Sabatini a fine anno saluterà la Roma

Rassegna Stampa Forza-Roma.com – IL TEMPO (A. SERAFINI) – Se gli chiedete quale sia stato l’acquisto più importante della sua carriera sicuramente non vi risponderà. Ne ha visti, conosciuti, comprati e lasciati andare via così tanti che sarebbe un’utopia racchiuderli in una banale classifica. C’è stato e probabilmente ci sarà ancora tanto calcio nella vita di Sabatini, anche se la stanchezza e l’esasperazione sembrano ormai aver superato la voglia e la determinazione di continuare a farlo nella capitale.

D’altronde la Roma è già stata l’esperienza più lunga nella sua carriera da direttore sportivo, 5 anni in cui ha avuto modo di conoscere pregi e difetti di questa città, che lo ha applaudito, insultato e giudicato alla stessa velocità con cui spesso ha chiuso gli affari nelle ultime ore del mercato.

Per la prima volta Sabatini ha avuto la possibilità di confrontarsi ad un livello più alto rispetto alle avventure precedenti, con un raggio di manovra che gli ha permesso di lavorare su ogni fronte in piena libertà. «Penso che la Roma sia la mia tappa finale», le sue parole di circa un paio di anni fa, alla metà di un percorso in cui si sono succeduti errori e grandi intuizioni a servizio di una proprietà americana convinta di poter migliorare ogni anno la squadra diminuendo allo stesso tempo il rosso in bilancio. Un compito eseguito dal diesse, costretto a volte nel doversi sobbarcare il peso di una «plusvalenza» che in cuor suo avrebbe sicuramente evitato. Un punto di rottura definitivo passato per gli addii di Lamela, Marquinhos, Benatia e quelli sfiorati (per il momento) di Strootman, Pjanic, Nainggolan e Manolas, le punte di diamante del suo corso in giallorosso.

Ma quella di Re Mida è soltanto una leggenda, perché non tutto si è trasformato in oro. Nel passaggio convulso di circa un centinaio di giocatori che hanno varcato i cancelli di Trigoria, tanti si sono persi non confermando le aspettative di un investimento importante (Iturbe, Doumbia), o hanno frenato la propria corsa di fronte alla guida tecnica, che Sabatini stesso ha scelto e cambiato per 5 volte in 5 anni. Ogni decisione è stata sofferta e accompagnata da lunghe notti in bianco e posaceneri già pieni dopo essere stati appena svuotati, tra un allenamento visto sul tetto del suo ufficio a Trigoria a quello privato all’interno dell’Olimpico dove preferisce vedere la partita in tv rigorosamente da solo. Si è preso anche la stanza più piccola dello studio Tonucci dove non manca mai una stecca di Marlboro rosse, una pasticca per il mal di stomaco e il disordine di un uomo che nel caos ha scoperto genio e follia.

Aspettando la sua decisione finale, l’arrivo di Alisson e Gerson ha già sistemato un pezzo di Roma del futuro: quella che, se non cambierà idea, gli mancherà di più.

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21 commenti su “Sabatini a fine anno saluterà la Roma”

  1. parole sante!Non esistono in Italia ds che hanno la competenza e la capacità operativa nel breve termine di Sabatini. Lo dimostrano le plusvalenze che rendono il club potente finanziariamente in mancanza di sceicchi scemi o di famiglie imprenditoriali potenti politicamente che hanno fatto e continuano a fare il cattivo e bel tempo nel paese.Per quanto attiene alla mancanza di trofei vinti, io dico che è solo questione di tempo e comunque arrivare per due anni consecutivi secondi non sono traguardi da buttare via;ma poi mi chiedo: che cosa abbiamo vinto di importante negli anni precedenti?Eppure ci siamo indebitati e abbiamo rischiato la bancarotta.Sento in giro di voci di mercato che parlano dell’arrivo in sua sostituzione di gente che non solo non ha vinto niente ma che ha procurato danni enormi alle società di appartenenza con trasferimenti che hanno suscitato perplessità se non l’ilarità.Io penso che come dice un vecchio proverbio “meglio il cattivo conosciuto che il buono da conoscere”!

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  2. X Dayeroma un po’ mi dispiace, non solo è non tanto perché mi faceva ridere, ma sopratutto perché la censura è sempre una sconfitta della libertà.
    Però, d’altro canto, sono contento X utenti come Julia che torneranno a leggere ed a postare.
    Devo anche dire che il ragazzo se l’è andata a cercare ed obbiettivamente esagerava nella frequenza e nella deriva xenofoba e razzista.
    Delle volte scorrevi i commenti e la tematica de dito nel didietro era diventata totalizzante, da mattina a sera.
    Ci sta anche che uno certe cose non le voglia leggere, anche perché, ripeto, non erano post isolati ma riempiva le pagine con queste cose.
    Come si dice, lo scherzo è bello quando dura poco.
    Secondo me il giovane si è voluto far bannare di proposito.
    Poco sotto il chiarissimo Warning del moderatore lui ha postato un commento dicendo che da quel momento avrebbe parlato di calcio e poi, nella realtà, ha discettato delle misure di Rudiger, sempre con l’immancabile dito a chiosa finale.
    Così ha lasciato poche alternative al buon Gorzio.

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  3. Purtroppo se ne va un personaggio scomodo…
    Non Sabatini

    Ma il poeta del sito
    Il vero inventore del volgare

    Bestemmiava un po
    E vero era solito cedere al turpiloquio
    E vero nn rispettava le minoranze

    Liberatelo

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  4. Secondo me Sabatini fa bene a togliersi di mezzo , sarà pure uno che compra bene ( non sempre ) e vende meglio ma non si costruisce così una squadra , sarà anche colpa della società ? puo essere .
    però rendiamoci conto che sono 5 anni che non ce fa vince na mazza de niente , saremo stanchi oppure no ? verissimo che non abbiamo vinto 15 scudetti e 3 champions però la cosa è troppo limitata ……. neanche una coppa italia e sta squadra doveva essere una regina ? ah Pallòòòòò !!! basta con queste prese per i fondelli e spero che da Boston finalmente capiscano che a Spalletti devono dare pieni poteri anche per il mercato ….
    aggiungo … via anche quelle facce da morti di Zanzi e Baldissoni e l’opera è compiuta .

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    • Lupo come non quotarti, comunque Spalletti lo ha messo nel contratto che ha firmato che vuole pieni poteri è palese ed è giusto così!
      Adesso ci divertiremo!!!

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  5. Da un punto di vista gestionale il problema non è lui ma il direttore generale..

    da un punto di vista sportivo credo che avrebbe potuto ottenere di più ma come sempre bisogna che si creino i giusti mix

    lascerebbe un futuro radioso per il club ed un parco giocatori che per chi adesso reputa scadente inviterei a rivalutare a fine anno..

    ps. il contratto a Garcia triennale fu deciso da Pallotta.. l’ incontro/riconferma seppur depotenziato del francese a giugno scorso lo volle lui.. con Spalletti ci ha parlato di persona a Miami..
    con questo voglio dire che forse non tutte le decisioni finali che hanno riguardato il team siano solo ed esclusivamente sue.. così come la scelta dell’ instant team che è stata perseverato il giugno di 2 anni fa

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  6. Il suo apporto è stato sicuramente utile per ripartire e far quadrare i bilanci, anche se molte sono le manovre “oscure”, in primis quei 55 milioni di euro elargiti in 5 anni ai procuratori (la juventus ne ha elargiti 34)…sicuramente un grande talent scout con una competenza importante in sud-america…bravissimo a vendere e a fare plusvalenze…paga l’incapacità di dare solidità a una squadra che in cinque anni con le risorse spese avrebbe potuto giocare meglio e vincere qualcosa…troppi allenatori segati, troppa discontinuità, troppe poche regole e poca mentalità…

    Un DS è qualcosa di più di un compra-venditore di giocatori e talent: un DS è quello che è responsabile della squadra a 360 gradi e dei suoi risultati sportivi, e deve quindi rispondere ai proprietari dei risultati, e del raggiungimento o meno degli obiettivi…

    quindi se questa scelta è stata fatta faccio i miei migliori auguri a Sabatini, lo ringrazio per il suo lavoro e spero arrivi qualcuno che ci faccia passare dall’era delle plusvalenze all’era del bel gioco e del consolidamento ai vertici italiani ed europei…

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    • @Pisiolo:
      in merito al discorso commissioni che adesso tutti vogliono far pesare voglio solo ricordare che l’ appeal Roma nel mondo non è che possa essere decantato al pari di altri grandi club..

      Alla fine ti sei seduto ai tavoli importanti (Dzeko, Gerson, Strootman, Salah, il portiere polacco ) hai avuto corsia preferenziale su alcuni prospetti internazionali (hai preso Ponce, hai preso Alisson, hai preso Sanabria, hai trattato 1 anno e 1/2 fa Mammana) lo stesso discorso Doumbia per l’acquisto merita una citazione..

      Un modo per poterti far accettare e bene dovrà pure esserci?

      Voi mi direte ma sono tutti stranieri? normale se a gennaio in Italia le squadrette di media fascia e di serie B sono state messe tutte sotto dalla juve che ha provveduto ad opzionare a parole (ha preso di ufficiale solo mandragora) tutti i prospetti italiani che annoverassero e qui aggiungo io per fare quello che la Roma già fa ovvero creare plusvalenze per gli scambi semmai questi calciatori non si mostrassero da juve

      Infine quello che io non sottovaluterei è quell’ asse Genoa- Milan-Roma che ha permesso di poter trattare determinati calciatori e di fare dei mercati ragionati con una spesa contenuta, senza andare a scontri con chi il mercato lo gestisce a suo piacimento..

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      • @lumiroma: d’accordissimo Lumi, ci sono pro e contro in questo abbandono, come in generale in ogni scelta che si fa in ogni campo…sicuramente l’abilità nello scouting e gli assi di collaborazione alternativi all’asse juventino sono un contro al suo addio…tuttavia se come credo l’aria è cambiata, con Spalletti allenatore – manager all’inglese (quello che poi era il suo ruolo allo Zenit), beh potrebbe anche essere che Sabatini diventi superfluo…se poi resta e collabora con Spalletti in modo efficace a me fa piacere, ma non so se sia fattibile a questo punto…credo che la scelta sia di Pallotta che vuole cambiare rotta pesantemente…

  7. Nessuno è indispensabile e tutti possono essere sostituiti, anche Sabatini.
    Però la mancanza di riconoscimento per quanto fatto di buono dal fumante per la Roma da parte di molti è veramente vergognosa.
    Una parte dei tifosi della mia squadra mi fa letteralmente cacare.

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      • Lo stesso discorso vale però per Dayeroma :)…per quanto spesso esagerasse gli va riconosciuto il merito di aver rivitalizzato il sito in un momento in cui pareva destinato a una morte certa…ritorneremo ai 1000/2000 commenti sotto un articolo? Non so ma ne dubito…
        Dayeroma e’ un martire bannato per i nostri peccati

    • @derossimaancheno:
      nessuno è indispensabile ma a me non sembra sia facile trovare uno meglio di sabatini: i suoi risultati li peseremo meglio nei prossimi anni quando i tanti giovani che ha comprato mostreranno che tipo giocatori sapranno diventare: abbiamo contestato pesantemente spalletti e ranieri (e tanti altri) , credo lo faremo anche con sabatini

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  8. Le dichiarazioni di Spalletti dimostrano per l’ennesima volta che Sabatini è un grande, uno che ragiona e si comporta in maniera molto diversa dalla feccia che normalmente frequenta questo ambiente e riveste ruoli come il suo, nonché dalla maggior parte di coloro che rivestono ruoli di responsabilità in Italia.
    Sabatini ha detto, come ogni dirigente dovrebbe fare, che se non arrivano i risultati lui ha una posizione di responsabilità deve prenderne atto e pagare.
    Peccato che in Italia siamo abituati a quelli attaccati alla sedia con la colla, a maggior ragione quando le cose vanno male.
    Molti hanno un idea diversa dalla mia, forse perché non amano questo modo di fare un po’ Bohémien, troppo sinistrorso e così poco conforme e borghese, forse perché tra i tifosi della Roma molti sono discendenti in linea retta di Bruto e fremono X pugnalare il loro benefattore Cesare, forse perché molti vanno a ‘rota della macchina del fango che in questi giorni lavora a pieno ritmo contro il Fumante, come per la recente, stupida polemica sulle commissioni.
    Dire che Sabatini ha commesso degli errori è corretto, negare tutte le cose buone che ha fatto per la Roma è da stolti senza memoria, neanche a breve termine.
    Del resto tra la frangia di tifosi citati sopra il copione si ripete, anche di recente.
    Gervinho è costato 8 mln ed è stato rivenduto tre anni dopo a 18. In questi anni a Roma, con una sola pausa nel post coppa d’Africa, è stato X distacco il nostro miglior attaccante.
    Per venire da noi si è dimezzato lo stipendio che percepiva all’Arsenal e se ne è andato facendoci vincere l’ultimo derby e regalandoci una plusvalenza con la quale abbiamo comprato Perotti evZukanovic e pagato il prestito di El Sha.
    Lui però è stato trattato da mercenario alla partenza e siamo stati in pochi a ringraziarlo per quanto di positivo ha dato a Roma.
    Gli stessi però trattano da CORE de Roma uno che se non gli avessimo dato lo stesso spropositato stipendio offerto dalla premier ci avrebbe salutato a parametro zero, con buona pace della maglia.
    Uno il cui rendimento, paragonato a quello di Gervi, fa letteralmente cacare.
    Però è bianco, romano e romanista e dai modi curvaioli e destrorsi, sicché si passa sopra al fatto che in campo sia un paracarro, mentre quell’alltro è nero, bruttarello ed anche un po’ rasta.

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    • @derossimaancheno: Non voglio sembrare uno dei nuovi arrivati che dispensa lodi, ma trovo il tuo commento sia ineccepibile.
      Sabatini è l’uomo a cui questa società ha dato mandato di riportare la squadra a livelli competitivi senza potergli mettere a disposizione i budget riservati alle squadre che hanno alle spalle sceicchi, petrolieri o magnati vari. Certo ha commesso errori – che, peraltro, ha avuto l’onestà intellettuale di riconoscere: merce rara oggigiorno – ma chi non ne commette? Vi ricordate le prime gestione di Marotta, per non parlare di altri DS delle strisciate. In attesa di avere lo stadio di proprietà, con un livello di fatturato che ci potrebbe portare fra i primi posti in Italia, le tanto vituperate plusvalenze – che, per inciso, personalmente non amo, specie quando si tramutano in ossessioni da commercialisti e non da tifosi – hanno consentito di mantenere competitiva la squadra, senza cedere tutti i gioielli di famiglia e nel rispetto dei vincoli imposti dal FPF, con due secondi posti consecutivi e un non proibitivo terzo posto che potremmo raggiungere (facciamo tutti gli scongiuri), con la possibilità di giocarci l’accesso alla Champion’s con tutto quello che ne consegue in termini contabili e di appetibilità della piazza.
      Sarà che anche io ho un debole per il suo essere poco omogeneo allo stereotipo del classico DS, anche e soprattutto da un punto di vista culturale, ma francamente non vedo di meglio; e chiunque verrà, dovrà muoversi nel solco di quanto fatto dal Saba.

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