Torino – Roma e una tifoseria che non deve morire ora

Soccer: Serie A; Torino-Roma

E’ complicato parlarne, forse perché per la prima volta da Gennaio ad oggi si è vista una speranza di vera Roma. Quella che poi, di fatto, quest’anno c’è stata raramente, perché sparita nel nulla dell’oceano in cui oggi sguazza anonimamente. C’è rabbia perché tra le risicate vittorie contro Cesena e Napoli, a Torino qualcosa s’è perso in un blackout solidamente mentale. A tratti la voglia di divorare l’erba e una palla che non è mai uscita, gli spunti interessanti dalla trequarti insù e le braccia larghe di scoraggiamento. E’ una Roma alla Face Off, che si punta la rivoltella alle tempie e spara. Sciupa ogni cosa che può essere concretamente sciupata. Sono le amnesie di chi con la testa ci sta davvero poco in campo, e la rete di Maxi Lopez è solamente la punta dell’iceberg. E sotto galleggiano difficoltà che in questa stagione non abbandoneranno nessuno. Nemmeno noi tifosi. Frustrati. Amareggiati.
Sconfortati.
Ecco, proprio sconfortati. Perché poi è questo che si riflette nel rettangolo da gioco. Ogni Domenica, ogni partita. Manca tremendamente quella fiducia tra i giocatori che termina inevitabilmente per diventare angoscia.
Angoscia di non segnare.
Angoscia di non vincere.
Angoscia di essere sorpassati da chi non ha nome proprio.
E così è successo, la squadra non è più seconda. Le incertezze e i dubbi ora annebbiano le convinzioni di chi in questa Roma ci credeva davvero tanto. Noi, ma non solo noi. E se anche fosse vero che in un certo senso Rudi Garcia con le sue discutibili scelte, abbia incrinato quel rapporto fiabesco con una piazza rovente e a volte nevrotica, ciò che rimane è la maglia. Oggi come Domani. Ditemi, qual è l’obiettivo? Arrivare secondi per trenta milioni di motivi. E allora gli striscioni che recitano Idiots e quella Guerra Fredda fra Pallotta e parte della Curva Sud può aspettare. C’è l’Atalanta e urge disperatamente la vittoria. Perché il tempo delle promesse è finito, non c’è più spazio per le grida e per le voci grosse al microfono. Ma non c’è spazio nemmeno per le contestazioni, per i mugugni, per il silenzio all’Olimpico.
Contano solo i 3 punti.
E recupereremo, ne sono certo, se solo sapremo aspettare i tempi giusti per trarre le conclusioni.

Condividi l'articolo:

11 commenti su “Torino – Roma e una tifoseria che non deve morire ora”

  1. Mi piace molto il tuo stile mr Kolliakos, solo che vai anche tu ad impattare contro uno zoccolo duro del tifo, da anni in questo sito etichettato con il nomignolo di “spalatori”, che pur affermandosi tifoso romanista non vedeva l’ora di assistere a delle difficoltà della Roma “americana” per ritirare fuori tutto il repertorio già sfoderato all’epoca della contestazione a Trigoria post finale di coppa Italia.
    Del resto la radio di NARione è ancora la più seguita della capitale e le menti già di per sè poco fertili che la ascoltano ne escono sature di minchiate.
    In un articolo precedente alcuni utenti cercavano di stabilire le percentuali di colpa x l’annata al di sotto delle attese.
    Di colpe ne hanno in tanti, allenatore e DS compresi, anche se non so quantificarle in termini percentuali.
    Solo che quelle di gàrcia sono sucuramente attenuate dal “crollo” della rosa a disposizione.
    Il miglior difensore (Castan) ed il miglior centrocampista (Kevin) out x infortuni.
    La spina dorsale “senatoriale” della squadra, Desantis-Maicon-Ddr-Totti, ha avuto una resa SCARSA, molto inferiore a quella dell’anno scorso ed anche altri uomini che hanno fatto la differenza lo scorso hanno tipo Gervi hanno deluso.
    Aggiungici qualche errore di mercato nel valutare lo stato di alcuni giocari tipo Cole ed i perduranti problemi ad esplodere, anche a causa di due infortuni, del colpo di mercato di quest’estate (Iturbe) e si capisce come Gàrcià sia stato in relata vittima degli eventi più che artefice dei nostri fallimenti.
    Anche sabatini di colpe ne ha e le ha confessate. le principali quelle di aver puntato su troppi giocatori ormai al capolinea ed il mercato invernale sbagliato nei tempi.
    Però tutti possono sbagliare e col senno di poi è troppo facile.
    X fare un esempio Maicon venìva da un mondiale da titolare col Brasile preferito a Dani Alves, Cole da una stagione da contitolare nel chelsea, i due greci da un brillante mondiale. Sulla carta sembrava un reparto Ben assortito, col senno di poi si è rivelato un punto debole.
    Ibarbo era arrivato con un problema fisico ormai risolto, da noi ne è sorto subito uno nuovo che lo ha tolto di mezzo fino ad ora. Doumbia stava giocando la coppa d’Africa per cui non era prevedibile uno stato di forma così orecario. C’è stata sicuramente leggerezza nel valutarlo ma, ripeto, col senno di poi è troppo facile e le operazioni di mercsto si concludono spesso in poche ore e con le dita incrociate. Spesso ci è andata bene, stavolta no.
    Ora resta da giocarsi una qualificazione in champion che è fondamentale x supportare le ambizioni della Roma dell’anno prossimo, indipendentemente da quale sarà il nostro DS ed il nostro allenatore.
    Il cartello “Idiots” a Torino l’ho trovato anche simpatico, un modo,ironico x dire “tu ci dai degli idioti ma noi siamo a 600km da Roma a supportare la squadra”.
    Ore però Narione ed adepti sparsi sopratutto nella capitale è ora di finirla.
    C’è il futuro della Roma da preservare. poi a giugno tireremo una riga e forse inizierà il toto allenatore e forse anche il toto DS.
    Ora però solo SEMPRE FORZA ROMA.

    Rispondi
    • @derossimaancheno: sante parole e analisi perfetta, amico mio,soprattutto per quanto attiene agli “spalatori”. FORZA ROMA FOREVER!!

      Rispondi
  2. i tifosi più che pagare e tifare ,che cacchio devono fare di più ?
    I giocatori se ne fregano della squadra,l’allenatore sta nel pallone,il dS è incompetente,la società è assente e rappresentata da gente che di calcio ne capisce nulla,prendono solo soldi (dibenedetto ancora prende lo stipendio di 1600000 euro all’anno.La dirigenza costa alla Roma circa 5 milioni di euro all’anno) e di chi è la colpa di tutto questo ,dei Tifosi ?

    Rispondi
    • @romanistavero: L’ultima cosa che intendo fare è dare la colpa ai tifosi che, secondo me, in questa stagione sono stati quasi encomiabili. Proprio per questo il mio era più un invito a non mollare ora che la squadra ne ha più bisogno che mai, di non andare allo stadio a contestare, di non fermarsi fuori da Trigoria ad insultare e quant’altro. Però ormai ci è rimasto un solo obiettivo, che è importantissimo a livello economico e non. Pensa a dover iniziare la stagione un mese prima solo per fare un preliminare. Capisci bene che non è il massimo. Quindi fino all’ultima giornata spero che tutti tiferemo fino alla morte. Poi se non dovessimo arrivare secondi, ci potranno essere tutte le contestazioni che vuoi. Io per primo le farò.

      Rispondi
      • @Sebastian Kolliakos: Sono pienamente d’accordo con te. I tifosi si ricordino pure la roma dei romani(parlo della società)che per andare avanti dovettero fare la colletta e i nomi dei papabili prima degli americani:gente che si è fatta solo pubblicità col nome della nostra e poi non voleva tirare fuori un euro; e se non vado errato qualcuno di loro è stato pure coinvolto in faccende finanziarie illegali! Teniamoci gli americani che qualche milione l’hanno tirato fuori e di sicuro hanno dato un’organizzazione valida al club.Di contro io vedo solo rapaci italioti che prima o poi ci avvieranno allo stesso destino del Parma.

  3. mah….l’obiettivo a dire la verità era..ARRIVARE PRIMI! …qualificarsi agli OTTAVI di Champions… AI QUARTI DI EUROPA LEAGUE….ANDARE AVANTI IN COPPA ITALIA…..
    ECCOLI GLI OBIETTIVI….. TUTTI FALLITI MISERAMENTE…
    ma tu allo stadio ci vai o ti diverti solo a fare questa analisi radical chic del nulla?

    Rispondi
    • @stikkinikki: Ho detto questo? Perché cambi ciò che è scritto? Allo stato attuale delle cose, qual è l’obiettivo ad oggi? Fare i cretini allo stadio e fuori, contestare fino alla morte, mettere la squadra sotto una pressione tale da non rendere, oppure fare un ultimo sforzo ( ne abbiamo già fatti molti, che costa farne uno in più ) e sostenere la squadra allo stadio fino all’ultima giornata? Se poi non arriveremo nemmeno secondi, sarò il primo a contestare per una stagione fallimentare ( tecnici e dirigenziali ). Ma ora cos’è importante? Arrivare secondi. Punto.

      Rispondi
      • @Sebastian Kolliakos: la squadra sotto pressione?…:e sai che je ne frega alla maggiorparte di questi della pressione….per poi vedere un testa di cazzo (PJANIC) che dopo 4 mesi ridicoli fa un gol e si permette di insultare i tifosi?…salvo poi la settimana dopo (cioe’ ieri) tornare a passeggiare per il campo….
        troppo cose non sono ‘il massimo’ come dici tu….4 anni di figure di merda con avversari che si chiamano lecce , atalanta etc che si fermano per non infierire….
        7 gol col bayern…il 26 maggio….continuiamo?…ah per tua informazione fuori trigoria non insultano nessuno…
        la gente come te non soffre per la ROMA!

      • @stikkinikki: Ah no? Due settimane fa chi c’era fuori da Trigoria ad insulare Pjanic ed Holebas ? Ti ho detto pure che hai ragione su certe cose, di più non so cosa fare. Chiedo appunto di non andare ad insultare i giocatori come si fa sempre e i motivi li ho già ampiamente spiegati.

    • Pallotta ha chiamato così una parte della tifoseria bene ma lui era e rimane un buffone incompetente leccaculo…si può dire???

      Rispondi

Lascia un commento