Rassegna Stampa Forza-Roma.com – LA REPUBBLICA (F. FERRAZZA) – Dalla cena di gruppo, passando per il mini-ritiro, in attesa dell’arrivo di Pallotta, la Roma è sbarcata nella serata di ieri a Torino, con in valigia molti buoni propositi e tanta voglia di riprendersi. Almeno questa è la speranza della società e dei tifosi, con Rudi Garcia che sembra una sfinge inscalfibile. «Solamente restando uniti raggiungeremo il nostro obiettivo, che è quello di ricominciare, da subito». Il tecnico non tradisce alcuna particolare emozione, e si aspetta una vittoria, oggi pomeriggio, contro la squadra di Ventura. «Da questo momento negativo se ne esce lavorando durissimo, come abbiamo fatto da domenica scorsa. Serve un risultato, subito, e mi aspetto che i miei giocatori diano tutto, lottando, e mostrandosi combattivi. La cena di gruppo dell’altra sera è un segnale molto positivo, una prova di unità che mi piace molto».
È partito con i compagni, Gervinho, che dovrebbe giocare dal primo minuto. «È guarito, è pronto — ribadisce con forza Garcia — anche Castan. Sono tutti pronti. Ci mancano ancora due attaccanti che sono in infermeria, Totti e Salah, poi Maicon squalificato, ma, a parte loro, sono tutti carichi e hanno la testa al 100% solo alla partita col Torino». Chissà se sarà davvero così, se il pensiero della fondamentale gara di Champions, contro il Bate Borisov, di mercoledì prossimo non distoglierà testa e gambe. Tra i pali dovrebbe esser confermato De Sanctis. «Ho totale fiducia sia in lui sia in Szczesny. Dobbiamo esser tutti al nostro livello migliore per tornare subito ai risultati, quindi è legata solamente a questo la mia scelta tra i pali, non c’è alcun problema particolare neanche per quel ruolo. In questo momento faccio giocare i migliori giocatori, quelli che mi danno più sicurezza e che fanno più cose».
Discorso, questo delle scelte, che si estende alle conferme di Florenzi e Digne, due di quelli che giocano di più e che oggi verranno confermati sulle fasce. È proprio Digne, tra l’altro, a parlare della Roma. «In giallorosso ho trovato continuità e sono felice. Il campionato italiano è molto più tattico ed è più alto il ritmo, con gli allenamenti che sono più lunghi e frequenti».
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L’allenatore che serve alla Roma e’ uno che ci faccia vincere e che valorizzi la rosa.
Garcia sinora non e’ stato in grado di vincere alcunche’ e non solo non ha valorizzato la rosa ma e’ riuscito anche nell’impresa di svalorizzarla.
I casi Destro e Ljaijc sono paradigmatici.
Ci servirebbe uno come Sousa in grado di rivitalizzare una intera rosa e di consigliare l’acquisto di giocatori del calibro di Kalinic.
La mia pazienza arriva fino a Napoli.
Sino a quella partita a prescindere da come finira’ col Bate sosterro’ Garcia.
Ma perdere al San Paolo vorrebbe dire andare probabilmente a 8 pt dalla vetta con 4 squadre sopra di noi, praticamente fuori dai giochi scudetto e con Champions parzialmente compromessa.
A quel punto perso per perso fuori il francese.