Giovedì si conoscerà il futuro di Rudi Garcia

Rassegna Stampa Forza-Roma.com – LA REPUBBLICA (F. FERRAZZA) – È duro, Garcia, con la società, con i tifosi e con l’ambizione legittima di un ambiente importante. Tranne che con sé stesso, unico non imputato nel bilancio finale di una stagione che terminerà stasera con la gara all’Olimpico contro il Palermo, utile solo per festeggiare il secondo posto. Se di festa si può parlare, dopo le parole del tecnico. “Abbiamo bisogno di vendere prima di comprare. Se la prossima stagione competeremo per vincere lo dovete chiedere al presidente, che vedrò giovedì a Londra. Bisogna essere chiari sulle nostre possibilità che spero saranno immense per il futuro, ma non penso lo saranno per il prossimo anno: il primo ambizioso sono io, altrimenti non sarò qua con la divisa della Roma“.

Il confronto con Pallotta di giovedì somiglia molto ad un ultimatum: se il mister francese non avrà le risposte che spera, potrebbe anche decidere di andarsene. Una doccia fredda per la società, che non si aspettava questa presa di posizione, e per i tifosi, con i quali si crea un’ulteriore frattura. “I nostri sostenitori hanno dimostrato di saperci stare vicino, ma quando va tutto bene è inutile. Forse sono stati condizionati dalle critiche eccessive della stampa, ma non è possibile essere contestati da secondi in campionato, come dopo la Sampdoria o la Fiorentina. Per questo bisogna essere chiari”. Garcia sarebbe stranito con la dirigenza giallorossa per la decisione di accantonare il preparatore Rongoni, da lui portato un anno fa, a favore del tedesco Darcy Norman, preparatore della Germania campione del mondo, e per la rivoluzione del settore medico. Giovedì, a Londra, la resa dei conti con Pallotta.

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6 commenti su “Giovedì si conoscerà il futuro di Rudi Garcia”

  1. a prescindere da tutto Garcia rimane al centro del progetto….è lui il campanile del paese Roma;certamente dopo la sua uscita – mica tanto sbagliata- dovremmo riflrttere..in fin dei conti ha slo “ufficializzato” quello che tutti noi pensiamo..Destro,Lijaic,Dumbia,Ibarbo etc…vanno ceduti,e prima di comperare….forse può aver fatto anche un piacere alla asocietà,la programmazione per noi,sin quando non avremo lo stadio,diventa fondamentale…..

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  2. Proprio non capisco questa presa di posizione.Certamente ha il dente avvelenato contro qualcuno, ma queste sono parole che disorientano i tifosi. A meno che non c’ è l’ha con i contestatori di professione, anche se mi sembra strano. In ogni modo ebbene che si dia una calmata e che i progetti per il futuro siano considerati con la necessaria serenità di tutti. Non è mettendosi uno contro l’altro che si costruisce una società. l’importante che tutti lavorino per la ROMA.

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  3. dopo averlo criticato tutto l’anno, mi ero rassegnato in questi giorni all’idea che rimanesse anche nella prossima stagione, e in fin dei conti qualche cosa di positivo ci sarebbe stato, soprattutto sul piano della continuità del progetto… ma a questo punto, anche se sarà difficile, preferisco vada via e lasci spazio a qualcuno più motivato e anche più coerente: inutile ripetere che è stato lui a proclamarsi campione d’italia già a ottobre, rendendoci ridicoli agli occhi di tutta italia, è stato lui a non proporre un gioco decente in 6 mesi, a incaponirsi nelle sue scelte scellerate, sia tattiche che di mercato. quindi spero (ma non ci credo) in un “adieu”

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