La Roma guarda al futuro: conferma della rosa attuale e acquisto di calciatori giovani

La Roma sta tracciando il progetto per la prossima stagione: conferma della rosa attuale, nessuna follia sul mercato e l’arrivo di calciatori giovani e talentuosi da formare.

Il Messaggero, S. Carina


Nainggolan, la Roma ed il giocatore vogliono proseguire insieme l’avventura. Sarà  uno dei pilastri della rosa anche la prossima stagione.

Roma in attesa – Aspettando Spalletti, le linee guida della Roma del prossimo anno sono già  chiare. Ad illustrarle, il presidente Pallotta, tra l’intervento telefonico all’emittente radiofonica negli Usa pre-Palermo e il post-gara col Sassuolo: «Abbiamo dato in prestito giovani che altre squadre si stanno godendo ma questa cosa cambierà  in futuro. Non voglio buttare stupidamente 100 milioni per grandi nomi che già  abbiamo. Quando faremo lo stadio le cose cambieranno». Tradotto: il piano é di tenere (quasi) tutti i big, rinforzare la rosa con giovani di ritorno (leggi Pellegrini per il quale comunque andranno spesi almeno una decina di milioni e la Juve pressa per averlo) e poi effettuare 2-3 acquisti di qualità  con un occhio alla carte d’identità . Esempio esaustivo: viste le difficoltà  di arrivare ad un’intesa con Manolas, é già  partita la ricerca del sostituto. Il futuro ds Monchi ha segnalato Rodrigo Caio del San Paolo. Via quindi il difensore greco (26 anni a giugno) al miglior offerente per non meno di 35 milioni, dentro il classe ‘93 brasiliano che potrebbe arrivare per una somma vicina ai 12-13 milioni.

Rodrigo Caio del San Paolo, uno dei possibili obiettivi della Roma qualora Manolas dovesse andare via in estate.

La constatazione – Quando gli é stato paventato il programma-giovani, Lucio ha replicato pubblicamente: «Poi perಠnon chiedete di vincere…». Toccherà  alla società  convincerlo della possibilità . Perchà© se i giovani hanno la qualità  e le prospettive di Rodrigo Caio, Pellegrini, Kessie (sul quale perಠé piombato il Napoli) e magari Defrel, già  cercato a gennaio, il discorso potrebbe cambiare. Anche se per i miracoli, é difficile attrezzarsi. Lo sa bene Dzeko: Â«àˆ difficile competere con la Juventus, loro hanno investito 150 milioni in nuovi giocatori, noi purtroppo no», l’ammissione senza peli sulla lingua di Edin al portale bosniaco Klix.ba. Uno scenario che Monchi conosce bene, avendolo già  affrontato a Siviglia, dove comunque é poi riuscito ad allestire squadre che hanno saputo vincere. E non saltuariamente una coppa ma con una continuità  disarmante (tre Europa League consecutive).

Il peso della Champions League – Lo spagnolo si troverà  a dover gestire un’eredità  lasciata da altri. Il riferimento, nemmeno troppo velato, é ai riscatti che la Roma sarà  costretta ad effettuare entro il 30 giugno. Premesso che ogni accordo, previa intesa tra le parti potrebbe anche slittare oltre la dead-line prevista dalla chiusura dell’esercizio economico per far quadrare meglio i conti, sono comunque soldi che la società  prima o poi dovrà  sborsare. Al netto di Bruno Peres, dove il riscatto anticipato di Iago Falque per 5,8 milioni a gennaio e la cessione di Skorupski a giugno dovrebbe portare ad un sostanziale pareggio tra dare e avere col Torino, rimangono gli altri – Perotti (8), Juan Jesus (8), Mario Rui (6), Fazio (3,2), Emerson (2,5) – che inevitabilmente peseranno sulla liquidità  del club. Gira che ti rigira, si torna quindi sempre al punto di partenza: la qualificazione diretta alla Champions. Unico, reale spartiacque della prossima stagione. Spalletti o non Spalletti.

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4 commenti su “La Roma guarda al futuro: conferma della rosa attuale e acquisto di calciatori giovani”

  1. Si ricomincia con la storia dei giovani talentuosi. E si vende l’ennesima pedina pregiata (Manolas). Va bene,ma allora giovani Italiani. Altro che follie per Kessie. Che se lo prenda il Napule. E poi basta con sta storia dello stadio per cominciare a vincere. Ha stufato. Ma chi ci va a vedere una squadra di mercenari stranieri che non vince mai un cazzo? Di questo passo la gente si sta disamorando sempre di più… Spalletti è un gran tecnico, ma i miracoli non può farli.

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  2. Dolberg o Luca Alario come vice Dzeko.
    Soyuncu come vice Manolas (R. Caio bravissimo coi piedi ma è troppo bassino per fare il centrale).
    Pellegrini + Kessie.
    Verde o Ricci.
    Grenier confermato.
    Dove si firma?

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  3. Posso comprendere l’eventuale cessione di Manolas per questioni di bilancio. Però se è per una questione legata al rinnovo o alle sue richieste, la cosa diventa fastidiosa. Ma come? c’è gente che non ha reso un decimo di quanto ha reso lui e prende di più (Iturbe 2,3) e a Manolas (giocatore che in questi anni è sempre stato tra i migliori) non diamo i 3 milioni che chiede? cifra non esagerata ma giusta e che rientra nei nostri parametri? ma scherziamo?

    Una sua eventuale cessione mi dispiacerebbe tantissimo però non ne farei un dramma. In questi anni abbiamo dimostrato che i difensori siamo riusciti sempre a rimpiazzarli bene. Quindi se deve essere proprio ceduto, va fatto solo per tantissimi soldi. Niente prezzi onesti del tipo 35 milioni o giù di li. Sparare alto, please.

    E un altro che a questo punto cederei per tanti soldi è Paredes. Se ci dovessero dare 35 milioni per lui può andare benissimo. Dentro Pellegrini e Kessie e siamo a posto!

    Sperando che con Monchi non si vedano alcune follie di sopravvalutazione che solo Sabatini sapeva accettare (Iturbe e Peres)

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    • Concordo in tutto, sia su una ipotetica cessione di paredes che manolas, i due che si possono rimpiazzare piu facilmente

      Se manolas ha intenzione di restare e chiede 3/3.5 mln a stagione è giusto accontentarolo sopratutto considerando quanto prende juan jesusu, iturbe, doumbia ecc.

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