene cosa fa strootman sul primo gol loro, prova a correre dietro a vicino ma è sfiancato perché ha fatto 50 scatti e quindi lo molla lo stesso de rossi è lento a chiudere poi in area fazio è molle e quello è forte e ti segna

  16. Intanto il nostro ex Salah in 5 partite tra campionato e coppe realizza 3 gol e due assist gol 🙁 con una società forte questo giocatore si poteva tenere oppure vendere a un prezzo maggiore visto il suo valore e i prezzi che ci sono ora,ma oramai non si puo tornare indietro,contro una nostra concorrente per la champions ieri imprecavo nella grande sfiga e per il rigore non concesso,oggi a mente fredda dico che la sfiga e stata anche aiutata da una dirigenza deficitaria sul mercato,vendere un calciatore come Salah e aspettare cosi tanto per un suo sostituto e trovarsi a schierare J.Jesus come terzino destro sono gravi errori che paghi a caro prezzo,gli amanti di questa dirigenza se ne escono con frasi del tipo ma quanti terzini vuoi quanti ne devi comprare se ce ne sono 4 infortunati,e non vedono questi grandi geni del pallone che Florenzi e Nura vengono da due gravi infortuni e che sicuramente non potranno essere in condizione visto il lungo stop,che prendere un sostituto infortunato per 15 milioni che ha saltato la preparazione ci poteva far preoccupare anche per un semplice raffreddore a B.Peres,la sfiga a un nome e si chiama Pallotta-Baldissoni

    Rispondi
    • Salah è un top player defrel è come iturbe…

      Il polacco è un super portiere Alison è (forse) un buon portiere

      Rudiger è un ottimo difensore eadattabile in più ruoli, Moreno nn so chi sia

      Spalletti è un bravo allenatore difra è un discreto allenatore

      Karsdrop è costato più del polacco ed è arrivato claudicante

      Mi sembra che si sia voluto depotenziare la squadra per ridurre gli ingaggi nel triennio successivo…salvo poi spendere cifre folli per comprare bidoni come defrel…

      Unico colpo vero finora kolarov

      Speriamo in questo Schlick sempre che nn sia annichilito dagli schemi antiquati del nostro mister

      Rispondi
      • Spalletti ha sempre fatto il suo dovere e nulla più. Era tornato per vincere e non c’è riuscito. La sua Roma è sempre stata la seconda squadra più forte e infatti è arrivato sempre secondo. Poi è vero che tatticamente ora è molto duttile e questo di lui mi piace. Ma solo questo

      • commento giustissimo di Pisolo.
        Concordo su Defrel: finora ha dimostrato di essere buono tanto quanto Iturbe, il che e tutto dire.
        Moreno? Chi l’ha visto: Karsdop rotto prima di cominciare…ma poi ‘sto Monchi che obbiettivi ha?

    • Bravo !
      Concordo al 100 per cento…
      Adoro di FRancesco (romanista e uomo perbene ), ma tra lui e Spalletti c’è un abisso in termini di spessore e carisma con i giocatori.
      Ed un allenatore fortunato ( come è stato ieri Spalletti ) e vincente è preferibile ad uno
      Sfortunato e perdente !
      Purtroppo

      Rispondi
      • Non è detto che Di Francesco non diventi un allenatore a livello Spalletti.
        Quando la Roma crescerà ne beneficerà pure l’allenatore…mi auguro una
        stagione sulla cresta dell’onda, anche se non al primo posto, essendo la
        squadra rifondata, ma noi siamo la Roma non il Sassuolo.

  17. Leggo di qualcuno che dice che abbiamo “asfaltato” l’Inter ma a me par che sono loro che hanno asfaltato noi…le partite nn durano 67 minuti mister di Francesco e nn esiste solo il 433 perché nn stiamo a football manager

    Rispondi
    • Comunque se al Pallottone non gli frega niente di andare in Champions credo che sia prossimo alla vendita del club che arriverà non prima di Natale, scommetto che non verrà più a vedere una partita fino ad allora.

      Rispondi
      • Quello è un figurante di unicredit, mi convince sempre meno ero molto speranzoso all’inizio invece la Roma pare la classica multinazionale frulla-uomini dove ci sono più manager (imposti da unicredit) che calciatori e staff, dove si fa scalo per andare in premier X le plusvalenze, dove i giovani del vivaio vengono usati SOLO come merce di scambio.

        Tornando al tuo discorso su emery e monchi credo che monchi comprava ed emery era bravo ad adattarsi a quello che gli comprava

  18. Di Francesco nn mi convince mi dispiace ma deve dare una svolta a questa sua tattica da fine anni 90 Omani non è più a Lecce o a Sassuolo è in una squadra di prima fascia deve gestire lo spogliatoio e adattare il gioco a uomini che ha e anche all’avversario…deve poter cambiare la tattica a partita in corso sennò dura fino a natale o salta anche prima

    conte andò alla Juve per fare il 424 ma poi si rese conto che con gli uomini che aveva nn poteva farlo e ripiego su un 352 con cui vinse tre scudetti….

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    • Tranquillo che a Novembre nello spogliatoio già se lo magneranno, attenzione che adesso Totti non c’è più, voglio vedere a chi daranno la colpa.
      Allora se si prende uno che fa quasi e solo il 4 3 3 gli si comprano giocatori per il 4 3 3 e si vende al miglior offerente chi non è adatto e chi non ne vuole sapere, qui la colpa la do anche al mister che non chiede solo chi vuole e può fare il suo modulo.
      Chissà chi prenderanno a Dicembre sulla panchina o meglio chi cazzo vorrà venire?

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      • Io uno che Sa fare solo un gioco nn lo prendevo neanche morto, con le pezze al culo che abbiamo è meglio uno che si arrangia con quello che si ha no?

      • Ti ricordo che zeman volle fortemente tachtsidis rivelatosi poi una pippa inenarrabile, per non parlare di pivotto servidei dal moro e frau…questi santoni sono ridicoli, ma ancor più ridicolo chi gli affida una squadra in champions league

      • Siccome hanno deciso così almeno seguissero la logica ma niente questi sono dementi all’ennesima potenza.
        La delusione più grande fina ad ora è Monchi, a questo punto devo pensare che i calciatori li sceglieva Emery.

  19. Regà si possono dire miliardi di cose ma è evidente che stanno favoreggiando le milanesi, ieri sera si è visto uno scandalo adirittura più grosso di calciopoli stessa, il rigore era solare anche senza il var, quindi considerando l’atteggiamento di irrati (che tra l’altro considero uno tra i piu raccomandati tra gli arbitri) e che non abbia su un episodio simile considerato minimamente il var, è chiaro che ha voluto non dare il rigore di proposito, perchè prima poteva esserci l’errore umano e si poteva avere dubbi sulla malafede, ora la malafede è confermata e inopinabile, ieri sul 2 a 0 la partita cambiava nettamente.

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  20. Tra il rigore non assegnato ieri alla Roma e quello negato oggi al Cagliari contro il Milan é chiaro come le Milanesi debbano ritornare in Champions League e che saranno aiutate a raggiungere. Dobbiamo essere più forti di tutto ciò.

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  21. Va detto cmq che se entrava almeno uno dei pali o ci davano il rigore anche queste considerazioni avrebbero lasciato il tempo che trovano. Ho visto in ogni caso una Roma perdere ma asfaltare letteralmente l’inter sul piano del gioco e delle occasioni: poi contro i corsi e ricorsi storici non si può far niente. Contro spalletti dovevamo perdere, lo dice la nostra storia contro tutti gli ex al veleno

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  22. A me sembra chiaro come il sole che la partita è stata persa per un solo motivo: l’assenza del terzino destro. Tutti e tre i gol dell’inter nascono da JJ, non per dargli addosso, neanche ha giocato tanto male, ma purtroppo quello non è il suo ruolo. La fortuna di spalletti è stata soprattutto lì e io sinceramente l’inter ieri l’ho vista male, anche se siamo solo all’inizio.
    Forse allora di francesco poteva fare di più, magari rinunciando al 433 per un 352 con defrel e kolarov laterali a ripiegare su persic e candreva.

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  23. L’analisi tattica l’ho già fatta prima che arrivasse di Francesco è sulla fragilità difensiva la linea Alta di avere due esterni che corrono dall’inizio alla fine della partita e di avere un filtro che fa attenzione proprio per evitare che a palla coperta e scoperta la linea ti trovi in difficoltà tutte cose che già sapevamo e per le quali a credo che la Roma con Di Francesco non farà grande strada però ieri quello che ho visto non è ascrivibile solo alla tattica che ripeto a me quella di Francesco non piace ma una serie di episodi che nascono dal primo tempo nei quali l’arbitro ha avuto un metro di giudizio che ha condizionato la partita. pronti via entrata criminale di Candreva, giallo Ma più arancione…5 minuti dopo fallo di Juan Jesus giallo anche quello imparagonabile 2 metri di giudizio distanti malafede? Palese gomitata di Borja Valero neanche fallo! Tutti conosciamo il fair play di Borja Valero però lì è rosso… Perotti sistematicamente buttato giù o è simulazione e lo ammonisce qua e fallo e poi gol che spezza le gambe alla Roma viziato da un fallo a centrocampo sul Naingolan della Var neanche parlo quelle sotto gli occhi di tutti. Se fosse successo al Milan x esempio silenzio stampa fino alla fine del campionato convocazione della Federcalcio avrebbero fatto uscire la squadra senza far finire la partita? Non lo so però quello che mi aspetto da una società che si faccia sentire anche a livello federale. Lo so che abbiamo Pallotta come presidente è una società che mostra nonostante i cambi ai vertici di essere ancora inconsistente però ora basta altrimenti neanche il quarto posto possiamo ambire….. e poi 40 milioni per chic ma che ci fai? A mio avviso non sono non vedo niente di buono all’orizzonte vedo un downgrade peggiore di quello precedente l’arrivo degli americani

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  24. Ahahahahahahahah
    Ho appena visto il goal sbagliato da Iturbe col Pachuca a porta vuota!
    E’ proprio hopeless!
    Una pippa colossale.
    Questi ce lo rispediscono al volo!

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  25. 40 milioni per schick è pura follia. Specie con una difesa che balla paurosamente. Ma il centrale non è una priorità. Inspiegabili follie made in As Roma.

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  26. Per fortuna non ho visto la partita.
    Ero in montagna in baita senza TV né campo.
    Ne hanno beneficiato le mie coronarie.
    Quindi non posso esprimere giudizi sulla partita e sui singoli.
    Aver perso 3 punti ieri non mi preoccupa più di tanto dal momento che all’inizio del campionato avrei firmato per raccogliere 2 punti tra Atalanta e Inter.
    I giudizi su Eusebio avranno un senso dopo le prime 5-6 partite.
    Ora bisogna essere solo molto, molto comprensivi e pazienti.

    Piuttosto mi preoccupa il mercato per quanto riguarda l’acquisizione del sostituto di Salah e del sostituto di Rudiger. Leggo ancora di un interessamento per Vazquez e pure per Renato Sanches. Il primo arriverebbe indipendentemente da Schick, il secondo potrebbe sottintendere la cessione di un centrocampista (Kevin? Gerson?).
    Ma non si parla del difensore, quando invece è lampante come serva uno veloce là dietro.

    Vedo che ci è stato negato un rigore solare. Questa è la vera notizia significativa oltre al record di pali che si va ad aggiungere al record di crociati rotti e a quello dei sorteggi sfigati. Al VAR c’era Orsato. Con lui non abbiamo mai vinto contro l’Inter. Questo spiega tutto.

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  27. La partita l’ha vinta Spalletti con i cambi.

    Il 433 ha rotto le scatole da tempo.

    Per fare l’allenatore ci vogliono due qualità:

    1) durezza intransigenza con gli atleti che sono delle teste di cazzo

    2) duttilità tecnica.

    Ha Spalletti gli dai un 8 sulla prima e 10 sulla seconda.

    Difra ad oggi gli dai la sufficienza su entrambe.

    Ma ho il sospetto che fa il contrario di quello che serve. Rigido sugli schemi e duttile con i decerebrati.

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    • Non concordo Apollo.
      la partita l’abbiamo persa per i seguenti motivi:

      1 Sfiga. Tre pali pieni, compreso un incrocio dei pali interno è una cosa da macumba. A parte questo abbiamo avuto altre clamorose azioni per segnare, come il doppio tiro di Radja dal dischetto ed il pallonetto di El Sha salvato da un intervento del difensore a porta vuota. Metti anche che le nostre azioni gol compensano le loro, restano i tre sfigatissimi pali. Bastava ne entrasse uno solo e la partita era in ghiaccio.

      2 Arbitro+V.A.R.. c’era un rigore solare su Perotti, non visto nemmeno da VAR che, a quanto pare, ha esaminato l’episodio. Come spesso capita facciamo casistica sulle decisioni arbitrali assurde. Considerata l’infallibilità di Perotti dal dischetto avrebbe voluto dire 2 a zero e partita in ghiaccio. Invece da lì a poco hanno pareggiato. C’era anche un altro rigore, ma meno evidente, per trattenuta su Fazio ad un metro dalla porta.

      3 La maledizione del terzino. Abbiamo 6 terzini fuori per infortunio (Emerson, Pellegrini, Karsdorp, Flore, Peres e Nura) di cui 4 terzini destri. Peres avrebbe dovuto tenere nel ruolo di titolare per 2/3 partite, in attesa del rientro di Karsdorp e Flore. Invece sì è infortunato alla prima. Nura, unico terzino destro rimasto, restato in rosa proprio per far fronte a questa remota eventualità, si è infortunato pochi giorni dopo. Nemmeno il povero Fantozzi avrebbe potuto tanto. JJesus che non è né destro né terzino ha avuto ovvie difficoltà nel ruolo, alcune delle quali pagate con il gol avversario.

      Il modulo non c’entra nulla. Nonostante l’handicap terzino destro li abbiamo presi a pallonate per 70 minuti, rischiando molto meno il pareggio di quanto hanno rischiato loro di prenderne tre o quattro. Le occasioni nel finale, quando ci siamo disuniti nel disperato tentativo di recuperare, non contano. Premesso che anche l’Inter gioca con il 433, con questo modulo abbiamo dominato la partita finché sfiga nera e arbitri non l’hanno compromessa.

      Solo su una cosa hai parzialmente ragione. Si sarebbe potuto evitare di cambiare allenatore ad una squadra che aveva fatto il record storico di punti ed alla quale sarebbe bastato qualche aggiustamento minimo per competere, finalmente, per il titolo.
      Per una volta, nella tua annosa campagna contro Totti, hai in parte ragione ad individuare nel nostro ex capitano e nel suo crepuscolo riottoso, parte delle ragioni dell’addio di Spalletti.
      Però solo in parte, perché può darsi benissimo che Lucianone abbia preso la via di Milano di sua sponte e per altre ragioni, non ultima quella economica.
      Inoltre, non è nemmeno detto che con lui avremmo finalmente vinto lo scudo.
      Anzi, per il gioco visto ieri, mi sembra molto più promettente la banda Difra e confido che, con il rientro dei terzini e la piena assimilazione del suo gioco, ci prenderemo molte soddisfazioni.

      Su con la vita Apollo che Totti ormai c’ha la cravatta!!

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      • concordo sui 3 punti e sul modulo
        sull’allenatore è affaire a deux con la società basato su incompatibilità e prospettive divergenti.

    • Duttilità tecninca non direi troppo. Contro la lazio abbiamo perso tre volte, con annessa eliminazione dalla coppa italia, proprio perché Spalletti si é ostinato a mettere in campo le stesse idee quando era chiaro come ci avrebbe affrontato la lazio. Luciano non é forte e volevo a tutti i costi la sua permanenza, ma non é sto fenomeno di allenatore, come la settimana in cui abbiamo affrontato Lione e Lazio hanno dimostrato.

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  28. Articolo molto interessante e completato dai video relativi alle fasi principali;
    Torno a ribadire l’inadeguatezza di Fazio che nelle azioni dei gol di Icardi commette errori davvero grossolani (e non certo dovuti alla difesa alta).
    Urge difensore rapido e in grado di “tenere” la marcatura soprattutto all’interno dell’area

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