Nainggolan rimane alla Roma, il calciatore vuole rinnovare con i giallorossi

Il Tempo, E. Menghi


Non importa chi bussi alla porta, Conte, Allegri o Mourinho, Nainggolan non apre a nessuno. SaraÌ€ perché in un mondo in cui ci sposta di continuo seguendo l’odore dei soldi o magari il profumo del successo, il piuÌ€ ribelle eÌ€ chi non se ne va. Chi resta fedele. Chi la valigia la usa solo per andare in vacanza, ma abbronzato torna al punto di partenza. Ed eÌ€ felice di farlo. SaraÌ€ che la Roma eÌ€ casa sua e, anche se dice di non sentirsi romano, ma un po’ italiano siÌ€, sembra nato una via dietro Totti da genitori di sangue indonesiano. Qualunque sia il motivo che lo ha fatto innamorare di questa cittaÌ€ e di questa squadra eÌ€ forte abbastanza da fargli rifiutare offerte irrinunciabili. Il Manchester United, su precisa richiesta dello Special One, ha fatto arrivare al Ninja una maxi proposta da 7,5 milioni di euro netti a stagione. E lui? «No, grazie», ha risposto in forma privata, mentre quando si trovava in ritiro con la Nazionale belga si era tenuto sul vago: «United? Forse eÌ€ vero, forse no. Ora voglio godermi le vacanze, poi vedremo cosa succederà».

Non ci saranno peroÌ€ colpi di scena al rientro dalle ferie in terra greca: a Mykonos tra moto d’acqua, tuffi e narghileÌ€ in spiaggia in compagnia di Totti e famiglia si sta divertendo aspettando il momento del rinnovo. Il suo agente, Beltrami, sta trattando con Monchi da settimane: Nainggolan ha chiesto poco meno di 5 milioni l’anno, la Roma coi bonus confida di accontentarlo e l’accordo dovrebbe chiudersi nei prossimi giorni. Radja di promesse ne ha fatte tante e il suo amore incondizionato non eÌ€ passato inosservato a Trigoria, per cui il nuovo contratto fino al 2021 con adeguamento economico saraÌ€ un riconoscimento meritato per chi potrebbe andare a guadagnare 2,5 milioni di euro in piuÌ€ e invece rifiuta e ringrazia per restare in giallorosso. «Perché io ho dato, fatto, promesso e mantenuto. Adesso non tocca piuÌ€ a me», ha sintetizzato il centrocampista , passando la palla alla societaÌ€. Lui il suo l’ha fatto, e non solo rispedendo al mittente l’offerta del Manchester (che sul tavolo di Monchi, comunque, non ha fatto arrivare nulla). A fare la corte a Nainggolan c’era e c’eÌ€ mezza Europa, top club che possono permetterselo e che hanno anche un certo fascino. Come il Chelsea di Conte, campione d’Inghilterra.

«Ho rinunciato ai Blues lo scorso anno, voglio rimanere a Roma e l’ho sempre dimostrato», aveva detto con chiarezza. A Londra i giornali hanno raccontato di nuovi tentativi del club di Abramovich anche quest’anno, con in piuÌ€ Rudiger nel mirino. Ma una trattativa non eÌ€ mai nata. Il tedesco eÌ€ stato blindato dal diesse spagnolo e non eÌ€ sul mercato, lo stesso vale per uno dei pilastri del centrocampo romanista, assieme a Strootman e De Rossi. Per Monchi sono colonne portanti della Roma del futuro, assieme ad Alisson e Dzeko, per cui non vanno da nessuna parte. Ad assisterlo c’eÌ€ la volontaÌ€ dei giocatori di restare. Nainggolan ha fatto anche di piuÌ€, perché mentre Pjanic eÌ€ andato alla Juve e Paredes stava per raggiungerlo a gennaio, lui ha tenuto lontano la Signora: «Meglio vincere una volta con la Roma che 10 con la Juve», la sua frase cult. Poi gli sfottoÌ€ infiniti sul web e l’esultanza esagerata al gol di fine campionato: «Quest’uomo di m… vi ha segnato». Soddisfazioni di un ribelle fedelissimo.

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